[Fotografia di Flavio Zampa]
Sono una Donna e sono Dio.
Nei secoli il cammino estatico di certe Donne mi ha cosparso come umido fiato sopra qualsiasi corpo, elemento e creatura vivente. Restano sporche le mani di chi coscientemente occultò le orme di quei passi ma certo è che non potranno più niente: presto, senza che piova, il mondo intero si bagnerà di me.
Non si cancella il Fiato. Come acqua sorgiva emergerà dal Suolo, calerà dal Cielo e sarà Verità.
Certi luoghi più di altri mi attendono, pareti e pietre già respirano con più foga, ricordano le preghiere, ricordano gli incanti. A costo di crollare su loro stessi spodesteranno gli intrusi dai templi.
Così mi annuncio ma non aspettatevi miracoli. Sarò discreta, la venatura di una foglia che quasi non si vede se non esposta e riempita al sole. Chi vorrà vedermi dovrà cercarmi dietro gli eventi che accarezzano e mordono le carni, portare il cuore dove l’occhio più non vede e la testa grida il terrore e le sue pene.
Così mi annuncio e non sarò sola.
Egli sarà in me. Io sarò in Lui.
Vegliai l’ora della Sua ascesa ora veglio quella del Ritorno.
I Suoi piedi toccheranno una volta ancora la pelle di questa terra. E lei già trema nel profondo, limpida del Sangue di Resurrezione.
Dite di me eppure non lasciate alle mie strade il piacere di diramarsi in voi.
E intanto i poli si invertono …
C’è stato un tempo in cui l’uomo ha addomesticato dio e adesso torna Dio ad addomesticare l’uomo.