Il vicolo buio

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Un ubriaco esce da un bordello di periferia gettando una sigaretta in una pozzanghera. Dà calci ad un barattolo, non ha più lacrime e non può fare a meno di pensare ancora a Lei.

Nessuna donna la può sostituire, Lei è ancora la Regina del suo cuore, della sua mente ed è ancora la padrona dei suoi desideri anche se ella stessa gli si era prostrata ai suoi piedi.

Notte senza luna, inciampa, barcolla ed infine cade. Con le mani cerca un appiglio per rialzarsi e mentre graffia l’asfalto, qualcosa preme sotto il suo palmo. Un sasso? Sta quasi per gettarlo, poi cambia idea e lo infila nella tasca della giacca.

Cammina tutta la notte con la mano nella tasca e mentre quel sasso rotola fra le sue dita, pone mille e più domande al fato, al destino, alla sorte e ad un Dio immaginario…

Maledetto il giorno che, per orgoglio, ti ho lasciata andare. Maledetto il giorno in cui non ti dissi che eri mia, che ti avrei protetta, amata. Maledetta la mia arroganza…

Così, sera dopo sera, si aggirava tra i canali di Venezia, tra il teatro di maschere di dame e villani.

Così, sera dopo sera, accarezzava quel sasso come fosse la pelle candida, morbida e vellutata della Donna perduta.

Un anno dopo si ritrovò a passare per caso, in quel vicolo. Una notte senza luna. Estrasse dalla tasca quel sasso e si accorse di avere fra le mani una piccola, minuscola Perla.

Ponendola di fronte a lui, alzando le braccia, sembrava una piccola luna. Una luna sorridente. Quel sorriso lenì il suo dolore.

Giorno dopo giorno il dolore divenne ricordo ed il ricordo un sorriso.

Era tornato felice. Si fece la barba, si tagliò i capelli, si profumò e si vestì a festa. Saltellando, uscì di casa ed un Amore era pronto ad accoglierlo.

La giacca dismessa venne gettata, la Perla rotolò via per i vicoli bui e si incrostò nuovamente. I passanti diedero calci a quel piccolo sasso nero ed il caso volle che finì di nuovo nel vicolo fuori al bordello ad aspettare un ubriaco deluso dall’amore per illuminare il suo cammino.

Quanti vicoli bui attraversiamo lungo il cammino della vita. Quante delusioni proviamo.

Quante Perle incontriamo senza accorgerci del loro dono: un semplice sorriso d’amore! …ed io ho imparato ad essere una Perla…

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