Un segreto che accade

Camilla ViscusiArticoli, Riflessioni, SpiritualitàLascia un Commento

C’era una foglia che il vento aveva soffiato nel centro di un cielo bianco e opaco e, guardandola, all’improvviso ho pensato “ è stata verde e morbida e adesso, lontana dal suo albero, è secca e morta”.

Non era stato un pensiero pensato, questo, ma automatico. Un’associazione che è partita da sola senza che me ne potessi rendere conto e che mi ha subito rattristata .. poi a distanza di qualche secondo mi sono chiesta, chissà perché invece non avevo visto che, quella foglia, stava volando … Chissà perché non mi era venuto il dubbio che probabilmente potesse essere più viva lei in quel momento di quanto non lo sia stata, e non lo sia, io tutti i giorni della mia vita …

Chissà perché invece mi ero dispiaciuta nel supporre di come fosse triste il fatto che si fosse staccata dal suo albero o di come l’albero ad un certo punto l’avesse lasciata andare, di come la vita li avesse, in qualche modo, obbligati a separarsi … fine crudele, alla quale tutti siamo destinati.

Erano state queste le mie associazioni e le loro, decisamente poco allegre, conclusioni.

Eppure, quella foglia, stava volando.

Si, quella foglia stava volando e non solo: in quel volo, portava con sé il suo albero, dentro e fuori di lei lo viveva, lo respirava, nella forma e nell’aspetto, tanto che se una qualsiasi persona l’avesse trovata, anche solo guardandola avrebbe saputo dire “Questa è una foglia di quercia o di castagno.” Perché qualcosa resta.

Qualcosa che è appartenenza.

Quella foglia che volava non stava in un ricordo, non aveva memoria, quella foglia era ‘eterna presenza’ e in quell’eterna presenza l’albero ancora la guarda, la circonda e la ama e lei sempre lo guarda e sempre, se ne innamora.

Non è l’albero, non è la foglia, è l’Amore in cui sono entrati, l’Amore che hanno lasciato entrare che non è possesso ma appartenenza, perché ha già chiesto di essere lasciato andare e di restituirsi all’esistenza, che

li ha mescolati e amalgamati, che li ha fatti presenti, che li ha resi offerta l’uno dell’altra e che li dipinge d’invisibile ad ogni sorgere e tramontare del sole. Sotto gli occhi di tutti, ma nel segreto più taciuto.

Un segreto che resta e che per essere tramandato, non basta che venga svelato, spiegato, scritto, comandato .. deve essere accaduto.

E’ possibile allora che se quella foglia avesse potuto vedermi quel giorno, forse provando, lei, un po’ di tristezza nei miei confronti avrebbe fatto questa domanda ‘Ma se tutto il mondo vola, perché tu stai strisciando?’

E lo strisciare a cui si sarebbe riferita non sarebbe stato lo strisciare nobile del serpente, che accarezza e massaggia la terra, ma quello della supplica e del supplizio, lo strisciare che tiene lo sguardo sempre basso o il mento troppo alto, lo strisciare di chi pensa che l’intera esistenza lo stia fregando e che Dio gli sia debitore. Lo strisciare che condanna alla separazione e alla perdita costante. Lo strisciare che non fa alzare la carne dalla poltrona, lo strisciare a cui minuto dopo minuto, in piena libertà, e con una certa testardaggine ci condanniamo.

Ecco questo è qualcosa per cui essere davvero tristi, anche senza associazioni, perché qui non c’è nessun segreto, nessuna bellezza da scoprire e in cui trovare qualcosa di vero.

Nella foglia che si lascia andar via dall’albero, nell’albero che lascia andare la foglia, c’è invece un mistero che va al di là d’ogni umana soglia, che danza nell’avverarsi di un segreto che è accaduto, Amore dipinto, vivace e indelebile che s’appartiene e non si possiede, Amore che resta e che a segreto accaduto, si manifesta. Perché un segreto che accade ha la forza di mille soli e il mistero di mille lune. In un segreto che accade, la vita e la morte si fanno l’amore e così, si muore in vita e si vive nella morte. In un segreto che accade si ama per l’Eternità. Dall’Eternità. Nell’Eternità.

E allora, se fossimo ognuno il proprio segreto, quale motivo avremmo per continuare a strisciare e non lasciarci accadere?

Di vita in vita e lo spazio, fra quei due corpi, è Amore dipinto, vivace, invisibile e indelebile.

Lascia un commento