Cercando la Saggezza
ISTANTANEE DI UN RICERCATORE SPIRITUALE IN ASCOLTO DEL SILENZIO
«Noi siamo fatti di incontri» soleva dire Padre Cornelius Tholens, abate benedettino grande sostenitore del dialogo interreligioso.
Tutti noi siamo il frutto degli incontri della nostra vita, incontri felici o problematici, ma comunque concime fertile per la nostra crescita umana.
Marco Valli ci racconta, in questo volume, alcuni degli incontri fondanti della sua vita e del suo percorso umano e spirituale; incontri che spaziano fra Oriente e Occidente, dai monaci cristiani ai Lama tibetani, dai filosofi ai letterati fino ai vecchi contadini, un rosario di esperienze profonde e toccanti, un racconto intimo di una vita spesa alla ricerca continua della saggezza e del senso più profondo delle cose.
Incontri con grandi Maestri ma anche con persone sconosciute ai più, ricche di umanità e spiritualità, tutte in grado di dire una parola che resta, di fare un gesto che smuove nel profondo, di trasmettere una incredibile saggezza con la loro semplice presenza.
Introduzione
Siamo fatti di incontri
Padre Bernardino
Pietro Maria Toesca
Geshe Yeshe Tobten
???
Chogyam Trungpa Rimpoche
Padre Natale
Geshe Konciok Tzultrim
Sogyal Rimpoche
David Steindl-Rast
Tenzin Wangyal Rimpoche
Franca
???
Gomo Tulku
Un vecchio
Dudjom Rimpoche
Giorgio Celli
Un serpente
Suor Mariangela
Paolo Barbaro
Harada Rōshi
Norbu
Dilgo Khyentze Rimpoche
Raimon Panikkar
Padre Cornelio Tholens
Lanza del Vasto
Suor Piera
Bede Griffiths
Odile Van Deth
Padre Ghiorgos
Charlotte Joko Beck
Una collega
Dzongzar Khyentze Rimpoche
Una paziente
Una scrittrice
Fra Michele
Appendice
Religione?
Rigenerare le religioni o rinascere nello spirito?
Interludio
Non-violenza ovvero un modo generativo di gestire i conflitti e le relazioni
Nota sull’autore
Introduzione
Ogni tanto è bello ripercorrere la propria vita, crogiolarsi nei ricordi, fare il punto del percorso.
Forse è per questo che ho deciso di raccontare alcuni degli incontri fondanti del mio percorso esistenziale, non tutti ‒ di alcuni avevo già scritto diffusamente in Solamente un gusto e Le ore dell’anima ‒ ma molti, anche se spesso cristallizzati in un determinato momento.
Sono immagini, istantanee di momenti di intima connessione, con personaggi famosi o sconosciuti, che hanno comunque lasciato un segno in me.
Per molti di loro avrei potuto scrivere pagine e pagine, visto che si tratta di rapporti pluridecennali, ma ho deciso di focalizzarmi solo su momenti specifici.
Attraverso tutti questi incontri faccio i conti con me stesso, con ciò che ero e ciò che sono diventato, una sorta di autobiografia per interposta persona.
Io sono io, ovviamente, ma lo sono perché ho fatto quegli incontri, senza i quali il mio percorso umano e spirituale sarebbe stato differente.
Spero che la lettura di queste pagine sia un invito all’incontro, e alla celebrazione dei vostri incontri, cioè della vostra vita.
Pace, Forza e Gioia
Marco Valli (Osel Dorje)
Siamo fatti di incontri
Padre Tholens soleva dire che siamo fatti di incontri e col passare degli anni non posso che dargli ragione: gli incontri sono ciò che ci spinge a maturare, a migliorare, a metterci in discussione, una vita senza incontri è pura immobilità esistenziale. Gli incontri possono essere positivi o negativi, possono influenzarci in vari modi, ma non ci lasciano mai indifferenti; gli incontri sono sempre creativi, stimolanti, spesso disorientanti. Tutti noi incontriamo continuamente persone/libri/idee, eppure se non sappiamo porci sulla giusta lunghezza d’onda, siamo incapaci di vivere realmente l’incontro, ce lo lasciamo scorrere addosso senza lasciarci toccare.
Incontrarsi è un’arte che si affina col tempo e con l’esperienza, è un aprirsi totalmente all’altro, disposti ad essere finanche feriti, un permettere che le anime si compenetrino e si fecondino.
Perché l’incontro sia «reale» ci vuole capacità di abbandono, di apertura, di empatia e una mente da «principiante», cioè priva di pregiudizi. La pratica della meditazione è un ottimo aiuto, così come altre pratiche, per addestrarci a questa apertura, senza la quale rimaniamo bloccati nel nostro piccolo e asfittico mondo egoico, senza possibilità di abbracciare la vastità della vita.
Gli incontri ci formano, a volte ci deformano, ci lasciano cicatrici indelebili, alcune dolgono, altre brillano; segnano, comunque, il nostro percorso e ci dicono chi siamo.
Sono d’accordo con Alexandre Jollien quando asserisce che la nostra società ha esageratamente esaltato l’uomo che si fa da sé, come se qualcuno potesse realmente formarsi da solo: una follia! Per diventare noi stessi abbiamo bisogno degli altri in cui specchiarci e ritrovarci, abbiamo bisogno dello sguardo dell’altro che accoglie e ci ama, della parola che ci stimola, ci sferza, ci sveglia, necessitiamo del racconto che fa volare la fantasia e dell’abbraccio e della carezza che ci consolano.
L’altro ci è specchio, guida, nemico, maestro, fratello, inquisitore; l’altro ci rende vivi.
Incontrarsi non è fondersi con l’altro, è creare uno spazio sacro fra di noi in cui trovarsi per poi ritornare nelle nostre solitudini, è saper fissare confini, ma anche superarli, è creare ponti fra rive, a volte, distantissime.
Dobbiamo imparare a incontrare ma anche ad essere incontro per gli altri, il che significa saper ricevere, ma anche saper dare.
Il vero incontro dona a tutti e due e ognuno torna a casa arricchito, è un momento magico in cui la vita è pienezza.
Marco Valli (Osel Dorje), laureato in Lettere e in Psicologia, è stato insegnante negli istituti superiori per quarant’anni. Maestro di meditazione della scuola Nyingmapa del Buddhismo tibetano, tiene corsi e conferenze diffondendo la pratica meditativa in modo laico e informale. Già redattore di CEM Mondialità, scrive su vari giornali e riviste, e ha pubblicato numerosi libri fra cui: La saggezza folle (Ed. Promolibri, 1995), Solamente un gusto (Ed. Xenia, 1999), Le ore dell’anima (Ed. Xenia, 2002), Il Buddha in classe (Ed. Xenia, 2017) e L’insegnante Consapevole (Ed. Verdechiaro, 2020). Da sempre è attivo nel dialogo interreligioso e interculturale.