a cura di
Camilla Viscusi
La Terra e il Cielo continuano ad essere pieni di mistero. E, cosa ancora più importante, sono a nostra disposizione; questo è ciò che emerge da Il Segreto delle Ere e Custodi dell’Immortalità, il primo edito da Macro Edizioni, il secondo, fresco di pubblicazione con gli intraprendenti Verdechiaro e Nexus.
Viviamo ogni singolo giorno una caccia al tesoro, intensa, intricata ed estatica ma, chissà quando, abbiamo dimenticato che stiamo giocando; così inciampiamo negli indizi, sbattiamo contro gli indovinelli, giriamo attorno ai nascondigli senza capirci niente, senza vedere niente. E ci ripetiamo che “va bene così”, forse per pigrizia o per rassegnazione, abitudine, apatia…
Ma… come sarebbe se tornassimo a provare curiosità e stupore per qualsiasi cosa? Come sarebbe riuscire a percepire che ogni frammento di vita, ogni raggio di luce che scolpisce creazioni, ogni rudere una volta animato da antichi fasti, custodisce un segreto, qualcosa che siamo tutti chiamati a scoprire e per i quali in pochi, davvero pochi, rispondono alla chiamata?
C’è da chiederselo, perché dimenticare quella sensazione ci costa la libertà.
Dimenticare quel segreto ci costa la vita.
Figli di studi precisi e attenti, nati dal coraggio che sboccia naturalmente con la pura curiosità fanciullesca e che spinge ad andare oltre, senza voler imporre nulla, questi libri (che sono l’uno parte dell’altro) accendono quella prima scintilla preziosa e potente al punto da diventare la fiamma di un fuoco creativo e ardente che spinge alla ricerca e che riaccompagna l’Uomo al centro di un mistero antico – ma pur sempre nuovo – che da sempre gli appartiene.
In Custodi dell’Immortalità la storia si ribalta e, finalmente, prende vita. Abbandona la piattezza tipica dei banchi di scuola e si riveste della sua infinita e pluridimensionale profondità, in una ricerca continua che da’ spessore alla vita e che si svolge in territorio egizio ma che, attraverso un cammino tra piramidi e stelle, si estende in realtà a molte altre terre, vicine e lontane. Leggendolo si diventa parte di questa ricerca e quindi delle conseguenti scoperte, che possono lasciare sbalorditi, impietriti o pervadere di nuova ed elettrizzante energia, poiché tutto si muove su un confine da brivido ma per certi versi pericoloso che sta tra la verità e ciò che viene giudicato impossibile, come impossibile sembrava il sogno di un fanciullo che non voleva solo leggere libri di straordinarie scoperte ma, soprattutto, scriverne.
È anche questo, Piero Ragone; e, per un uomo che potrebbe raccontare storie incredibili di vita vissuta attorno ad epici focolari notturni, la ricerca ha imboccato un percorso dove l’autore plasma la materia dei suoi studi e gli studi plasmano l’autore, lo conducono alla sublimazione, tratteggiando profondi orizzonti in cui, magicamente, l’adulto ha l’entusiasmo del fanciullo e il fanciullo la saggezza dell’adulto.
E infatti a scrivere è un adulto ma a parlare è un bambino. Il bambino dentro l’uomo che ha saputo rendersi conto di percorrere una strada già tracciata, un uomo che è stato in grado di cogliere nell’evento topico che lo avrebbe condotto a svolgere lo stesso lavoro del padre, l’indizio fatidico che poteva condurlo lontano dal lido sicuro del posto fisso al più inafferrabile dei tesori se, in quel momento, si fosse ricordato del gioco e avesse scelto l’ignoto. Un uomo che, oggi, ha messo la sua vita al servizio della ricerca, dello stupore e della scoperta.
Il ricercatore Piero Ragone, docente di Archeoastronomia Esoterica e Percorsi Iniziatici presso la Facoltà di Scienze Esoteriche, Lecce.
Perciò, leggete pure da adulti ma ascoltate da bambini, destate la curiosità assopita e innamoratevi nuovamente della vita! C’è ancora così tanto da scoprire e niente può essere dato per scontato. Il Segreto delle Ere non viene svelato ma rivelato, starà poi ad ognuno togliere i veli alle proprie convinzioni, agli stereotipi, ai giudizi, alle nozioni e scegliere da che parte stare. Allo stesso modo, Custodi dell’Immortalità non si nasce, ma si diventa scegliendo di fare esperienza non solo di ciò che si sta leggendo ma della propria esistenza. Basta fare qualche domanda in più, non accontentarsi della superficie ma immergersi in qualsiasi argomento, per rendersi conto che proprio noi, del nostro passato, non sappiamo e forse non abbiamo mai saputo niente. Eppure, è lì che sono sepolte le più antiche e immense conoscenze che sono al servizio della nostra crescita umana e spirituale ma che hanno bisogno di essere protette e custodite, affinché non vengano utilizzate per fini distorti e distruttivi.
Un’immagine tratta da Custodi dell’Immortalità che sintetizza una delle teorie più affascinanti dell’autore.
Custodi dell’Immortalità, sontuoso, semplice, illuminante al tempo stesso, esorta quindi a intraprendere un viaggio a ritroso nello spazio e nel tempo senza zaini e bagagli ma con una sacra verginità nello sguardo, poiché rimettere in discussione la Storia così come ci è sempre stata raccontata, vuol dire mettere in discussione la vita umana e, di conseguenza, se stessi. Sentire verso dove ci stiamo muovendo e avere la consapevolezza di poter scegliere diversamente: accettare passivamente tutto ciò che ci è stato detto, non sapendo o peggio non avvertendo più la necessità di distinguere la verità da una bugia, diventare così la pallida imitazione di chi ci ha preceduto oppure partecipare attivamente a questa continua scoperta e svelare ognuno il proprio segreto.
A cosa stiamo dando davvero importanza? È forse giunto il tempo di cominciare a chiederselo.
Questo è un viaggio eterno ma è appena cominciato.
© Camilla Viscusi