Il risveglio del nostro pieno potenziale attraverso pratiche meditative, visive e psico-fisiche in armonia con le sfere e i piani di coscienza di pianeti e stelle fisse
Lo Yoga e l’Astrologia sono dei validi strumenti per il viaggio verso la scoperta di se stessi, fino ad arrivare al Sé (Presenza Io Sono), alla propria Essenza. Gli autori si propongono di unire le pratiche delle posizioni Yoga (asana) e di meditazione, agli influssi dei pianeti sulle ghiandole endocrine e sui principali chakra (centri energetici nel corpo umano).
Il libro presenta le corrispondenze fra asana, mantra (parole sacre di potere), diversi tipi di yoga, le note musicali, le frequenze in Hertz dei pianeti e dei segni zodiacali, per una pratica più potente e consapevole, ma che possa essere affrontata anche come un gioco.
Ogni esercizio è accompagnato da fotografie per aiutarti a eseguire le posizioni in modo efficace e sicuro.
Libro a colori.
Prologo
Un accenno ai contenuti
Astrogenetica
Che senso ha dire “influenze astrali”?
Un po’ di storia
Tutto è vivo
Yoga – Scienza dell’anima
Vie Principali – Classificazione
Yantra
Come utilizzare gli yantra
Come attivare questi “simboli” geometrici o figurativi?
Il fiore della vita e lo Shri Yantra
Yantra Mahapurusha
La Cabala
La via del Ritorno
La classe spettrale delle stelle
I 7 chakra principali
1. Muladhara Chakra
Saluto al Sole (Dio) − Surya Namaskara
2. Svadishtana chakra
3. Manipura chakra
4. Anahata chakra
Secondo i cinesi
Hrit Chakra
5. Vishuddha chakra
Il cervello e il sistema nervoso
6. Ajna Chakra
7. Sahasrara chakra
Chakra minori
Ming men o Meng mein
Chakra dell’ombelico o Navel o Nabhi
Chakra splenico o della milza
Chakra delle mani
Chakra dei piedi
Chakra delle ginocchia
I chakra secondari della testa
Lalana chakra o Lalata o Talu o Kala chakra o chakra del palato
Le pratiche yoga più adatte
Collegamento fra Sahasrara e Kala chakra o Lalana chakra.
Fra Kutashta (centro fra le sopracciglia) e midollo allungato
Guru chakra
I tre chakra sulla fronte − sequenza e collegamenti
Soma chakra o Bindu Visarga o Indu chakra causale o Amrita chakra
Cromopuntura esoterica
I chakra eterici
Il sistema dei 12 chakra atlantidei
Mandala correlati alla concentrazione
Terra Stella
Anima Stella
Porta stellare
Corrispondenza tra alcuni chakra e alcuni arcangeli
Ulteriori chakra eterici e relazioni fra loro
Regni e loro correlazioni
I Corpi energetici umani
I 7 principali corpi energetici del Sé
I tre strati
Corpi energetici secondari
I 12 livelli di Archetipi
Ri-centratura giornaliera
Albero Galattico e Spazio-Tempo
Tabella Riassuntiva dei Chakra
Astro-chakra, floriterapia ed elisir di pietre
Fiori di Bach
Solo un arrivederci
Tanti speciali namaste
Bibliografia
Gli autori
Un accenno ai contenuti
Bentrovati in questo excursus di discipline comparate che parlano al Tonal (percezione della realtà ordinaria, ovvero dialogo mentale con tutto ciò che può essere compreso e razionalizzato).
Molteplicità e pluralità della vita − dietro la mera apparenza − sono, in sintesi: unità, corrispondenza e olismo.
Molti sono i percorsi che ci conducono, mediante l’esperienza diretta (attuabile solo durante workshop live), fino all’ambìto Nagual (non spiegabile ma esclusivamente sperimentato), il Testimone, l’Osservatore silenzioso, il Sé, l’Atman, il tutt’Uno con l’Essenza di Luce e Amore. Vie che ci riconnettono con quell’Uno presente in noi e nell’Universo intero (Sua stessa origine), transitando dalla conoscenza della Creazione (e delle sue Leggi) sino all’oceano ignoto del “ritorno alla nostra vera natura di Spirito” e Oltre integrando, senza dicotomia tra Spirito e Materia, Forma e Sostanza.
