Intervista al Dr. Maka’ala Yates

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Il dottor Maka’ala Yates, autore del libro Na’auao Ola Hawaii, chiropratico, è “Kanaka Maoli”, di stirpe Hawaiana, ed è specializzato nella Medicina Hawaiiana. Ne pratica ed insegna i concetti di guarigione da oltre 25 anni, tra cui l’Ho’oponopono (appreso direttamente da Mornah Simeona, la stessa insegnante del dottor Hew Len), ed è il fondatore di “Botaniche Autoctone” e di “Mana Lomi”®. Il dr. Maka’ala ha ricevuto il Premio Kaonohi Award nel 2005 dallo Stato di Hawaii per la sua eccellenza nella Medicina Hawaiiana e per il suo supporto comunitario. Sta attualmente terminando il suo primo libro sulla Guarigione Hawaiiana. Lo abbiamo incontrato e intervistato lo scorso giugno, in occasione del suo primo viaggio in Italia, per svolgere il seminario che abbiamo organizzato a Trieste.

Com’è stato questo suo recente viaggio in Italia?

Sono partito per l’Italia pieno di eccitazione e curiosità, per condividere le idee e le possibilità dei principii e dei concetti di guarigione hawaiiana con una nuova cultura di cui conoscevo veramente poco. Ho lasciato l’Italia con un’incredibile esperienza di trasformazione di vita, dovuta principalmente alla ricca cultura dell’Italia, alla sua energia ed alla sua gente. A Trieste mi sono sentito come se vi fossi già stato in un’altra vita, facendovi “ritorno” e sentendomi giusto e “pono” (allineato, equilibrato, corretto), come diciamo in hawaiiano. Ho passato del tempo, prima di insegnare ai seminari, valutando il territorio e l’energia dei diversi posti che Trieste ha da offrire. La lingua mi è apparsa familiare e i toni romantici ed emozionanti, come la lingua hawaiiana. L’espressione della gente simile a quella degli hawaiiani. Mi sono sentito a casa in Italia, specialmente la famiglia che mi ha ospitato, l’associazione Gendai Reiki Italia.

Cosa ne pensa della situazione globale del pianeta e quali sono le risposte o i consigli che la sua tradizione e i suoi insegnamenti possono darci?

La situazione globale sul nostro pianeta sembra avere molte caratteristiche di pessimismo e rassegnazione, avidità e disperazione, ecc… Ma io percepisco una nuova cultura sostenibile che si concentra maggiormente sul supporto e sulla condivisione degli uni con gli altri, piuttosto che sullo sfruttamento. Le idee hawaiiane del vivere globale e della sostenibilità vengono chiamate “Ahupua’a”. Questo si realizza quando ognuno di noi contribuisce al tutto attraverso lo scambio ed il supporto, e quando si aiutano a crescere le generazioni future, per cui la gente e la natura prosperano armoniosamente. Il Regno Polinesiano di Atooi, di cui sono parte, è una creazione di un’ Ahupua’a, che renderà le cose accessibili ed a prezzi ragionevoli per l’intera comunità, che si tratti di terra, cibo, alloggi, vestiti, ecc. Si tratta di dare e condividere, così che tutti ne possano beneficiare, piuttosto che solo pochi ne godano; e si tratta di fare in modoche anche le generazioni future ne possano beneficiare allo stesso modo.

Può spiegare il concetto di “Pehea Ka La”, come questo concetto può cambiare la vita di chi lo comprende e può aiutarci a rendere il nostro pianeta migliore?

“Pehea Ka La?” significa letteralmente “come sta la tua luce o il tuo sole?” Ciò a cui questa antica frase hawaiiana fa riferimento sono i raggi di luce (come i raggi del sole) emanati da un individuo in seguito alle azioni che compie per rendere questo mondo un posto migliore in cui vivere, in base al suo costante contributo positivo. Ogni raggio di luce che splende da una persona rappresenta un’attività che porta luce positiva al donatore e agli altri. Più azioni si compiono per portare luce a sè stessi e agli altri, più splendente sarà la luce che brilla dall’individuo. Queste azioni positive possono avviare un’epidemia positiva portando luce in tutto il mondo, quindi la pace.

