Oggigiorno grazie ad un particolare tipo di scanner è possibile leggere rotoli antichi, fino a poco tempo fa inaccessibili. Ogni tentativo di portare alla luce il loro contenuto attraverso un’operazione manuale risultava insensato e distruttivo. Ricordo bene il momento in cui ritrovai per la prima volta un tesoretto. Undici monete nel suolo di una Domus durante degli scavi archeologici. La gioia dopo la pulitura, e la scoperta delle teste degli imperatori romani che avevano fatto coniare tali monete, era indescrivibile. Ma per i rotoli la questione è sempre stata diversa, specie per quelli in materiale metallico. La pulitura funzionava bene per il loro esterno, ma le chance di avere accesso ai loro contenuti era bassissima. Ora però, grazie alla collaborazione di ingegneri, epigrafisti, linguisti e le nuove tecnologie a disposizione, è possibile realizzare l’impensabile. Leggo di come un team di esperti sia riuscito a srotolare virtualmente un cilindretto di argento proveniente da Aleppo, Siria. Le incisioni narrano di un momento di profonda difficoltà e di un incantesimo di risoluzione generato da un potente mago. Questo ciò che recita tradotto:
“Libera XXX da ogni stregoneria,
da ogni sofferenza,
da ogni influenza passiva o attiva,
da tutte le apparizioni demoniache,
il giorno e la notte;
ora, ora,
presto, presto;
subito, subito, subito.”
Sin dalla prima lettura ho sentito la potenza di questa lamina d’argento, dei suoi simboli e delle sue parole. Mentre la recitavo a mo’ di mantra sostituendo il nome del protagonista con i nomi delle persone care, e dei miei nemici, mi sono accorto del parallelismo esistente tra l’incantesimo e il libro che avevo appena finito di leggere.
Come il rotolo in questione, “La Pietra degli Alchimisti” è semplice e chiaro negli intenti, ma allo stesso tempo molto potente ed anch’esso portatore di un tipo di conoscenza, fino a poco tempo fa, inaccessibile. Chiaro segnale che ora i tempi sono maturi, e così come le tecnologie ci permettono di spingerci oltre le barriere del passato, questo piccolo ma intenso manuale ci accompagna alla scoperta dell’alchimia, al di là degli ermetismi che per centinaia d’anni hanno occultato i suoi contenuti. Il testo porta con sé un racconto semplice che si srotola attorno all’Opera Alchemica, intesa nella sua forma più alta, o Alchimia dello Spirito. Narrando della creazione e trasmutazione dell’Anima, della vita vissuta in Presenza, dello slancio verso la Perfezione, arriva a noi in forma di libro scritto per tutti, ma che non tutti saranno pronti a leggere. In molte delle sue parti, nonostante la scorrevolezza della lettura, l’autore richiede di andare oltre i cliché che regolano la quotidianità. Capitolo dopo capitolo, svelando profondi misteri.
In più momenti le sue parole mi ha fatto tornare alla mente la pratica e lo studio degli anni passati. I fine settimana in giro per l’Italia insieme al mio gruppo di ricerca, immerso in lavori che coinvolgevano il corpo, la voce, la razionalità, l’emotività, la cooperazione e i livelli sottili, anche se palesemente occultati. Parallelamente, alla luce del Sole, le meditazioni ‘Reichiane’, gli strani suoni che usavamo e l’uso delle armonie per i cambi di coscienza. Ritiri e percorsi di coscienza che ero solito vivere solo, ed in compagnia.
Accadimenti profondi. Orgonici. Tema descritto molto bene anche nel testo, quando i protagonisti si immergono nella natura fuori le porte di Roma. Lo stesso tipo di conoscenze e congegni sperimentali che ho incontrato nella foresta dell’Isola di Koh Pha Ngan, durante una totale immersione nel mondo dello yoga tantrico. Maestri provenienti dall’antica terra dei Cucuteni, ma portatori di pratiche di un antico lignaggio kashmireno, insegnavano tra i vari esercizi a bere oro in nano particelle.