Lo Yoga e l’Astrologia sono, più che mai, strumenti preziosi da far risuonare nell’etere dell’intrigante viaggio interiore verso il raggiungimento del Sé (Presenza Io Sono) che, in assenza di ego, fa spazio al vuoto-Pieno.
Integrare gli esercizi yoga (asana) e di meditazione agli influssi dei Pianeti sulle ghiandole endocrine, e con i principali chakra (centri energetici nel corpo umano), è la meta che l’opera si prefigge; il raggiungimento di un traguardo come nuova partenza.
Affascinanti sono le corrispondenze fra asana, mantra (parole sacre di potere), diversi tipi di yoga, note musicali, frequenze in Hertz di pianeti e segni zodiacali.
Esiste una modalità che aiuta a sperimentare la pratica alla stregua di un “gioco”.
Unendo esercizi di respirazione (pranayama), di chi gong (in relazione a un particolare chakra) e di Dharana (concentrazione) su uno yantra (simbolo sacro tantrico con forme geometriche di supporto alla meditazione, anche utilizzato nel feng shui per il riequilibrio energetico ambientale) si rende la pratica più potente e consapevole; collegandola, inoltre, a un pianeta specifico e a una “divinità”1 (relazionata a quell’aspetto della Natura che si vuole attivare).
Alcune tecniche possono, addirittura, stimolare sogni lucidi (esperienze notturne in piena consapevolezza delle proprie potenzialità) o viaggi astrali con funzioni specifiche (uscite dal corpo) verso luoghi geografici – dal forte magnetismo – intorno alla Terra.
I differenti tipi di yoga trattati si adattano, ciascuno, al risveglio di ogni singolo centro energetico (chakra), collegato al proprio pianeta corrispondente.
I chakra connessi ai simboli dei tattwas (per la concentrazione e la meditazione) risultano più efficaci in sincronia con i transiti astrali.
I cinque Elementi e le correnti energetiche che attraversano i meridiani dell’agopuntura cinese vengono considerati in relazione ai pianeti e ai chakra.
I mudra (gesti di potenza per dirigere l’energia all’interno del corpo in direzioni specifiche) diventano gestualità unite alle forme di visualizzazione e ai mantra; talvolta, persino alla danza (che ci riporta alla fisicità per poi “decollare” verso il momento estatico).
Secondo l’Astrologia esoterica, infatti, i pianeti che influiscono sull’individuo (in connessione con i rispettivi chakra), a loro volta, possono incentivare virtù e qualità tali da favorire intuizioni e ascensione, secondo i transiti del momento.
Già, incredibile ma vero: le stelle fisse, con il loro influsso spirituale in relazione ai chakra e ai transiti dei pianeti, attraverso le costellazioni (emblema di tutta la mitologia che ci rispecchia e di cui siamo portatori), possono aprire stargate (portali dimensionali) ed esperienze interiori.
La terapia meditativa con l’utilizzo di cristalli (Astro-Crystal Therapy), pietre dure e semipreziose corona, infine, questo “regno” di informazioni. Le pietre, oltre a portare luce nell’aura, dispongono, per l’appunto, di un pregevole influsso vitale sui segni zodiacali, nell’astrologia occidentale e indiana, facilitando il riequilibrio dei chakra e nutrendo parti specifiche di noi (nel fisico, nella psiche, nell’Anima, fino allo Spirito), in base alla vibrazione della pietra e alla sua frequenza cromatica. Infine, per agevolare i contatti con i propri Spiriti Guida, Angeli, entità astrali di luce e amore, o col proprio Sé, si può intraprendere un coinvolgente viaggio cromatico: luci colorate, profumi, erbe, correlati anch’essi a chakra e pianeti.
Diversi sono i vari tipi di yoga presi in esame, formatisi attraverso il passaggio dei pianeti nei segni al momento del parto (influssi favorevoli al nascituro).
