Se posso immaginarlo posso farlo

Frances FayRecensioniLascia un Commento

Leggere SE POSSO IMMAGINARLO POSSO FARLO di Vera Peiffer è stato un viaggio. Lo stile è piacevole e invitante. L’argomento è l’autoipnosi. L’autrice e la brava traduttrice riescono a rendere piacevole un argomento specialistico. La storia dell’ipnosi e i suoi benefici sono introdotti brevemente, e poi ci si tuffa in una scrittura chiara, ricca di esempi, e soprattutto, di esercizi pratici.

Al contrario di altri libri sull’argomento, il libro della Peiffer non fornisce solo affermazioni positive, le cosiddette “suggestioni” da ripetere per riplasmare le nostre convinzioni più profonde, ma anche gli esercizi di induzione per rilassare corpo e mente ed entrare nell’ipnosi.

Dopo aver proposto dei test da fare in privato per capire quali siano stati gli eventi che hanno influito sulla nostra visione di noi stessi, l’autrice presenta dei metodi di ipnosi per rielaborare le “esperienze chiave”, le esperienze negative da cui hanno origine la rabbia, il risentimento, il senso di colpa, la paura, la depressione.

L’autrice consiglia di proiettare su uno schermo immaginario tali esperienze e di osservarle da spettatori esterni, per essere in grado di distaccarci e di vederle con obiettività e compassione.

In un altro esercizio suggerisce di osservare l’esperienza come se fosse di qualcun altro, sostituendo se stessi all’altro solo nella fase finale: questo serve perché di norma siamo più comprensivi con gli altri che nei confronti di noi stessi.

Ho messo in pratica gli esercizi di induzione, immaginando un bel giardino, e ho anche provato a proiettare alcune delle mie esperienze chiave sullo schermo. Quando sono entrata nello schermo per consolare il mio io adolescente, sono finalmente riuscita a vedere le mie esperienze in un’ottica nuova. Infatti, spesso ci raccontiamo sempre la stessa storia a proposito di noi stessi, ma con l’esercizio dei tre schermi ho attinto alle mie risorse interiori e alla capacità di immaginare alternative.

Il risultato è stato che non solo il mio stato d’animo, ma anche la mia capacità di essere ricettiva a nuove idee creative ne è stata stimolata: ho scritto un racconto a partire da quello che ho provato nell’esercizio.

Ciò che mi è piaciuto di più è stato il fatto di scoprire come è semplice usare l’immaginazione seguendo le istruzioni cristalline dell’autrice. Oltre a essere utili, gli esercizi iniziali sono divertenti; quelli di ipnosi vera e propria, per rimuovere fobie o credenze limitanti, sono efficaci. Bisogna ripeterli più volte, ma già al primo tentativo ho notato dei benefici sul mio umore: la costanza nella pratica degli esercizi fa riacquistare fiducia e ottimismo.

Consiglierei il libro a tutti, adulti e adolescenti, perché ognuno di noi ha esperienze da rielaborare per poter vivere una vita più soddisfacente e sentirsi più positivi.

Nel libro ci sono anche casi esemplari di persone che sono riuscite a liberarsi dai propri condizionamenti grazie alla forza dell’immaginazione e all’ipnosi. Il libro, pur breve, va consultato più volte, per imparare bene gli esercizi e per riflettere. Mettere in pratica gli esercizi è stato divertente, rassicurante, incoraggiante. Sono sicura che ritornerò sul libro più e più volte per approfondire la mia interiorità attraverso la conoscenza dei miei desideri. Infatti, il libro mi sembra anche un buon mezzo di autoconoscenza attraverso l’osservazione delle esperienze formative che hanno limitato o formato i nostri desideri e le nostre paure.

Ho trovato molto interessante la storia dell’ipnosi e le sue applicazioni per guarire sintomi fisici come il gonfiore. Mi sarebbe piaciuto saperne di più: infatti il valore del libro è tutto nella pratica, e questo è sicuramente un pregio. Tuttavia, una parte teorica un po’ più approfondita sarebbe stata adatta a soddisfare le esigenze di chi si avvicina all’ipnosi per la prima volta e degli scettici.

