Deve cadere tutto.
E non pensava, pure se lo diceva, che “tutto” volesse davvero dire “TUTTO”.
Quando se ne accorse non aveva più niente.
Tranne la verità, frantumata anch’essa, e tagliente e sanguinante, frammenti di tutta quanta una vita sognata e vissuta, andata in pezzi.
Gli specchi sono finiti, non c’è più nemmeno un riflesso.
“Dove ti trovi adesso?” le ho chiesto, “Dove ti vedi?” Non sta in piedi più niente che ti restituisca un’immagine di te.
“Chi sei?”
“Non lo so, non mi vedo”
“Non è vero. Chiudi gli occhi, fai passare il respiro in mezzo al vuoto di tutto questo vetro, non avvicinare i pezzi infranti ma unisci i piccoli spazi di vuoto tra di loro. Fatti piena, fatti profonda, fatti una, fatti nuova”.
Non credere di avere paura, continua a respirare. Tutto quello che avevi paura di rompere è stato rotto e la paura muore di fame. È solo il suo ricordo quello che senti, in realtà non c’è in te in questo momento, perciò non interromperti, respira. E lascia che niente ritorni al proprio posto. Sii disposta. E disponibile all’errore, alla mossa goffa che continua a far cadere cristalli di illusione.
Chiudi gli occhi ancora di più e guarda l’altro modo che si ha di vedersi. Non ti stai di fronte, ti stai addosso. Non sei riflessa da nessuna parte, sei la realtà di te. E scorrendoti sopra puoi vederti la nuca, i capelli, gli occhi, il naso… da dentro a fuori, da fuori a dentro, da sopra a sotto, senza che tu esca da te, senza che tu proietti te. Conosci le tue spalle, la linea lunga e morbida del braccio che porta fin dentro le mani, conosci le tue dita… è l’energia calda e viva che ti permette questo. Su ogni lineamento del viso e margine di schiena e sponda di pelle sta emergendo dalle cellule la tua forma originaria e una potente memoria viene rilasciata dalle ossa. Prendila!
Non ti serve la fretta, ti serve la forza per stare in mezzo al niente. Questo “niente” intorno a te libero nella sua massima espressione elettrica e magnetica, prende spazio e campo e per contro desterà il suo polo apposto, lo sentirai aggregarsi e prendere la carica di un magnete dentro di te, anche lui libero in spazio e campo quel polo sarà il “tutto” attivo e sveglio all’interno di te, sarà una scarica elettrica perenne, un fuoco dritto e preciso di calda luce che come un lampo continuo ti illumina il corpo.
Lo hai sempre avuto, ma era intermittente e segmentato in zone piccole, remote e chiuse. Adesso è tutto rotto, è tutto aperto e la carica si espande!
Ascende la Vergine e dalla Luna cade acqua di guarigione, è un incontro in cui riconoscerti e incoronarti.
Io resto qui, ancora, a guidarti.
Sii abbondante e prospera!