È interessante individuare, anche, la classe spettrale astronomica di ogni stella in congiunzione con ciascun pianeta del nostro Tema natale, che segnala: i propri colori ricavati dall’Analisi spettroscopica (il riflesso della luce della stella attraverso un cristallo prismatico), le caratteristiche della stella che formano il nostro DNA, l’impronta cosmica unica e irripetibile, il carattere. L’analisi di questi influssi nel macro-microcosmo temporale della nostra nascita è lo studio delle stelle fisse e delle costellazioni astronomiche di quel momento, che completa l’Astrologia classica ed è quasi sempre ignorato; ma che, viceversa, è da ritenersi imprescindibilmente precipuo.
Ecco perché, con accenni di nozioni psico-spirituali ed esoteriche, ci proponiamo di creare un rapporto più dinamico tra la scienza del cosmo (Astronomia) e le dottrine per l’Illuminazione (Astrologia, Yoga, Angeologia, Cabala, Alchimia).
Rammentando però che solo l’energia scaturita dall’Amore dentro di noi – divampante dal centro del cuore, dunque pura – è tutt’Uno con la pura Essenza (chi Siamo veramente), fiamma in grado di guarire definitivamente i nostri dolori (interiori ed esteriori) nell’attimo in cui ci permettiamo di ritrovare la radice dell’equilibrio, al di là dell’intelletto, accogliendo e poi rilasciando le nostre ferite, affrontando la scelta consapevole di manifestarci, anche attraverso il nostro “Progetto di Vita”; emanando purezza e vibrazione di pace2. Come sosteneva Sri Aurobindo, lo Yoga Integrale (Puran Yoga) ci apre al “vero lavoro” (quello interiore). Il cambiamento verso il Divino può avvenire con la scelta autentica profonda (interiore ed esteriore) di modificare ogni espressione di sé, affinando così ogni qualità sattvica3 di vita, con un continuo sforzo personale4. La meta è la Trasformazione Totale dell’individuo elevato dalla trascendenza e il conseguente mutamento dell’intero piano esistenziale. […]
YOGA – SCIENZA DELL’ANIMA
Yoga (Yuj) significa Unione
(per Aurobindo anche Cambiamento, Trasformazione, Elevazione)
La disciplina, di origine orientale, tende al conseguimento della totalità-unità dell’individuo, sostenendo che tutti i problemi del singolo − e del mondo intero − possono essere risolti, per l’appunto, con l’unione, frutto di conoscenza e applicazione del vero Amore. L’Unione scioglie i lacci e libera dal pensiero “illusorio” del senso di separazione.
Ma di che Unione parliamo?
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Cervello e cuore (dove il cuore è guida)
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Mente e corpo (attività fisica e mentale)
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Equilibrio dei due emisferi cerebrali (facoltà intuitive e analitiche)
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Spirito e materia
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Maschile e femminile (polarità opposte)
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Tre corpi (fisico, astrale e mentale), laddove lo squilibrio di uno solo influisce sugli altri
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L’Io con la propria Anima (Sé-Dio)
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Corpo, Spirito e Anima
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Relazioni con altri (apertura sociale)
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Cinque elementi (terra, acqua, fuoco, aria, etere o legno, fuoco, terra, metallo, acqua)
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Tutta la creazione (animali, piante, pietre, etc…) e l’universo (stelle, pianeti, galassie, etc…)
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Anima individuale con lo Spirito Universale (Unione con il “Divino”)
Presupposto indispensabile perché si attui l’Unione è, quindi, l’Amore incondizionato (disinteressato, senza attaccamento o possesso, che non nasce dal bisogno). La liberazione dalla sofferenza umana è certamente lo scopo dello Yoga; la si raggiunge solo imparando e mettendo in pratica il vero Amore. Tutte le vie principali dello yoga ci aiutano a riscoprire quella forza perduta, acquisendola verso sé e gli altri nel modo giusto. Praticare yoga è spogliarsi del personale per fondersi nell’Universale; è perseguire la liberazione dai limiti, la realizzazione delle potenzialità umane, il ricongiungimento del Sé individuale con l’Assoluto (pura Consapevolezza, Dio) nella forma (nella Creazione con pensieri, parole e azioni di Amore) e nella non-forma (meditazione, contemplazione, estasi). Primo passo: fortificare corpo e mente; e l’Hatha Yoga mira proprio a questo. Le asana, posizioni del corpo, lavorano per rinforzarlo; e, inoltre, per temprare la mente, rendendola vigile, equilibrata, rilassata e, soprattutto, presente (non proiettata nel passato o nel futuro).