Cosa dicono le profezie degli anziani (“Na Kupunas”) sul futuro?

I “Na Kupuna” (gli anziani, i custodi della saggezza) delle Hawaii (il Regno Polinesiano di Atooi), così come degli altri regni della Polinesia, sono d’accordo sul fatto che le profezie arriveranno al passato, rapidamente. La profezia dice “una volta che la testa sarà ripristinata, la luce tornerà a splendere”. Ciò significa che nel Triangolo Polinesiano (i punti tra Hawaii – Kauai – Rapa Nui – Isola di Pasqua – Aotearoa – Nuova Zelanda) la testa, che sono le Hawaii, ma più precisamente Kauai, una volta riattivata, darà il via ad un effetto domino, di luce positiva in tutto il pianeta. Hawaii (Kauai) era stata colonizzata dagli Stati Uniti nel 1893 e lo è rimasta fino a poco tempo fa. La terra rubata agli Hawaiiani e la proibizione della loro lingua per generazioni ha reso il triangolo inattivo come un vulcano in attesa di eruttare. Nel 2012 il Regno Polinesiano di Atooi (Hawaii) è stato finalmente riconosciuto dalla Nazioni Unite come una nazione sovrana e, secondo il diritto internazionale, la sua competenza sostituisce quella degli Stati Uniti. Ciò significa che una vecchia nazione sta rinascendo ed un nuovo modo di vivere viene ripristinato. Si tratta di un’antica profezia che si sta avverando. Il futuro si basa tutto sulla sostenibilità, in cui il sostegno l’uno con l’altro e la condivisione sono un reale modo di vivere. La gente raccoglie i frutti dalla terra e dal mare ed in cambio le persone portano armonia alla terra ed al mare.

Cosa ne pensa del progetto “Circle of life”? Finora ha portato alla realizzazione di due straordinari appuntamenti, nel 2010 e nel 2011, con esponenti del pensiero complementare e della ricerca spirtuale di fama mondiale. E’ felice di partecipare in quello del 2013?

Il progetto “The Circle of Life” è onorevole ed in totale allineamento con ciò che stiamo facendo in Polinesia. Si tratta di portare connessione a tutti e a tutto e di sentire la risposta o il risultato delle nostre parole, pensieri ed azioni a tutti e a tutto. E’ bello vedere un piccolo gruppo di persone come l’associazione Gendai Reiki Italia intervenire nella realizzazione di tutto questo e non solo sedersi ad un tavolo per parlare dell’idea. Ci sono saggezze, da quelle più antiche a quelle delle popolazioni indigene di tutto il mondo che sono state soppresse per generazioni dai “poteri che furono”. Il progetto Circle of Life vuole raggiungere e portare alla ribalta la saggezza del passato, come una possibilità da applicare nel futuro. Non vedo l’ora di partecipare al prossimo raduno ed a quelli successivi.

Qual è il sogno che ha per il futuro, che vuole condividere con noi?

Il mio sogno per il futuro si sta avverando adesso. Nei miei viaggi intorno al mondo ho incontrato molta gente interessante, individui che vogliono partecipare a livello globale per contribuire ad un nuovo modo di vivere e di pensare che porterà beneficio al “tutto”. Nel febbraio 2013 mi ritroverò con le “13 Nonne”, i “28 Nonni” e gli Operatori di Medicina Tradizionale delle Isole del Pacifico ad Aotearoa (Nuova Zelanda) per un’interazione globale per portare sostenibilità a tutti. Per esempio, sono in diretto contatto con un gruppo di persone che sta portando in Polinesia l’energia idroelettrica, che è un sistema a cui nessun altro ha accesso. Questo è il tipo di sistema idroelettrico che non inquina ed abbatte i costi di elettricità di quasi la metà. Parte dei fondi ricavati da questa tecnologia sarà usata per lo sviluppo del sistema sanitario di tutto il Pacifico, che funziona senza coinvolgere le compagnie farmaceutiche che dirottano il mercato verso sistemi medici a loro utili. Il mio sogno è quello di rompere l’impronta del disagio e della malattia e di eliminare la fame e gli alimenti nocivi alle persone ed all’ambiente.

Mahalo. Grazie. Maka’ala

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