“Dove si nasconde la chiave della serenità, della gioia, della capacità di plasmare la propria vita in modo gratificante e corrispondente ai propri veri talenti?” Questa è una domanda di cui tutti vorremmo sapere la risposta.
Il libro Creati-vità Il risveglio dell’energia creativa di Antonella Dalla Benetta può aiutare a trovare una soluzione a questo fondamentale interrogativo posto nell’introduzione.
Alla base di tutto c’è il concetto di benessere, che non dipende tanto dall’assenza di malattia quanto dalla capacità di affrontare le difficoltà, e quindi dall’entusiasmo e dall’energia.
Per comprendere e sviluppare l’energia l’autrice scompone le funzioni vitali in quattro livelli, non autonomi ma profondamente legati e dipendenti l’uno dall’altro. Ogni miglioramento che possiamo apportare a ciascun livello si ripercuote sugli altri livelli migliorando complessivamente il nostro grado di energia.
Alla base è il livello fisico che possiamo rendere più sano con una buona gestione di attività e riposo e con la cura dell’alimentazione. La relazione con la nutrizione è anche una spia di malesseri più profondi che vengono in qualche modo scaricati sul funzionamento dell’apparato digerente, anche in base alla scelta dei cibi.
Per migliorare c’è bisogno di cambiare e per il cambiamento c’è bisogno di motivazione, che nasce dalla consapevolezza dei vantaggi che possono derivare dalla sostituzione di una vecchia abitudine con una nuova.
Sopra al livello fisico si trova il livello delle emozioni e dei sentimenti, che non bisogna bloccare ma imparare a gestire. Le emozioni sono modi in cui l’intuizione e l’istinto ci possono mandare messaggi importanti.
La respirazione riflette il nostro stato d’animo perché si adegua alle necessità del momento. Dato che il collegamento è così stretto, imparare a controllare la respirazione può permettere di sopportare e affrontare meglio le emozioni.
Il livello mentale riguarda i nostri pensieri, che è bene tenere ancorati al corpo e alle emozioni perché non creino concezioni inutili o addirittura dannose. Sarebbe opportuno imparare a guidare il cervello in compiti come studiare, memorizzare, organizzare i dati, ma anche per raggiungere obiettivi pratici.
Il cervello riceve continuamente migliaia di stimoli, quello che conta è come il cervello si focalizza, cioè su cosa dirige la sua attenzione.
“Il pensiero è un’energia formidabile […] La nostra mente è il bene più tecnologico di cui siamo dotati, un gioiello capace di realizzare i nostri desideri, perché questo è esattamente il suo scopo. Convogliare l’energia in una direzione, o più direzioni, e puntare, attraverso un piano, alla realizzazione di quello che l’Essenza vuole manifestare.”
Il livello più alto è quello dell’Essenza, quello che ha a che fare con desideri e aspirazioni e con la motivazione per realizzarli.
L’energia che serve a realizzare la vera essenza è spesso dispersa in azioni di difesa, se si riesce a liberarla la si può usare per vivere meglio. Ma questo richiede uno sforzo di volontà, una motivazione profonda per staccarsi dai meccanismi abituali.
Per agire sulla motivazione bisogna imparare a distinguere le azioni, cioè il comportamento in una data circostanza, dall’identità reale, costituita dai talenti e dalle potenzialità, passando attraverso i convincimenti che generano una immagine di sé, a volte errata.
Il comportamento può mutare facilmente, dipende dalle scelte che si fanno, spesso suggerite in modo divergente da cuore e mente, che dovrebbero collaborare ma di frequente si trovano in opposizione tra loro.
Le domande da porsi per capire la propria situazione sono quelle fondamentali, che anche l’autrice riporta: “Quanto soddisfatti siete di voi stessi? Quanto ricca, piena e significativa è la vostra vita? Quanta gioia siete capaci di provare, di dare, di ricevere?”
Sono i talenti che ognuno possiede a consentire di esprimere energia e vitalità. Il benessere si può raggiungere usando i propri talenti non per fini egoistici ma per il bene comune. Il consiglio essenziale in proposito è quello indicato dall’autrice: “Usate i vostri talenti speciali per soddisfare i bisogni dei vostri simili, armonizzando le loro esigenze con le vostre.”