“Se il corpo cambia, lo Spirito anche muta e, quando questo avviene,
il Cosmo intero si trasforma.”
“Lo Yoga non può essere raggiunto
né da colui che mangia troppo,
né da colui che si astiene dal cibo,
né da colui che dorme troppo,
né da colui che troppo veglia…”
[… ]
1.
Muladhara Chakra
(base, sostegno, radice)
Il primo chakra, lungo il canale Sushumna, è posizionato fra l’ano e gli organi genitali, nel perineo, alla base della colonna vertebrale. Il suo nome (da Mula − radice, base − e Adhara, supporto) rappresenta la radice della nadi Sushumna contenente, al centro, la Brahmadvara, proprio dove la “Shakti” kundalini risiede, assopita come un serpente. Fulcro della primordiale energia (forza vitale), è collegato alla sicurezza (cibo, casa, abbondanza), alla stabilità, al radicamento con la terra, all’autosufficienza, alla concretezza, alla razionalità e al vigore del corpo (muscolo-scheletrico); la sua luce rossa arriva fino al sangue. È il chakra che collega alle radici famigliari, agli antenati. Il prana (soffio vitale) che muove e vivifica questa zona del corpo è Apana (che elimina il non necessario). Il suo senso è l’olfatto (e l’odore). La danza correlata, quella tribale mossa al ritmo del tamburo.
Il suo colore dominante, il cremisi o rosso vermiglio. È simbolicamente costituito da quattro petali che corrispondono alle quattro forme di beatitudine e alle quattro direzioni.
Al suo centro, un quadrato giallo (tattwa) inscritto nel cerchio, che rappresenta l’Elemento Terra (Prithivi).
I mantra del chakra si osservano nelle sillabe su ogni petalo: Vam-Sham-Ksam-Sam. Il bija mantra (mantra seme, radice, essenza attivatrice dell’energia del chakra) è la sillaba Lam. Nell’iconografia tradizionale questa sillaba è appoggiata su un elefante (Airavata, veicolo del bija) con sette proboscidi dai colori dell’arcobaleno, animale simbolo delle forze terrestri (di equilibrio e fermezza unite alla responsabilità) indispensabili per garantirsi la sopravvivenza e la capacità di direzionare la forza vitale per il raggiungimento di uno scopo. Gli organi collegati sono: carne (pelle), ossa (soprattutto piedi, ginocchia, sacro-coccige), muscoli e tessuti (oltre all’escrezione) e, in generale, l’immunità. Qui risiede la conoscenza del subconscio.
Sushumna è il canale centrale che collega il perineo al vertice del capo (la Brahmadvara con Brahmarandhra), mediante cui l’energia kundalini (normalmente qui sopita) viene risvegliata da alcune pratiche yogiche per ascendere verso l’alto, attraverso i sette chakra maggiori, lungo la colonna vertebrale, fino alla sommità del capo o Sahasrara chakra, dove il signore Shiva risiede.
Le ghiandole endocrine collegate sono le surrenali (adrenalina); il canale è connesso anche con la prostata. Questo chakra è dominato dal pianeta Saturno, il quale risiede nel Capricorno dell’astrologia occidentale e nella costellazione astronomica del Sagittario.
Alcuni ritengono sia il regno di Brahma (Signore della Creazione) con quattro teste e quattro braccia, che vede contemporaneamente in quattro direzioni, seduto sul suo veicolo Hamsa, il cigno.
