Una vita fine a se stessa

donato torreggianiArticoli, RiflessioniLascia un Commento

Se anche potessi ricordarmi del giorno esatto a cui far risalire l’inizio delle mie ricerche personali, devo riconoscere che in principio potevo valutare le cose solo in due modi, nel bene o nel male.

A prescindere che per me ciò fosse giusto, dovuto certamente dai condizionamenti sociali, familiari o cattolici, per mia fortuna, giudicare la vita con un’ottica così ristretta mi ha fatto accorgere di quanto egoistico e presuntuoso rischiassi di diventare.

Fossero anche azioni buone, quando una persona pensa solo a se stessa, secondo me viene a mancare quello spirito di umanità che ci distingue dal regno animale. Se pensiamo infatti alla definizione con la quale chiamiamo la nostra specie, l’essere umano, nell’affermazione è implicito il fatto che bisogna “esserlo”.

Essere un umano cosa significa! Per quanto mi riguarda ho compreso che l’affermazione non è così scontata, e che bisogna imparare ad esserlo, un umano, se non si vuole che il nostro istinto animale prenda il sopravvento.

Giudicare e astenersi dal compiere azioni sbagliate non è più sufficiente. Questa non è un’azione, non produce risultati e non consente di esprimere nulla di se stessi, e più dilaga l’ipocrisia, tanto più l’ego aumenta a favore di ogni tipo di logica individualista.

Figuriamoci poi, quanto le questioni personali possono snaturare a certi livelli, fino a superare ogni limite di perversione, avendo se stessi e il proprio potere da difendere come unico riferimento. Ormai le persone giudicano da se stesse i loro comportamenti, si credono autodeterminanti ed accettano passivamente tutto ciò che accade, spesso associando l’inerzia ad un’azione benevola.

In ogni caso manchiamo di maturità, per questa ragione assumiamo spesso dei comportamenti egoistici e passivi, e i fatti della vita comune intesa come società lo dimostrano chiaramente.

E’ un po’ come se non fossimo pronti per vivere quello che nella nostra epoca siamo stati in grado di raggiungere, perché ci sono moltissime situazioni reali in cui possiamo affermare quanto il nostro potenziale umano venga inutilmente sprecato e disperso.

Una di queste secondo me riguarda le materie scientifiche in generale, fin troppo strumentalizzate e sfruttate in nome del bene comune, per soddisfare in realtà gli interessi di pochi individui.

Ci sono delle ragioni che ho cercato di romanzare (in una prossima pubblicazione) al fine di comprendere meglio, o almeno una parte, chi a capo del branco gioca con il potere, ostacolando di fatto l’evoluzione equilibrata della vita di miliardi di persone.

” Sono più che mai convinto che sia abominevole dare un prezzo a qualcosa se veramente ciò rappresenta un bene per l’umanità “.

 

di Donato Torreggiani

Istrutt. SHAKTI asd

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