Benedizione mondiale del grembo di Miranda Grey

Camilla ViscusiArticoli, Sacro femmininoLascia un Commento

In questo periodo si parla molto di ‘energia femminile’, se ne preannuncia un’imminente risveglio già da un po’ e in effetti, stanno diventando sempre più numerosi e più grandi i cerchi formati dalle donne.

Sempre tenendo presente che non è un grido di “Potere alle donne” per dominare o peggio vendicarsi degli uomini, ma più che altro un grido di riconoscimento e di perdono verso il Femminile e anche verso il Maschile, da parte di entrambi.

Però è vero che l’energia femminile è oceanica, ed è tipico della sua essenza la voglia di abbracciare, di unirsi con ciò che è altro da sé per conoscere e conoscersi meglio; perciò la scoperta del proprio femminile, la donna, non può compierla da sola: ha bisogno di ritrovarsi, rispecchiarsi in quello delle altre donne. Sedersi in cerchio e portare alla luce un modo antico di stare insieme, di comunicare, di ridere, di raccontare, di cantare e danzare, di ascoltare…

Nella maggior parte dei cerchi, ci si chiama ‘sorelle’ o comunque si parla di ‘sorellanza’ in nome di quel fiume rosso, che mese dopo mese, scorre dal nostro ventre e che ci avvicina in un modo mistico e selvaggio le une alle altre. Una delle chiavi del potere femminile sta proprio nell’incontro profondo, nella creazione di insieme di più donne, nel loro modo di condividere. Io stessa sono stata prima affascinata da questa visione e subito dopo ho storto il naso perché probabilmente si, noi donne abbiamo questo bisogno latente di incontrarci ma spesso e volentieri fra di noi, si instaurano invece dei rapporti superficiali pieni di invidia, gelosia, competizione.. le donne spesso si sentono minacciate e in modo particolare si sentono minacciate dalle altre donne. Questo perché nessuna di noi si sente a casa.

Nessuna di noi sa come abitare la propria ‘dimensione femminile’ e così ci siamo tutte adattate e relazionate attraverso quella maschile, che comunque ci riguarda ma non ci appartiene. Per questo soffriamo, perché non ci sentiamo libere di esprimerci come davvero vorremmo, non ci sentiamo al sicuro e abbiamo paura del nostro più intimo ‘sentire’ che fa di tutto per farsi ascoltare. La ‘Sacra Terra di Donna’ è a noi donne sconosciuta. E questo ovviamente crea scompiglio nelle nostre vite, nelle nostre relazioni, nella nostra creatività, nella nostra fisicità, nei nostri sogni, nei nostri talenti, nei nostri amori e in un sacco di altre cose, perché quella Terra vuole farsi sentire e ci chiamerà nei modi più dolci e spietati possibili.

L’intuito può disegnare per noi altre strade davanti ai vicoli ciechi nei quali incapperemo anche migliaia di volte, se necessario, finché non impareremo a fidarci completamente del nostro ventre, finché non raggiungeremo un posto dentro di noi che saremo felici e fiere di chiamare casa e che non vedremo l’ora di raccontare e co-creare senza più sentirci minacciate, perché avremo coscienza di chi davvero siamo.

Stiamo ancora imparando e sperimentando, siamo ancora delle cucciole di lupo che giocano, annusano, corrono, inciampano, si mordono e fanno strani versi quando guardano la luna. Perciò armiamoci di pazienza se vogliamo addentrarci in questa dimensione femminile, in questo spazio sconosciuto, aperto e immenso in cui ci si incontra nude, senza ruoli, senza nomi. In questo spazio in cui si diventa essenza femminile: lì io non sono ‘Camilla’, lì divengo la mia particolare essenza e posso incontrare non mia madre, una mia amica, sorella, compagna, collega, ‘nemica’ … ma la loro essenza, senza che esperienze, rancori, aspettative, invidie, paure, ci si mettano di mezzo. Si va oltre la personalità. Può succedere, anche per soli due minuti nell’arco di ventiquattro ore, può succedere e quei due minuti valgono più di quanto si possa mai immaginare.

