Sveglia alle sette. Mi faccio la barba? Oggi no, domani sì però. Faccio colazione, accompagno a scuola i figli. Vado al lavoro. Alle 13 spaccate vado a mangiare. Poi torno al lavoro. Poi rientro. Ceno. Metto a letto i figli. Guardo la tv.
Sveglia alle sette. Mi faccio la barba. Faccio colazione. Figli a scuola. Lavoro. Pranzo. Lavoro. Torno. Cena. Figli a letto. Tv.
Sveglia alle sette. Barba? No. Colazione. Scuola. Lavoro. Pranzo. Lavoro. Torno. Cena letto. Tv.
Mi sveglio? Devo! Devo?
Chissenefrega della barba. Colazione al bar! Figli con me, oggi saltano la scuola. Andiamo a giocare al parco, mangiamo così come capita. Poi prendiamo le bici e arriviamo nella foresta e giochiamo agli esploratori. Ci addentriamo nel bosco. Incontriamo creature meravigliose, alcune buone, altre un po’ meno. Nel lago pesci rossi dall’antica Cina che parlano mandarino! Scappiamo, per finta. Restiamo senza fiato, poi ridiamo di gusto. Poi li lascio a scuola, all’ora che ci pare. Una scuola dove non ci sono banchi. Dove ad ogni ora si cambia aula, dove si gioca, si impara e ci si diverte. E’ un liceo e non la materna. Come se solo con la mamma quando siamo bambini si possa giocare e divertirsi a questo mondo. Io mi metto a scrivere, mi perdo e godo. Poi faccio l’amore con la donna che amo e parto per un viaggio che non ho pianificato. Mi ritrovo a pagaiare nel Mar dei Caraibi. Conosciamo un sacco di gente, è bello percepire il sole sulla pelle. Poi danziamo attorno ad un fuoco, completamente ebbri di felicità.
Tic tic tic….driiiin!
Sveglia. Sono le sette. Mi faccio la barba.