“il 3 ottobre si è inaugurato a Springen in Germania vicino Francoforte un nuovo tempio dedicato al Santo indiano Sai Baba di Shirdi”.
Sembra un ottimo titolo di un giornale locale (e lo è!), magari anche un trafiletto da ultima pagina… quelle delle curiosità… ma l’importanza che si cela dietro questo evento è di grande portata e cercherò di spiegarne il perché.
Sai Baba di Shirdi è comparso su questa terra il 28 settembre 1838 a Patri e ha raggiunto il Samadi (stato di fusione con L’Universale) il 15 ottobre 1918. E’ considerato un’Incarnazione Divina dell’Amore Universale sia dagli Hindu che dai Musulmani. Ha vissuto la sua vita a Shirdi un piccolo villaggio (all’epoca) dello stato del Maharastra dove fa la sua prima comparsa a 16 anni ca e viene salutato da Mahalsapathi (il bramino del tempio di Khandoba del villaggio) “Sai” a cui viene aggiunto “Baba” che significa Padre, mentre Sai significa Madre Divina ed è un titolo onorifico che si da in India ai Saggi e ai Santi. ( sotto foto originale degli inizi del ‘900)
Sai Baba, come venne da allora chiamato da tutti, ha avuto il merito di unire le religioni principali che si trovavano in India in quel periodo ossia Mussulmani, Hindu, Parsi e Cristiani, che spesso erano in forte contrasto fra di loro e che ora convivono in modo più pacifico. File interminabili di Mussulmani e di Hindu si recano ogni anno a fare visita al Samadhi (tomba) di Baba con immensa devozione verso questo Santo povero e stanno braccio a braccio pacificamente, dove altrove si dichiarano guerra! Shirdi è il secondo luogo di pellegrinaggio più visitato dell’India, questo significa che decine di milioni di persone di tutte le religioni e nazioni vi si recano in visita ogni anno, e una buona parte delle case e degli edifici pubblici indiani espone una immagine di Sai Baba come simbolo di protezione e di unione delle fedi nell’Amore.
Quando a 14 anni il piccolo Sathya Narayana affermò “Io sono Sai Baba” nessuno sapeva chi fosse quel grande Santo in quel villaggio Puttaparthi che si trovava a migliaia di km da Shirdi e così i genitori col fratello maggiore si diressero a Bangalore, la città più vicina per raccogliere qualche informazione… e appresero che era il nome di un grande Santo del Maharastra. Ma come spesso capita neanche allora credettero al loro figliolo…che nel viaggio di ritorno diede loro la ennesima dimostrazione della sua natura Divina apparendo contemporaneamente nel Sancta Santorum di un tempio al posto della Divinità e accanto a loro come devoto. E allora si convinsero che il loro figliolo non era un indemoniato ma la reincarnazione di un Santo Divino e quindi lui stesso Divino.
L’importanza dunque di aver costruito in Europa un tempio a Lui dedicato è un segnale molto importante proprio oggi dove l’odio e la violenza fra le religioni si manifesta fortemente.
Paramahmsa Mahamandaleswar Sri Swami Vishwananda unisce, con la costruzione del Tempio, le due grandi scuole spirituali legate ai Maestri indiani qui in Europa (in India sono molte di più) e cioè Sai Baba e Babaji. Per anni i devoti di un Maestro sono stati contrari ai devoti dell’altro, dimostrando in questo modo di non aver appreso molto dei Divini insegnamenti, poiché lo stesso Sathya Sai Baba dava ai suoi studenti come libro di testo da studiare “Autobiografia di uno Yogi” di Paramahmsa Yogananda che parla proprio del suo Maestro Babaji e secondo le rivelazioni di Paramahmsa Vishwananda il Maestro di Sai Baba di Shirdi, Venkusha das, era discepolo di Babaji, e così il cerchio si chiude!