Le regole dell’infinito

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Seduto nella comoda poltrona di pelle che completa l’arredo di questa meravigliosa stanza, cerco un po’ di pace. Non ho molto tempo. Un’ora e mezza, sottratta al sonno, prima di immergermi nuovamente nella vita frenetica della grande città. Fortuna che non vivo a New York. Non immagino nemmeno lo stress raggiungibile oltreoceano. Io sono di qua, nel vecchio mondo, e mi sento un adulto. A tempo pieno. La vita sembra scorrere ad una velocità difficile a sostenersi. Eppure chi è più anziano mi dice che va bene così. Che è tutto normale. Che mi abituerò. Questa settimana ho lavorato più di 50 ore, e me ne aspettano altre 10, prima di arrivare al meritato riposo domenicale. Mi piace ciò che faccio. Due lavori definiscono il tempo nella mia vita attuale, ma il mio corpo grida. Vuole una tregua. Io gli parlo, gli spiego che questi quattro mesi passeranno presto e che poi, la situazione migliorerà. Lui mi ascolta. Si fida. In certi momenti però, quando lo stress arriva a livelli molto alti, le energie sembrano mancare e le cose da fare nella lista dei doveri sono ancora molte, in quei momenti, a volte non lo controllo più.

Cose magiche accadono. Comunque. Sempre. 

La forza di volontà si sviluppa insieme alle sfide della vita. Scopro di poter realizzare cose che non avrei mai pensato. E mi accorgo che i limiti sono davvero molto più avanti di quello che spesso pensiamo. L’essere umano è affascinante. Siamo una specie con moltissimi difetti, ma abbiamo anche dei pregi incredibili. Siete ancora convinti che l’essere umano sia definito dai limiti che si pone? Credete ancora che il vostro essere termini ai confini della vostra epidermide? Siete voi a pensare? Più vivo la vita e più la vita mi spiega e mi istruisce riguardo alle sue leggi. Credetemi, non sono speciale. La vita parla a tutti quanti, ma quanti di noi sanno fermarsi anche nel mezzo del frastuono delle esteriorità, accorgendosi della sua voce?

Francesco. Questo è il nome dell’autore dell’ultimo libro che ho letto.

Francesco parla de ‘Le regole dell’Infinito’, attraverso le sue pagine. Attraverso le avventure che ha vissuto in prima persona quando ancora era uno studente della Sapienza, nella meravigliosa città Eterna. Mi ricorda i quattro anni spesi nella stessa città e le amicizie del periodo universitario. Bei momenti. Francesco è uno di quelli che ha saputo fermarsi ad ascoltare quella voce che sussurra. La voce della Vita. Francesco è stato fortunato. Nelle pagine del suo libro racconta di una saggezza fuori dal tempo, ricevuta da un amico, un alchimista di nome Raffaele. Ed insieme a Raffaele, gli incontri con Amanda e il dottor “M”.

Non a tutti capita di incontrare persone speciali come quelle che lui ha potuto incontrare.

Io per esempio, Francesco, e così i suoi amici, non li ho mai conosciuti. A me è capitato di conoscere altre persone. Di sentire altre storie. Di sperimentare altre avventure. Ciò nonostante, Francesco è un amico. Una di quelle persone che sai potresti incontrare domani per la prima volta, e dopo qualche battuta, riconoscere come un fratello, un amico d’infanzia. Quelli che non scordi, nemmeno quando la vita ti cambia e ti allontana.

Al di là della capacità semantica e descrittiva dell’autore, fuori discussione ed esteticamente piacevole, il libro si legge bene, in un crescendo che conduce all’apoteosi proprio tra le ultime sue pagine. Contenuti con la C maiuscola.

Francesco, attraverso le sue parole e quelle di Raffaele, risponde in maniera del tutto spontanea e naturale alle domande che ho precedentemente posto.

Ora, come facciamo a sapere che le loro risposte siano quelle corrette?

C’è una bella frase della tradizione cinese dell’I Ching che dice più o meno così:

“la Verità non ha bisogno di essere difesa. É vera, in quanto tale.” 

Di più non ho bisogno di dire. Un altro libro che leggo. Un altro cerchio di monoliti che si porta alla mia portata e in cui posso addentrarmi. La Vita parla. Parla forte e chiaro. Ogni giorno di più. La sua voce da sospiro si fa guida. Potete sentirla? Leggete questo libro.

