Quanto è felice la Terra, quando è una voce maschile a cantarLa
Quando attraverso la bocca di un Uomo, l’Amore per Lei
Diventa suono.
Oh uomo, guerriero imperfetto,
Libera la tua melodia nel Vento!
Rinuncia all’armatura
Qui nessuno chiede che tu sia l’eroe, qui non c’è nessuna guerra
Qui puoi spogliarti delle vesti di una castrante e falsa dinastia.
Lascia che le mani della Donna
Come ali d’aquila, si poggino sul Tuo volto
Nudi l’uno di fronte all’altra
Intrecciate le gambe, come gli alberi intrecciano radici e rami
E nell’aria che ora vi circonda,
Si incontrino per primi, i vostri respiri.
Posa le tue mani sul suo Grembo
Senti nelle sue carni le profondità
Di un umido terreno.
Lascia che il Vuoto, piano, salga.
L’Oscurità è viva e viene ad accarezzare le tue dita.
Le correnti di questo Ventre seguono il ritmo selvaggio della Luna
Sanno essere rosse e roventi, bianche e dense, fluide e trasparenti
Così risveglieranno i tuoi torrenti.
Se le tue acque si alzano, piangi!
Sei di fronte alla Luna: le maree si gonfiano, è naturale.
Non aver paura.
Puoi fidarti del –Niente-
Abbandona
E apriti alla Sorgente.
“Se lo vuoi, è –qui- che puoi morire”
Sì, il Grembo della Donna parla la lingua del Grande Silenzio
Lei, che in quello Spazio infinite volte è morta
E poi risorta
Lei, che adesso sa come essere la Custode di quella Sacra Coppa
E Tu
Tu non puoi amarLa senza amare anche la Morte.
Ed ecco …
Eccolo: il suono del Tamburo
Che vien fuori da quel Corpo,
Onde gravide crea il Suo battere profondo
E nei tuoi palmi il Suo richiamo si diffonde
DUM
DUM
DUM
“Amore mio, così, è l’accordo della Vita”
La stai guardando ..
Lei, immobile, maestosa e indomabile
Lei
I cui seni sembrano vulcani e montagne
Colline, le curve delle spalle
La pelle è la sabbia dei deserti
Che spietata protegge le proprie acque, fonti e sorgenti.
Bisogna essere folli per volerle attraversare
Bisogna saperci parlare se, del loro nettare, ci si vuole dissetare.
La Donna che si è fatta Deserto
E’ folle!
Ha attraversato Lei stessa le dune mosse dal vento
La Donna che si è fatta Deserto ha imparato a darsi e a esigere rispetto.
La Donna che si è fatta Deserto,
Per Te che hai chiesto, per Te che ti sei eletto
Può divenire inviolabile, sacramentale Strumento
E se Tu sarai disposto a fare lo stesso,
A essere la Chiave dell’intera Creazione
Insieme, coglierete il Fiore dell’eterno Firmamento.
Oh Uomo, allora sì!
Allora avrai incontrato il tuo essere perfetto
Poiché in Te avrai accolto la Dea.
Donerai a Lei, i servigi del Tuo Spirito ardente
Ed Ella saprà insegnarti la magia del Serpente
Il Sacro Femminile in ogni Donna onorerai
E fra queste, la tua Sposa, riconoscerai.
Non vi è cosa più bella dell’Uomo
Che ha donato i suoi palmi al battito del Grembo
E il cui Cuore si è così accordato a quello della Terra.
Strumento del Mistero, Cavaliere nobile e sincero
Morto e risorto fra le braccia della Dea.
Per l’ascesa eterna della tua Anima
Alla Croce, la tua umana indole, hai inchiodato
Per ogni seme che si è purificato
E dal sapore della mente non più contaminato,
Goda e cresca la fioritura della Tua Divina Natura.
Tanto grande è il sacrificio dell’uomo
Quanto è grande l’amore che il Grande Spirito nutre per lui
Così uomo sfida te stesso e per la Terra, diffondi la tua Voce
Con il tuo canto d’amore, scuotila
E rivestila della tua essenza cavalleresca,
Falla sentire amata e protetta.
Canta, Uomo e dille che ci sei, che a Lei sei tornato,
Per scortarla nel viaggio e donarLe il tuo coraggio
Canta Uomo, e così mostraLe che non ci sono più barriere a costringere il tuo Cuore
Canta, Uomo libra nell’aria il Sacro Maschile così che Ella lo respiri e nel Tuo Spirito si fortifichi
Canta Uomo!
Canta e prega insieme alla Donna,
Che sempre T’accompagna
E la Terra, incarna.
14-02-2016