La Dea che risiede nel chakra, o Madre, è Dakini, custode della fisicità. Questa Devi Tripura (tre volte pura) ha per simbolo la sillaba Ka, da evocarsi mediante il mantra Klim. Sempre nell’iconografia classica, alloggia nel triangolo Traipuna, al centro del chakra. Rappresenta la “Regina” dormiente (kundalini) che viene risvegliata dallo yoga con la meditazione (il Kriya Yoga) e realizzazioni interiori. Solo allora l’energia del serpente entra nella nadi (canale energetico) Sushumna, chiudendone l’apertura e salendo verso l’alto. La forza divina risvegliata aziona, poco per volta, tutti i chakra che trova nel suo passaggio. (È fondamentale che quel risveglio avvenga in maniera spontanea perché, se il discepolo non è sufficientemente pronto, il processo può risultare pericoloso per lo yogi; è opportuno, dunque, lasciarsi guidare da un guru, o da un maestro esperto). In Muladhara convergono anche le nadi Ida e Pingala. La parola chiave è “Io Esisto” (ovvero: sono consapevole della esigenza di soddisfare i miei bisogni primari e faccio di tutto per adempiere a questa necessità). Il regno correlato è Bhuloka (la Terra o Regno d’Illusione-Maya o della Natura).
Reggente del chakra è Ganesha, Dio dalla testa di elefante, Signore di ciascun inizio e protettore di ogni attività, che rimuove qualunque ostacolo; solo con il cuore, superando la mente razionale, è possibile superare il giudizio e scrutarne la bellezza interiore, unione dell’Amore e della Saggezza.
Va sottolineato, peraltro, che gli “Dei” cui ci si riferisce non vanno adorati, ma considerati simboli annessi a manifestazioni di peculiarità della Natura, o archetipi con i quali poter interagire al fine di ottenere particolari effetti riarmonizzanti.
Singolarità di Prithivi (la Terra) è la coesione. La terra, infatti, è il più denso degli elementi; quale energia dell’olfatto, dirige l’odorato (per la sensazione) e i piedi (per l’azione, scambiando prana-energia). Tutti i chakra si muovono in relazione con essa. Gli aspetti dei transiti che la Terra assume o riceve (opposizioni, quadrature, trigoni…) nel Sistema Solare vengono veicolati nell’entrata di questa energia, per l’appunto, attraverso i piedi e l’odorato, aiutando a far fluire il prana di Prithivi.
In Muladhara vi è il primo granthi5 o nodo di Brahma (che blocca la risalita della kundalini in Sushumna), la cui apertura è favorita dalla chiusura della radice o Mulabandha e da più superamenti: schiavitù verso la materia, dipendenza dal possesso (beni edonistici), eccessivo desiderio di piaceri fisici (ossessione compulsiva). Elementi fertili di negatività, ignoranza, pigrizia. Finché si è distratti dai sensi… difficile riuscire a meditare!
L’energia di questo chakra è ora particolarmente attiva in California, nella zona del monte Shasta, antico luogo cerimoniale degli Indiani Navajo, propizio per lavorare su tale centro, favorendo esperienze di energie sottili o extrasensoriali. In passato la sua presenza dominava in India. Queste zone fanno parte della rete dei chakra (mutevole nei secoli) intorno alla Terra.
A oggi, il rischio di un potenziale cataclisma di immense dimensioni, che può colpire la faglia di Sant’Andrea, sta creando uno stato di allerta perenne in questa area geografica, dove è intuibile lo squilibrio del corrispondente chakra (controllore dell’energia sessuale); non a caso, la California è sede del maggior numero di mass media pornografici al mondo (situazione incoerente riguardo il Tantra Yoga, nato in India).
Sopra o all’interno di quel Monte vivevano i Lemuriani e i rimanenti Indiani d’America, popolazioni semplici e pure, dedite a vita contemplativa e riti sacri.
I transiti sono il passaggio, in un preciso arco temporale, dei pianeti attraverso lo Zodiaco i quali, muovendosi, formano tra loro diversi aspetti o geometrie astrali.
Si parla di Sasa Yoga, in Astrologia, quando un individuo ha, nel suo tema natale, Saturno in una casa angolare: prima (casa della personalità), decima (casa della professione), settima (casa delle associazioni) o quarta (casa della famiglia di origine); oppure la Bilancia nel suo segno di esaltazione, o il Capricorno nel suo segno positivo femminile; o ancora, nel suo segno antico maschile, l’Acquario.
L’astrologia indiana offre una accurata descrizione di attitudini provenienti dalla posizione favorevole dei pianeti nei loro segni di domicilio ed esaltazione. Il Sasa Yoga dona una posizione sociale simile a quella di un sovrano, un leader, un trascinatore di folle per mezzo della parola.
