Di recente, ho ricevuto un testo da mio figlio, Matthew, che riafferma quasi esattamente ciò che avevo provato a trasmettere a un amico sedicenne sulla paura. E, visto che Matthew ha fatto un lavoro decisamente migliore del mio nello spiegare il concetto, ho pensato di condividerlo con voi…

“Paura è non conoscere.

E’ non sapere i risultati. Non conoscere il domani. Principalmente, non conoscere il futuro.

Quando passi tutto il tuo tempo a pensare al futuro, non stai più vivendo in una realtà che è vera. E’ completamente immaginaria. Pensi che potrebbe accadere o ti preoccupi che potrebbe succedere. Hai paura di ciò che non conosci, e dal momento che non conosci il futuro, lo temi di per sé.

La Paura. Si insinua nei più piccoli buchi, nelle più piccole crepe della tua corazza, finché non inizia a distruggerti dall’interno.

Quando la paura ti avvolge non sei più in grado di capire la reale essenza delle cose, o quanto lontano puoi davvero spingerti. La paura sembra essere più forte di quanto noi potremmo mai essere, e finché non fronteggi quella paura e la metti allo scoperto, non potrai mai sapere che non era poi così grande e potente come pensavi.

La paura è come un topolino di fronte a un fiammella che riflette un’ombra enorme e spaventosa, dalla quale pensi di non riuscire a proteggerti.

Ma questa è la paura: è più una tua creazione che un pericolo reale.”

Per leggere l’articolo originale clicca qui.