Chi siamo noi? Conoscere noi stessi è solo conoscere il corpo, la
sua anatomia, i dettagli della chimica di cui è composto, la mente
con le molteplici meravigliose facoltà? Siamo solo questo corpo,
questa mente, la creatura nata con noi? Conoscere noi stessi vuol
dire sapere come funziona tutto questo incredibile apparato che ci
sostiene, conoscere da dove vengono i ricordi, i condizionamenti
culturali e sociali? C’è qualcosa di più profondo dentro questo
tempio che chiamiamo corpo?
Molte scienze sostengono che oltre tutto questo patrimonio che è
racchiuso nel corpo umano esista l’Ego in quanto ciò che definisce
“Io sono il corpo” e associato al nostro vero Sé.
L’Ayurveda va oltre questi concetti fino alla pura consapevolezza
che trascende sia il corpo che la mente.
Da anni mi applico ad approfondire la conoscenza di questa vasta
e antica scienza vedica perché sento che tocca corde in risonanza
con le mie vibrazioni e porta luce alla consapevolezza acquisita
finora.
Provo quindi a spiegare alcuni concetti in termini semplici e
accessibili a chiunque abbia una mente aperta, chiara e un cuore
puro.
Conoscenza del Sé significa essere consapevoli di tutto il proprio
essere che non è solo il sé fisico e il sé mentale ma anche l’anima
individuale che è eterna e ci accompagna nascita dopo nascita.
L’anima (jiva in sanscrito) è l’entità insita nella coscienza profonda
(chitta) come sua funzione risvegliata. La conoscenza dell’anima è la conoscenza del Sé, quindi conoscenza della nostra vera natura
fatta di Pura Coscienza.
La conoscenza del Sé implica una conoscenza cosmica, noi
operiamo con le grandi forze della natura, che sono i poteri della
nostra consapevolezza. Tutto ciò che vediamo, dalla bellezza della
natura come mari, oceani, montagne, fiori e cieli fino agli atti
criminali, tutto ciò che cogliamo è un aspetto di noi stessi e fino a
che non lo comprendiamo dall’interno di noi stessi rimarremo
nell’ignoranza della nostra vera identità.
Possiamo cogliere, riconoscere, solo ciò che ci appartiene.
La conoscenza del Sè è la forma più elevata di conoscenza e
tramite essa possiamo conoscere ogni altra cosa.
Per scoprire chi siamo dobbiamo rieducarci a vedere il mondo
come una realtà interiore, una rivelazione interna. Quando ci
avviciniamo in modo diretto e con mente chiara a qualunque cosa
in natura, vediamo noi stessi nella natura e la natura in noi.
Questa è la rivelazione del Sé più elevato.
Per sviluppare la conoscenza del Sé è necessario imparare a
osservare noi stessi, tuffandoci profondamente nella mente e
osservare in che modo siamo collegati a tutta l’esistenza. Scoprire
chi siamo, non vuol dire identificarsi con il proprio nome e la
propria professione, ma conoscere la natura della nostra
consapevolezza libera da tutti i fattori di condizionamento.
Tornare al puro “io sono” è la base della pace e della felicità. La
conoscenza del Sé appartiene al sentiero spirituale ed è l’unico
modo per andare definitivamente al di là di qualsiasi sofferenza
che nasce dal non sapere chi siamo in realtà.
Chiederci chi siamo in questo periodo tristissimo in cui vengono a
mancare le libertà e i principi fondamentali sanciti dalla nostra
amata Costituzione diventa una necessità vitale, per acquisire
nuova consapevolezza, luce e potere personale. Ricominciamo dal
nostro vero Sè.
Gesù disse a Tommaso:
“Esamina dunque e riconosci chi sei tu (…)
Mentre ora cammini con me, benché tu di ciò non sia conscio,
tu hai già conosciuto
e sarai chiamato per questo conoscitore di te stesso.
Colui che di fatto non si conosce non ha conosciuto nulla,
chi però si è conosciuto è pure venuto a conoscenza
della profondità del Tutto”.
libro dell’atleta Tommaso – II 138-7.18