con prefazione di Simona Viciani
(traduttrice ufficiale italiana di Charles Bukowski)
Cerchi Erotici è una breve raccolta di componimenti che esprimono sensazioni, impressioni e stati d’animo esaltati dall’Eros concepito come divinità e simbolo, nei quali viene privilegiata una metrica musicale capace di trasmettere, come accade per i cantori di raga indiani, suggestione emotiva in chi legge. Il tema è l’amore, non quello sdolcinato, consolatorio e dai cieli sereni, piuttosto un Amore assoluto che pretende di essere celebrato sull’altare di una donna che è in sostanza il simbolo stesso della femminilità, come ravvisabile nel miglior Bukowski. Cielo e terra si mescolano contendendosi il primato: ci sono estasi e dannazione, fame di conquista e smarrimento nella perdita, dedizione e desiderio di fuga, senso di appartenenza e improvvisa estraneità. Ci sono tutti i segni di una odissea dell’anima tra esaltazione e cadute, che promettono però approdo felice: il prezzo è conquistare la conoscenza di sé attraverso la sublimazione di un incontro. Il corpo nella sua fisicità impone regole scritte dalla sua stessa natura, però se si trascende questo limite può immaginarsi plausibile l’accesso a grandezze insperate dello spirito. Ma per questo è necessario scarnificarsi, è indispensabile una caduta negli inferi della propria coscienza. E allora nulla sarà vano e si scoprirà che non importano più né nomi, né colore degli occhi e neppure il ricordo di belle forme, forse solo immaginarie, perché tutto sarà dimenticato nell’oblio capace di donare la percezione rigenerante dell’Amore assoluto rappresentato da Lei.
«Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus.» (U. Eco – Il nome della rosa)
Prefazione
Introduzione
Come Neruda
A te
Il volo
Beatitudine
Ad Alice
Falene
Aqua Vitae
Cerchi erotici
Il tuo culo
Arcana
Ci sono
E basta
L’aurora
Epigramma alcolico
Epigramma d’addio
Epigramma volubile
Epigramma
Indifferenza
Ineluttabilità
La bocca di Alice
Ombre
Proibito
La cosa giusta
Baby
Stile cortigiano
La tua bocca
Relatività
Lilith
Noi
Rum
Senza
Tedio
Turpiloquio d’autunno
Uomo
Il palloncino
Sicilia
Prefazione
di Simona Viciani*
«…e ho riso e ho pianto come i pazzi
che inseguono calabroni e farfalle.»
Un romanzo deve essere considerato un trovatello, tanto più una poesia.
Le poesie di Guido Guidi Guerrera costituiscono un’eccezione. Chi conosce Guido non può non lasciarsi influenzare dalla sua forte personalità carismatica che in questa raccolta occhieggia luciferina a ogni verso.
Guido è uomo di stile, un nobile viveur amante della vita che assapora con voracità intellettuale. Dalla sua penna escono poesie carnali, succulente, poesie che rimandano a immagini poeticamente scorrette inebriando i cinque sensi del lettore.
Cerchi erotici concentrici come volteggiare di danza che seduce il lettore e non è un caso che la silloge si apra con una delicata poesia evocativa che va intesa come omaggio a Neruda, poesia che ci proietta nelle languide passionali note di un tango.
La poesia di Guerrera crea vertigine – «…nel labirinto di cerchi ereticamente erotici cerco te. No. Cerco me.»; l’autore grazie alla sua Musa-Amazzone, Alice, «bella da trafiggerti l’anima», «con la bocca dipinta di fragole e farfalle fatta per l’amore», intraprende un viaggio avventuroso alla ricerca di sé stesso. Del resto quando si ama di un amore totalizzante chi è in grado di delineare il confine della propria anima che in nome dell’amore si fonde in amplesso eterno con quella dell’altro?
Man mano che i versi si susseguono si rivela la personalità istrionica dell’autore che in alcuni passaggi alterna citazioni colte dei grandi latini e greci a descrizioni molto grafiche che aumentano la sensazione di labirintica vertigine.
Le poesie di Guerrera sono poesie dervisce che invitano ipnoticamente a prendere parte in prima persona a questo felice esperimento di estasi letteraria.
Stilisticamente sono molto attratta dai giochi di parole dal sapore pinkettsiano, ed è bello quando il poeta Guido titilla le parole svagandosi con esse e ammaestrandole, creando giocosi effetti a specchio.
L’ultima poesia, dedicata alla sua donna, è un dolce e fiero inno d’amore per la sua terra, la Sicilia. La musica che ci ha accompagnato per tutta la lettura esplode a tutt’orchestra, per smettere di botto con il punto, come se questo ritorno alla propria terra facesse chiudere l’ultimo cerchio erotico, come se l’ultima piroetta si concludesse con la punteggiatura, definitiva.
Il viaggio del nostro eroe errante si conclude con il ritorno alla sua terra, amare la propria donna è come fare ritorno alle proprie radici, Ulisse fa ritorno alla sua Itaca.
Consiglio la lettura accompagnata da cioccolato fondente almeno al 90% innaffiato da un buon bicchiere di ottimo rum per salpare con goduria e senza inibizioni corticali verso questo viaggio gargantuesco che può farci scoprire molto di noi stessi.
Alla tua caro Guido, alla prossima.
*Appassionata studiosa di letteratura angloamericana, ha vissuto dodici anni a Los Angeles ed è la traduttrice ufficiale italiana dell’opera omnia di Charles Bukowski.
Come Neruda
Io che non so danzare,
voglio stringerti in un tango e ballare.
Vestito come Neruda
cappello di panama in testa
e abito di lino bianco della festa.
Un vecchio grammofono e una canzone
non importa se vecchia di cento anni fa.
Un tango tiepido e lento,
struggente e allungato
come l’ombra di un uomo
che ha vissuto e lottato
come un sole d’estate
che non si è ancora placato.
E mentre mi appoggio alla tua anima in fuga
imprimi singulti d’amore alla mia vanità
avida di nuovi deliri della tua intimità.
Mentre la musica sale
mentre la musica scende
mentre la vita va.
Guido G. Guerrera giornalista e scrittore di numerosi libri, collabora alle pagine de “La Nazione”, di “QN” e di “Libero”. Considerato dalla stessa Fernanda Pivano “uno dei massimi esperti della vita e delle opere di Ernest Hemingway in Italia” è relatore da molti anni del Coloquio Internacional E. Hemingway che riunisce all’Avana i massimi studiosi a livello internazionale dello scrittore statunitense. Appassionato di filosofie orientali e occidentali ha esplorato costantemente nuovi stilemi toccando argomenti diversi tra loro. Biografo di Franco Battiato ha pubblicato per Verdechiaro Edizioni Battiato. Another Link, quindi Avatar Beauty Project, Il Deserto e la Rosa e La mia vita con i fox. Ultime pubblicazioni, il romanzo La Truffa (Imprimatur Editore) e due biografie romanzate per i tipi di Minerva Edizioni: Io ed Ernest e Pupi Avati – La Nave dei Sogni.