Non farlo è solo rimandare a più in là una Luce che è l’unica possibile, alla quale tutti siamo destinati. Nessuno è fuori. C’è un piano. E più si vibra e più la realtà risponde mostrandolo. Ciò che è surreale penetra il nostro mondo, se glielo permettiamo. Le manifestazioni del visibile cambiano, come gli sfondi delle scenografie di un teatro. Siamo noi gli autori. I creatori. E fa paura prendersi questa responsabilità. É scomodo smettere di puntare il dito contro gli altri. É impegnativo essere presenti a se stessi, istante dopo istante. Controllarci quando siamo giù. Accorgersi di come quando la stanchezza avanza e lasciamo la nostra mente fluttuare ‘libera’, il più delle volte tendiamo a ripetere con costanza dei pensieri che non ci augurano nulla di buono.

Mi sento adulto. A tempo pieno.

Ed insieme alla vita, l’Amore è sempre lì, alla nostra portata. E ci grida forte di lasciare andare le programmazioni che durante le esperienze ci hanno resi negletti, chiusi e paurosi. La routine aiuta la vita, ma non quando manteniamo cicli di pensieri che alimentano il distacco, il controllo e il giudizio. Credete davvero che nessuno sia mai tornato dalla morte? Forse non con le sue spoglie fisiche, se non siete cristiani e non credete nella storia di Gesù Cristo. Ma chi ha un minimo di conoscenza storica e culturale, sa di decine di esempi. Intere tradizioni affermano di essere state in comunicazione con il mondo dell’aldilà e di aver ricevuto istruzioni dettagliate a riguardo.

Pensate con che precisione gli Egizi dell’Antico Regno raccontavano attraverso le loro incisioni geroglifiche tutto il viaggio cosmico dell’anima.

Oppure i Tibetani, che periodicamente si spostano alla ricerca del nuovo bimbo che ospiterà l’anima del loro saggio, il Dalai Lama, sapendo che abbandonato un corpo ne riprenderà un altro, per continuare a guidare il proprio popolo.

Oppure le sepolture rituali siberiane, o alcuni esempi del megalitismo giapponese.

Trapassare, portando con sé tutti i cari, i guerrieri più fidati e gli animali.

Da questo, al prossimo mondo.

Sono in volo.

Sotto di me isole e mare vengono illuminate da un Sole nitido e caldo. Helsinki é a pochi minuti. Stiamo per atterrare. Sento la pace dell’altitudine rendere i miei pensieri più chiari. La vita non é in fondo come un sogno? Sí, uno di quei sogni in cui ti capita di realizzare di trovarti nel mondo onirico. E quando accade, la libertà comincia. Quella vera. In un attimo diventiamo i proprietari della nostra immaginazione. Dopo aver attraversato un muro al secondo tentativo, che botta in un primo momento, ho cominciato a volare. Lo ricordo come fosse ieri. Mi ci é voluto un po’ per controllare bene il corpo in volo, ma ad un certo momento… boom: la sensazione più meravigliosa di tutte! Per non parlare di quando ho capito come cambiare a mio piacimento lo scenario.

La vita non è diversa e le sue risposte sono sempre più veloci.

Se noi le diamo la possibilità di poter rispondere.

Francesco ne parla chiaramente.

Sono nel treno.

Nell’arco di una mezz’ora raggiungerò il cuore della capitale finlandese.

Ho da poco incontrato Moe, un giovane ragazzo del Myanmar. Cercavo l’uscita e per pura coincidenza lui me l’ha indicata ed abbiamo attaccato bottone.

In quindici minuti di viaggio insieme abbiamo toccato i misteri più grandi del Cosmo e la profondità più intima delle relazioni umane. Così giovane e così saggio.

Salutandomi, mi ha ricordato di credere nelle cose.

Di continuare a provarci. Sempre.

Di rimanere di mentalità aperta verso le differenze degli altri.

E di rispettare se stessi.

“Se ti rispetti, tutti ti rispetteranno.”

Ciao Moe.

Sono nel divano.

Ho dormito solo due ore. Un caffè bevuto troppo tardi ha vinto il mio sonno.

Definitivamente ho imparato una lezione. La giornata sarà lunghissima.

Capita.

Osservo i miei pensieri. Sono in pace.

Sembra che le lezioni di Raffaele siano arrivate a destinazione.

Grazie Francesco.

3 Commenti su “Le regole dell’infinito”

  1. Ascendingspirals

    Grazie a te Gabriella per aver preso del tempo per leggere il post!
    Anche il libro é meraviglioso. Te lo consiglio se ancora non hai avuto modo.
    Buon volo! 😀

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