Così il libro, racconta dell’oro potabile ed affida a sua volta degli esercizi da attuare con regolarità. Azioni non prive di difficoltà che, se vissute in totale fiducia e dedizione, hanno un valore visibile ed istantaneo sulla realtà interiore ed esteriore. Una guida verso la Presenza di Sé per riportare la mente e l’attenzione all’istante presente. Annullare lo spazio ed il tempo che esistono tra l’atto e il desiderio dello stesso. Pura Azione. Essere, non i pensieri o i voli della mente.
Essere, semplicemente.
Questo testo dona limpidezza, dona verità, ci stimola e ci sfida a non vivere attraverso le etichette che noi stessi, in primis, ci appiccichiamo. Ci chiama ad avere coraggio, ad assumere ruoli che sembrano non avere nulla a che fare con la nostra personalità. Un metodo che libera non solo dai preconcetti della società, ma che libera anche da noi stessi. Ci fa riscoprire nuovi, momento dopo momento. Freschi, indipendentemente dall’età e dal vissuto passato.
Per non parlare delle storielline sparse qui e lì. All’apparenza innocue e quasi banali. Ma allo stesso tempo depositarie della Conoscenza tra le conoscenze. Quella dell’unico vero Ordine ancora nascosto, ma potentissimo e luminoso come nessun altro. Il testo non si smentisce nemmeno in questo. E’ completo, elevato.
“Dei gentili sarà questo mondo.”
Mentre scrivo, mi trovo ad attraversare tre nazioni: Italia, Germania e Svezia. Il simbolo della città che mi accoglie nel mezzo: un monaco indicante il numero tre con la mano destra e reggente un libro nella mano sinistra.
Molte cose mi sono accadute durante la lettura di questo testo. Alcune di esse possono essere annoverate tra gli avvenimenti fuori dal comune. Vi basti sapere che ho percepito uno dei vortici energetici di cui parla l’autore. Un’esperienza così forte da accelerare la frequenza vibratoria del mio corpo ad un punto che avevo sperimentato solo dopo più di un mese di ritiro ed isolamento totale nella giungla.
Il testo mi ha dato gli strumenti per percepire e trasmutare delle energie densissime, senza il bisogno di isolarmi a mo’ di eremita. E la realtà esteriore è mutata con rapidità stupefacente, quasi mi fossi trovato a teatro, nel momento in cui il sipario si chiude, per poi riaprirsi e mostrare una coreografia del tutto nuova. Mi è servito qualche giorno per tradurre a parole l’accaduto e più di una settimana per tornare a dormire tra le 7 e le 8 ore a notte.
Ma al di là degli accadimenti fuori dal comune, questo testo è venuto a ricordarmi una cosa importantissima. Ed io ora lo ricordo a voi: il coraggio di abbracciare in toto gli attriti, l’oscurità, le ombre e le paure. In totale fiducia, l’oscurità può bussare alla porta e noi possiamo aprirle, accoglierla come un ospite ben voluto e cominciare a dialogare con lei, invece che scappare di fronte alla sua presenza. Lei viene per consegnarci le chiavi del vero, per suggerirci la soluzione ai nostri problemi, per non essere come Peter Pan, senz’ombra. Viene per aiutarci a crescere nella nostra interezza ed amare nella totalità, lasciando adare tutte le separazioni. Viene per farci riconoscere nei Fratelli dell’Ombra la più grande delle benedizioni.
Non è facile. Non lo è mai stato. Ed anche in questo il testo è onesto e non si smentisce, concludendo con la più alta delle verità attorno all’Amore Incondizionato. Verità che non riporto, ma che scoprirete attraverso la lettura.
Vi ricordo un’ultima cosa, e al contempo la ricordo a me stesso: nonostante tutti i pensieri o le esperienze di cui possiamo leggere, ascoltare, scrivere o condividere, il loro destino è quello di rimanere dominio della mente e dell’ego. Andiamo oltre. Dimentichiamo ogni singola parola. Anche quelle qui appena lette.
Ciò che conta è quell’Amore Incondizionato.
Fate di esso la vostra Pietra fondante,
o Alchimisti.
2 Commenti su “La pietra degli alchimisti”
Grazie di cuore per le tue parole!
Grazie a te per il meraviglioso libro.
Sarà utile a tanti.
🙂