La realtà oltre la percezione
UNA NUOVA TAPPA DELL’APPRENDISTATO DELL’AUTORE FRANCESCO GIACOVAZZO NEI MISTERI DELL’ALCHIMIA, DELLA MAGIA E DELLA SCIENZA INIZIATICA
Con prefazione di Selene Calloni Williams
Che cosa veniva insegnato nelle antiche scuole esoteriche? Quali sono i segreti celati sulla natura di Dio? Come è fatta la realtà? Esistono altri mondi oltre quello percepito dai sensi? E noi possiamo accedervi? Possiamo davvero manipolare la nostra “linea del tempo”? E qual è il nostro vero destino di esseri umani? Attraverso le esperienze vissute sotto la guida del suo mentore, Francesco Giacovazzo sperimenta un affascinante viaggio di consapevolezza interiore arrivando a dispiegare i misteri della percezione e a toccare nuovi livelli di comprensione di se stesso e della realtà.
Introduzione – Oltre i limiti della percezione
1 – Presagi
SECONDO TEMPO – Il ripristino del corpo energetico
2 – La forma umana
3 – Il segreto del Vril
4 – Accumulare potere interiore
5 – I vampiri energetici
6 – La danza con la morte
7 – Accedere alla memoria del corpo
PRIMO TEMPO – La spirale del tempo
8 – Un incontro inatteso
9 – Nel posto delle fragole
10 – L’arte del distacco
11 – Immortalità ed eternità
12 – La scienza iniziatica dell’alimentazione
13 – Il segreto nascosto della masticazione
14 – Come mangia un iniziato
15 – Deglutire il sole
16 – Spingere il cielo
17 – Tra la terra e il cielo
18 – Il cuore iniziatico
19 – Le cinque stanze del respiro
20 – Telesma
21 – Impastare il Corpo di Gloria
22 – Il vero significato della Comunione
23 – Due soli al tramonto
24 – Il culto di Saturno – Una ricerca sulle origini delle religioni
25 – Le ali dell’Intento
26 – I Maestri del sogno
27 – Come il vento che passa senza fermarsi
28 – La settima dimensione
SECONDO TEMPO – EPILOGO – Dove si riparte
29 – Come sospiri nel vento
«La cosa che bisogna imparare è come arrivare alla fessura che separa i due mondi e come entrare nell’altro mondo. C’è un punto dove i due mondi si sovrappongono. La fessura è lì. Si apre e si chiude come una porta al vento. Per arrivare lì, un uomo deve esercitare la sua volontà. Io direi, deve sviluppare un desiderio indomabile, una dedizione totale. Però lo deve fare senza l’aiuto di nessun potere e di nessun uomo.»
Carlos Castaneda
Introduzione
Oltre i limiti della percezione
A diciotto anni avevo letto l’intera bibliografia di Carlos Castaneda e uno dei miei più grandi sogni era sperimentare una delle tante realtà separate come aveva fatto lui. Qualche anno dopo incontrai Raffaele che mi mise subito in guardia circa i pericoli di avventurarsi in altri territori senza la giusta preparazione. Mi disse anche che il vero scopo di certi viaggi non era fare nuove esperienze in nuove dimensioni ma oltrepassare i limiti della propria percezione «per vedere cosa realmente siamo e di cosa è fatta la realtà.»
Posso dire che una delle sue preoccupazioni sin dal nostro primo incontro era stata quella di ancorare la mia percezione alla consapevolezza pura. Raffaele si sfinì per raggiungere questo proposito. Per lui la consapevolezza era l’origine e il traguardo delle nostre esperienze. «Senza la consapevolezza» mi diceva «la nostra percezione non può essere funzionale e coerente. Noi pensiamo di percepire la consapevolezza ma io ti sto dimostrando in tutti i modi che è esattamente il contrario. La consapevolezza percepisce tutte le sue innumerevoli espressioni come in uno specchio. Se ti perdi nelle forme, nei riflessi, significa che stai dormendo.»
In pratica mi voleva dire che, per quante esperienze trascendentali io cercassi di fare, senza il ricordo di me stesso come un centro di consapevolezza permanente, queste esperienze sarebbero sempre state nient’altro che insignificanti sogni ad occhi aperti. Ma io non capivo. Volevo percepire “gli altri mondi”, volevo sperimentare nuove modalità percettive e, si sa, bisogna sbatterci la testa contro, per capire che è un muro quella che si credeva una porta.
Così senza l’uso di alcun artificio Raffaele mi spinse privo di indugi oltre i limiti della percezione ordinaria, nel regno infrarosso imminente alla realtà stessa, e fu un inferno. Dopo quel momento non riuscivo più a dare una classificazione pragmatica di cosa fosse la realtà e di cosa non lo fosse. Tutto era reale. I sogni erano reali, i pensieri erano materia sottile, le emozioni le percepivo come si percepisce il vento, il caldo o l’umidità.
Avevo aperto delle porte nel mio cervello e allo stesso tempo avevo rimosso dei filtri che oggi posso dire sono delle protezioni fondamentali per la sanità mentale. Che senso ha riuscire a percepire l’invisibile se non hai una direzione nella tua vita e soprattutto se non hai un solido riferimento di te stesso in te stesso?
Probabilmente per gli antichi stregoni gli altri mondi erano un modo veloce per recuperare parti di anima che si erano perse a causa di un trauma o di una malattia ma non erano sicuramente una via di fuga da loro stessi o un’occasione per fare scoperte o avventure. Perché dall’altra parte ci sei sempre tu e il mondo, ma da un’altra prospettiva. Certo, puoi imparare sempre qualcosa ma prima devi aver risposto a due domande: cosa sei tu e cos’è la realtà?
Ora che ho individuato le vere questioni non ho più nessun interesse morboso oltre ciò che si presenta in questo momento perché ho imparato che ogni momento è inedito, nuovo, sconosciuto e misterioso. Sono i miei occhi ad essere ordinari, pieni di sovrastrutture e chiusi anche quando sono aperti.
Ma quando li apro veramente e sono sveglio alla mia presenza, davanti a me c’è tutto ciò a cui sto anelando: l’infinito, l’ignoto, il riflesso di ciò che sono e che non può essere spiegato.
Francesco Giacovazzo
10/05/2020

Francesco Giacovazzo è scrittore e studioso appassionato delle antiche tradizioni di saggezza nonché delle più moderne scoperte della scienza d’avanguardia. Si è laureato a Roma in Scienze della Comunicazione e ha continuato a studiare Psicologia e Sviluppo personale.
Nei suoi libri si occupa di trasmettere i principi che regolano la realtà e che ci permettono di gestire la nostra vita diventando maestri del nostro sogno personale.
Per Verdechiaro Edizioni ha già pubblicato La Pietra degli Alchimisti (2015), Le Regole dell’Infinito (2016), I Quattro Stadi del Risveglio (2018) e EIT. Come dissolvere il corpo di dolore (2019).