Dove nasce il sentire, cosa sentiamo e come è possibile che accada

Marina MagroArticoli, RaccontiLascia un Commento

Sentire il contatto con la Grande Madre o Qomolangma, come chiamano l’Everest i tibetani, è un’esperienza di energia fortissima, ti senti pervaso d’immenso, ti senti grato di essere un’infinitesima parte di questo immenso, una piccola parte del Tutto, di Dio e questa parte di divinità si trasforma in qualcosa di potente dentro di te, ti senti nutrito di gioia e di guarigione. Tutto il tuo essere si riorganizza come dovrebbe essere, trova il suo centro, l’armonia.

Come è possibile sentire? Cosa sentiamo e attraverso cosa?

Le informazioni che riceviamo passano sempre attraverso i sensi, che sono delle grandi porte aperte sul mondo esteriore: vista, udito, tatto, gusto, olfatto. Ogni organo sensoriale è preposto a delle specifiche ricezioni.

Ciò che sentiamo sviluppa delle emozioni che modificano la nostra mente, i nostri pensieri; è il miracolo della vita, ciò che siamo e scegliamo di essere attimo dopo attimo, perché le emozioni indotte dalla percezione sensoriale modificano il nostro stato. Queste informazioni diventano parte della nostra memoria esperenziale e del nostro essere.

Sono soprattutto le emozioni di dolore che scatenano una reazione e lasciano maggior traccia in noi. Pensiamo al nostro corpo, abbiamo la percezione di esso solo se dolorante, perché il dolore crea una sorta di allarme attraverso il sistema neurologico. Le emozioni sono più potenti del sistema neuro cognitivo e lasciano traccia nella memoria. 

L’energia prodotta da uno stato emozionale di ansia, paura, angoscia è molto bassa, quasi non ce ne accorgiamo. Mentre l’energia che emaniamo in uno stato di gioia è molto più forte. Ecco che se torniamo a contatto con la natura, con la Grande Madre Natura, le nostre emozioni saranno via via sempre più belle e potenti. I popoli che vivevano in culture ancestrali erano strettamente connessi alla Grande Madre e l’armonia generata dagli elementi dava, creava un modo di vivere rispettoso delle forze intrinseche della Natura.

Essere a contatto con gli elementi, accarezzati dal vento, irradiati dal sole o dai raggi della luna, percepire il contatto col suolo, un prato erboso, il mare, sentire un profumo, può abbracciarci e lasciare una traccia bella in noi. Assaporare un buon cibo cotto con amore favorisce sicuramente una buona digestione e la conseguente trasformazione metabolica. Incontrare uno sguardo sincero e lasciare che entri in noi può risvegliare emozioni di gioia talmente forti da farci piangere. Una carezza di conforto, un abbraccio morbido e avvolgente può modificare il nostro corpo creando uno stato di benessere, perché tutto è in continua trasformazione e il dentro di noi, come il fuori di noi, è tutt’uno, non esiste separazione, non esiste dualità.

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