Avrei voluto leggere qualcosa di più sulle ricerche e sui motivi per cui l’ipnosi funziona, ma forse a quel punto il libro non sarebbe più stato un agile eserciziario, quanto un voluminoso manuale e vademecum sulla disciplina. Chiaramente questo non era nelle intenzioni dell’autrice.

Oltre che un viaggio nel mondo dell’ipnosi, leggere il libro è stato un viaggio interiore. Mi sono fatta molte domande e ho paragonato quanto leggevo alle mie conoscenze della visione del mondo neo-sciamanica. Il mondo per chi pratica lo sciamanesimo è tripartito: dimensione celeste o superiore, dimensione terrestre o mondo di mezzo, e sotto-mondo, che solo apparentemente possono richiamare alla mente la struttura freudiana della personalità, divisa in superego-ego-id.

Nell’autoipnosi, mi pare di capire, ci si ispira al subconscio, che assomiglia di più a una riserva di possibilità immaginative, che non a un “luogo” pieno di creature ed esperienze da reprimere e controllare: un alleato, non un nemico. In questo è più vicina allo sciamanesimo, con la sua folta schiera di alleati e aiutanti che devono essere riconosciuti e ringraziati. Ma il mondo sciamanico può essere pieno di insidie per un neofita, mentre l’ipnosi, o l’autoipnosi, è una via sicura verso l’autostima e il potenziamento delle proprie capacità e possibilità, come ci mostra Vera Peiffer.

Nella nostra cultura non si dà abbastanza peso allo sviluppo della facoltà immaginativa che unisce la forza del subconscio al potere dell’intenzione consapevole. Che tutto ciò sia considerato come “mera suggestione” è un paradosso eloquente e al contempo un commento che rivela quanto la cultura ufficiale sia cieca davanti a dei piccoli gioielli, al punto da non riuscire a riconoscerli anche se sono lì davanti agli occhi di tutti.

Sarebbe favoloso se a scuola, insieme alla matematica, alla storia e alla geografia e alle altre materie, si insegnasse ai bambini a meditare e a fare esperienze guidate di ipnosi. I bambini non hanno particolari difficoltà nell’immergersi nell’immaginazione, come vari approcci psicoterapeutici hanno provato. Il problema è che a scuola si fa di tutto per eradicare il potere dell’immaginazione in nome del ragionamento e della logica, che, secondo me, da soli sono zoppi e spesso sono anche insegnati male.

Il libro di Vera Peiffer fornisce molti spunti di riflessione, oltre ad alcuni esercizi preziosi. Credo che uno degli elementi più preziosi del libro sia l’incoraggiare la cooperazione di volontà conscia e potere subconscio di una forma specifica dell’immaginazione, quale la visualizzazione.

La visualizzazione a volte mette in crisi alcuni di noi, che credono di non avere immaginazione, sempre a causa di un processo educativo limitato e limitante. Con un po’ di esercizio i lettori di SE POSSO IMMAGINARLO POSSO FARLO recupereranno la capacità di visualizzare e quindi godranno del piacere dell’immaginazione. Questo mi sembra un dono di non poco conto, che vale la pena sottolineare.

Nella filosofia antica si sottolineava l’importanza di conoscere se stessi e anche della capacità di prendersi cura di sé. Ecco, questo libro mi sembra un valido aiuto in questa direzione: non un metodo di evasione, o fuga da sé, ma un mezzo per confrontare e superare le proprie paure e i propri limiti. Per questo è fondamentale leggerlo, metterlo in pratica, e rileggerlo ancora, riflettendo profondamente su come siamo diventati come siamo e come possiamo cambiare e migliorare.

Alla fine ho scoperto che il lavoro di Vera Peiffer è portato avanti anche in Italia grazie a una fondazione in grado di mettere in contatto chi ne senta il bisogno con dei counselor di ipnosi professionisti.

Leggere SE POSSO IMMAGINARLO POSSO FARLO adesso, all’arrivo della primavera, mi sembra di buon auspicio: il momento giusto per rinnovarsi e gettare via qualche vecchio peso.

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