Nel 17 luglio 855, sotto il nome di Giovanni, sarebbe stata eletta a pontefice una donna, abilmente truccata da uomo. Costei avrebbe governato la Chiesa per due anni e mezzo; rimasta incinta per gli amori con un cubiculario (domestico di fiducia a diretto servizio del papa), sarebbe stata sorpresa dalle doglie del parto durante una processione al Laterano e così scoperta.
La carta è il frutto di un Bagatto, la carta Uno, che si incarna in terra sotto forma di femminile, sottolineando che maschile e femminile sono fluide mutazioni fenomeniche dell’Essere.
Nell’Arcano si rappresenta una donna che tiene in mano un libro aperto e leggibile. Gli occhi della donna guardano all’infinito. Ella indossa larghe vesti ed un mantello; dietro le spalle appare la spalliera di una sedia papale, un trono, ma anche una sedia da partoriente utilizzata nel medioevo. Sull’abito a ricordare la vicenda storica leggendaria, sono ricamate delle Croci.
Questo Arcano sviluppa il tema del Bagatto manifestando nella Papessa l’incarnazione successiva alla potenza creatrice dell’idea. Il Bagatto esce così dal mondo della potenza e diviene quanto di più sacro, reale e regale in terra: la natura.
La scelta di indossare panni femminili è connessa all’idea della natura che genera e richiama la figura del sacro principio femminile nell’atto terreno e divino del concepimento e del parto. Ella, La Papessa, conosce ogni cosa che è stata scritta sul libro che lei tiene in mano. Per lei, il vento del divenire, fa scorrere le pagine del libro. La Papessa sa ma non ricorda, conosce ma non ha memoria di ciò che conosce poiché vive continuamente ed incessantemente nel presente.
Quando ci troviamo nello stato d’animo della creazione, ogni cosa viene esperita e vissuta con lo stupore del primo manifestarsi. La Papessa è carta di abbandono al mistero del divenire, del coraggioso andare avanti fidandosi della manifestazione naturale del Divino che è in noi e che si compie ad ogni nostro passo.
La Papessa è, ad ogni istante, presente nel tempo e nello spazio, consapevole nell’abitare sé stessa. Questa donna compie qualcosa di divino nel suo essere senza memoria e senza progettazione, ovvero divenendo solo ciò che lei è.
Quando questo Arcano si manifesta fa riferimento all’audacia dell’intuito, all’andare avanti, fuori da ogni logica di progettazione, fuori da ogni logica controllante di probabile accadimento. Ella ci porta dentro la necessità assoluta, cogente, sincera, senza scampo, di divenire quello che siamo.
Per questa via la Papessa vive e brilla di vita, governa la potenza orientandola verso l’esistenza in terra. Così facendo l’Arcano due si prepara a divenire Imperatrice nell’Arcano terzo, ovvero a governare insegnando leggi autorevoli e vitali.