1 Ci si rifà qui alla tradizione dello Yoga tantrico, molto più di ciò che – spesso – l’Occidente crede essere collegato solo a pratiche sessuali. Il tantrismo non ha nulla a che fare con il piacere edonistico, ma anzi presuppone il distacco (non attaccamento); ricerca, invece, una beatitudine scaturita dalla trascendenza dell’ego, fino alla Realizzazione del Sé o Assoluto. Esso è un percorso Integrale per lo sviluppo della Coscienza. La via dello Yoga tantrico implica due sentieri: quello della consapevolezza diretta (con meditazioni prive di forma per la realizzazione diretta) e quello della tecnica (per la realizzazione graduale, con meditazioni con forma e rituali). Il Tantra ci dice che Dio è ovunque e ogni cosa; che ogni azione della nostra vita può essere resa Sacra, o sacralizzata con modi e attitudini nel compierla. Non necessariamente solo meditando: ogni arte e la qualità di ogni nostro pensiero, parola e azione può avvicinarci a Dio.
2 Ciascuno di noi può in ogni momento decidere di riavvolgere il nastro della propria esistenza, indipendentemente da errori commessi, con una scelta consapevole di voler cambiare, e in meglio. Siamo Figlio di Dio per diritto di nascita, e nulla può impedire il nostro libero arbitrio. Ce lo hanno insegnato con le loro vite il santo indiano Milarepa, San Francesco d’Assisi, il Buddha, e molti altri Maestri.
3 Lo Yoga e l’Ayurveda dividono la materia, compresi gli umani, le erbe, il cibo, in 3 guna (categorie) che corrispondono a Stati dell’Essere: Sattva o Pura Essenza, dalla qualità eterica con un mentale superiore; Rajas o energia creativa di potere realizzativo, correlata anche alla sessualità; Tamas o tossiemia, che porta inerzia, immobilità e decadimento. I cibi sattvici facilitano la manifestazione delle qualità sattviche; ma anche specifici pensieri, parole e azioni rispecchiano i Guna affini e ne sono loro propria manifestazione. Quindi lo sviluppo dell’Attenzione del Testimone (Autosservazione) permette di scegliere in ogni momento cosa manifestare in ciascuna espressione, senza l’influenza dell’abitudine, ma per scelta consapevole adatta al momento presente.
4 L’abitudine è più forte della Verità; e senza un atto volitivo nella parte più profonda di noi (stimolo animico di mettere in atto escamotages che aiutino il cambiamento dei nostri vecchi modi distonici di fare, dire, pensare – dettati da abitudini radicate) questo mutamento non può avvenire. Ecco perché lo Yoga è una scienza che, se applicata correttamente passo dopo passo, fa da ponte per il salto verso l’Assoluto (la Trascendenza, la nostra vera Rinascita).
5 I granthi, nodi o cancelli lungo il nadi Sushumna (canale energetico), bloccano la via del risveglio e la risalita della kundalini. Sono tre nodi disposti lungo Sushumna nadi. Ogni granthi è associato a un chakra che ne governa la qualità evolutiva, sia in negativo sia in positivo, e a contrazioni o chiusure fisiche, energetiche e psichiche (i bandha dello Yoga) che agiscono direttamente sui granthi per sbloccarli e far fluire di conseguenza l’energia kundalini verso l’alto. Il 1° nodo di Brahman si trova nel 1° chakra e la sua apertura è favorita da Mula Bandha (chiusura del perineo); il 2° nodo di Vishnu è vicino al 4° chakra ed è stimolato da Uddijana Bandha (contrazione del plesso solare); il 3° nodo di Shiva è presso il 6° chakra, nel centro delle sopracciglia, ed è risvegliato da Jalandhara Bandha. È vero però che, senza il salto di consapevolezza specifico richiesto, nessun nodo può sciogliersi per poter essere superato.
cristalloterapeuta e specializzata in bioarchitettura e Feng Shui.
Marcelo Adrián Garcia Browne, astropsicologo junghiano, è esperto in astrologia occidentale e maestro di arti marziali (Tai chi Chuan, Siddha e Kriya Yoga) e di yoga (Hatha-Pranayama-Kundalini, Mantra, Raja, Ashtanga).