Quale è la domanda che dovremmo farci un giorno, inevitabilmente?
Non credevo potesse convergere tutto in questa domanda così semplice, apparentemente banale, che prima o dopo esige una risposta, chiara, irrimediabile, irrevocabile. A cui nessuno può sottrarsi.
La vita di ognuno convergerà in ciò e quel giorno a cui sapremo dare risposta a quel quesito la nostra vita sarà una vita vera, che varrà la pena di essere vissuta intensamente.
Antòn Ponce de Leòn Paiva con il suo bel romanzo ci racconta di come è stato iniziato alla Hermandad Solar (Fratellanza Solare), una sorta di gruppo di persone che si tramandano conoscenze esoteriche antichissime con rituali segreti.
Lo stesso autore paragona gli intenti di questa antichissima fratellanza a quelle che sono nate nel corso dei secoli, se non di più, nelle scuole misteriche egiziane o greche, e tante altre.
Il comune intento è quello di tramandare antichi saperi per far nascere uomini nuovi da se stessi, nel culto solare, dove il sole non è solo l’astro che ci permette la vita, ma anche il simbolo della luminescenza interiore che caratterizza ogni singolo individuo o creatura vivente.
“Dietro il sole che ci illumina esiste quindi un altro Sole, oscuro, ma che brilla di luce propria… Noi ne vediamo unicamente la manifestazione fisica, ma l’altro sole è Wiracocha, il dio degli dei, il sole autentico!”
Le Ande come sfondo, i paesaggi austeri e sconfinati e sconfinanti nella mitologia mitica delle divinità locali. Il fiume Urubamba e il ritmo lento delle zone rurali andine ci accolgono in una zona del mondo poco conosciuta a noi occidentali, dove l’autore è stato introdotto ai misteri che riguardano l’uomo ed il suo destino.
Gli antichi maestri lo “chiamano” per mostragli la Via, da Cusco verrà portato in un luogo sconosciuto, dove dopo sei giorni di ritiro e di lezioni spirituali da parte dell’anziano maestro Nina Soncco, verrà iniziato al culto della fratellanza.
Da quel giorno la sua vita cambierà per sempre e gli verrà chiesto di fondare una missione in Perù, Samani Wasi (la casa del risposo e della pace) un luogo dedito al recupero di anziani e bambini disagiati e alla diffusione dell’antica saggezza andina.
“Quando sarai pienamente, conoscerai il libero arbitrio. Sii dunque te stesso al più presto, altrimenti questa realtà di ciò che sei, eri e sarai, continuerà a non essere presente alla tua coscienza e vivrai come uno schiavo senza libertà.”
Ma soprattutto comprenderà il significato di quella domanda a cui tutti un giorno dovremo rispondere:
“Chi sei?”
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