Fino in fondo non so nemmeno io che vuol dire ma si possono muovere i primi passi e cominciare a fare esperienza, oggi tante donne piccole e grandi stanno, in tutte le parti del mondo, scrivendo, ricercando, dipingendo, organizzando seminari, incontri, cerchi, eventi per raccontare, espandere e celebrare l’amore della Dea Madre. Una di queste è Miranda Gray, autrice del libro ‘Luna Rossa, capire e usare i doni del ciclo mestruale’ che appunto ormai da molti anni, si occupa della donna e dei suoi cicli fisici ed energetici. Miranda offre quelle che sono conosciute come “Benedizioni Mondiali del Grembo” durante le quali, donne da ogni parte del mondo, prendono parte a questo evento fuori dallo spazio e dal tempo. L’intenzione è quella di connettersi all’energia del Divino Femminile, aprirsi per riceverlo all’interno del grembo, senza uno scopo preciso poiché l’energia andrà dove sa di essere più utile e attesa. Questo in compagnia di tutte le donne (e non solo) che parteciperanno e ovviamente, di Miranda che in quell’occasione, sarà come il centro di una ragnatela di cuori e di ventri così da poter catalizzare meglio l’energia di Benedizione indirizzandola e intensificandola. E’ un aiuto e un sostegno per stimolare quei canali che in ognuno di noi sono già presenti ma che a volte, hanno bisogno di essere sensibilizzati.

Questo mese la Benedizione Mondiale del Grembo si terrà martedì 22 Dicembre. E’ un invito per tutte quelle donne che sentono che c’è, che esiste una parte di loro stesse che non possono condividere con nessuno, se non con la Luna, la Terra, il Lupo, il Tamburo … una parte di loro che le chiama verso una dimensione nuova ma già annusata, già calpestata, già vissuta. Donne che vogliono avvicinarsi alla sacralità del proprio corpo, alla magia dei loro grembi, donne pronte ad inebriarsi della propria unica essenza. Donne disposte ad accogliersi, a perdonarsi, ad amarsi. Si possono leggere e scrivere tante cose sul femminile, in questo caso, ma se non lo si tocca, se non lo si vive attraverso ogni cellula, ogni parola sarà vuota, priva di esperienza, priva di consistenza. E’ forse il tempo di fare quel passo in più, di celebrare con atti sacri, la meraviglia che siamo. Il ciclo mestruale non è un peso o una punizione, è un dono. Il nostro ventre racchiude un calice magico, alchemico e per noi è il momento di conoscerlo, di prenderci la responsabilità del nostro essere Donne e di incarnare la Dea. Spetta alla donna credere per prima, nella sua sacralità: se non ci crede lei, nessuno potrà farlo al suo posto.

Ho introdotto l’argomento di ‘sorellanza’ perché durante le Benedizioni Mondiali del Grembo c’è la possibilità di fare una meditazione particolare a seconda del mese in cui si svolge e quella di dicembre accumuna le donne dei due emisferi nella stessa meditazione ovvero quella del Cerchio delle Sorelle. Per approfondire l’argomento, avere tutte le informazioni sull’evento, su Miranda e i suoi progetti e per iscriversi gratuitamente alla Benedizione Mondiale del Grembo, basta andare sul sito www.wombblessing.com

Nessuno ha il diritto di convincerci del tipo di ruolo che la Donna ha o dovrebbe avere su questo pianeta, sacro o profano che sia. E’ qualcosa che la Donna ha il dovere di fare da sola, semplicemente perché ha il potere di farlo, SE lo vuole può crearlo, inventarlo, partendo dal profondo delle proprie viscere, perché Lei sa. Deve solo ricordarlo.

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