“A te che leggerai questo libro auguro sia di deliziarti nello sperimentare questi piatti preparandoli e gustandoli, sia di poter ricordare una ricetta personale, quella che nella tua infanzia o giovinezza qualche persona cara della tua famiglia cucinava ‘apposta per te’. Quella ricetta è davvero speciale. È il tuo collegamento con le tue radici. Esplorale e prova gratitudine per ciò che troverai.”
Le Ricette per la gioia offre un duplice ricettario per poter esplorare più profondamente il rapporto tra cibo e nutrimento.
Nella prima parte del libro l’autrice narra, sotto forma di brevi racconti, alcune esperienze legate alla coltivazione della terra nella casa di campagna in cui vive, ponendo l’accento su come “lezioni” impartite da Madre Terra, dagli animali, dalle piante, dagli elementi, siano in fondo “ricette di vita” fondamentali per la propria crescita ed evoluzione.
Nella seconda parte sono proposte 110 ricette di cucina: semplici, genuine e veloci da eseguire, alcune appartenenti alla tradizione familiare dell’autrice, che è in parte ligure e in parte piemontese. Un valido supporto per chi vuole mangiare sano ed ha poco tempo per prepararsi il cibo.
Parte prima
- Un po’ di storia…
- Le mani nella terra
- Territorio
- Pescolino
- Il tempo
- I fagioli al tonchio
- Gli elementi
- Microcosmo e Macrocosmo
- La storia di Puntino
- Frammenti
- Creatività
- Gratitudine
Parte seconda
- Nutrimento e guarigione
- La tavola imbandita
Ricette
Zuppe e minestre
- Crema d’avena
-
Zuppa di farro e fave
-
Minestra di cicoria
-
Minestra d’orzo
-
Minestrone
-
Zuppa di fagioli ed agnello
-
Crema di riso
-
Zuppa di ceci
-
Zimin
-
Crema di piselli
-
Minestra di cipolle
-
Gazpacho Andaluso (zuppa fredda di pomodoro)
Pasta, riso e cereali
-
Tagliatelle al ragù
-
Pasta con sugo alla menta
-
Ravioli di borragine
-
Riso con tonno ed alghe
-
Orzotto
-
Pasta al forno con melanzane
-
Pasta e broccoli
-
Ditalini e cavolfiore al forno
-
Pasta con sugo di carciofi
-
Risotto alla rucola
-
Insalata di riso
-
Cuscus con pesce
-
Gnocchi di patate
Sformati
-
Soufflé di spinaci e ricotta
-
Sformato di miglio e cavolfiore
-
Sformato di patate
-
Sformato di zucchine
-
Erbùn
-
Frandura
-
Sformato di polenta
Verdure e insalate
-
Melanzane in scapece
-
Parmigiana
-
Verdure ripiene
-
Peperoni al forno con acciughe
-
Pane e pomodoro
-
Involtini di cavolo
-
Insalata di carciofi
-
Zucchine in carpione
-
Verza con banane ed uvetta
-
Finocchi ed arance
-
Insalata di fagiolini e tonno
-
Insalata di cavolfiore
-
Insalata mista
-
Insalata di fave
-
Insalata di sedano
-
Insalata di verza
-
Patate fritte con lardo
-
Melanzane fritte
-
Champignons al limone
-
Catalogna al peperoncino
-
Frittelle d’erbette
-
Verza all’arancia
-
Peperoni scottati
-
Peperonata
-
Condiglione
-
Insalata di barbabietole rosse
-
Insalata di patate
-
Verdure al vapore
-
Porri ed uova
-
Fagioli con tonno
-
Piselli con l’uovo
-
Lenticchie rosse e funghi
-
Fagioli e salmone
-
Insalata di ceci
-
Frittelle di fiori di zucca
-
Cavolo rosso marinato
Frittate
-
Frittata di zucchine
-
Frittata di patate
-
Frittata di gamberetti
-
Frittata di spinaci
-
Frittata di cipolle
-
Frittata di bianchetti
-
Frittata di farina
-
Frittata di carciofi
Torte salate e pane
-
Torta di verdura
-
Sardenaira
-
Focaccia agli aromi
-
Farinata
-
Pane
-
Torta di cipolle
Carne
-
Bistecche impanate
-
Maiale allo zenzero
-
Spezzatino
-
Agnello in umido
-
Pollo alla cacciatora
-
Pollo al limone
-
Cinghiale (o cervo) agli aromi
-
Involtini di carne
-
Coniglio alla sanremasca
-
Salsiccia in umido
-
Carpaccio
Pesce
-
Acciughe marinate
-
Soralli (Sugarelli) in carpione
-
Ciuppin
-
Sardine ripiene
-
Totano ripieno
-
Nasello al forno con limoni
-
Pesce spada crudo
-
Moscardini in umido con piselli
-
Baccalà con cipolle
Salse
-
Salsa marò
-
Salsa di limone
-
Salsa all’aglio
-
Salsa verde
-
Salsa di noci
-
Pesto
-
Salsa di cetrioli
Dolci
-
Torta del mattino
-
Crostata ai fiocchi d’avena
-
Dolce della nonna
-
Crêpes
-
Castagnaccio
-
Pere gratinate
-
Macedonia colorata
-
Tiramisù
-
Chiacchiere (o dolci di Carnevale)
-
Frittelle di mele
-
Dolce di riso
-
Torta di pane
Le mani nella terra
Circa dieci anni fa decisi di andare a vivere nella casa che mio nonno paterno aveva in campagna. Ero diventata da poco tempo maestra di Reiki, ed ero piena di entusiasmo e di meraviglia per quella strada che avevo deciso di percorrere.
Avevo necessità di approfondire il mio legame con la terra dove ero nata ed
alla quale sentivo di appartenere. Mio nonno aveva piantato la vigna nelle “fasce di terra” (terrazze) antistanti la casa, e produceva un vino rosato molto gradevole. Poiché le viti necessitano di molteplici irrorazioni di zolfo, minerale che spruzzato sulle foglie serve per proteggerle dalle malattie fungine, mio nonno aveva spesso questo odore addosso.
Ed ogni volta che sento questo odore mi ricordo di lui. Ma una volta mancato mio nonno, mio padre aveva tolto quella piantagione per avere più spazio per coltivare la verdura, e in una fascia vi aveva piantato degli agrumi.
Quando mi sono stabilita in quella casa ho ricevuto l’eredità di tre generazioni. Ciò che mi affascinava, e tuttora mi affascina, era il fatto che, per ogni generazione, vi era una pianta che testimoniava ancora la presenza dei miei antenati. Vi era il limone del bisnonno, il fico del nonno, l’alloro della nonna, gli agrumi di mio padre. Così decisi di piantare anche io una pianta. Scelsi un olivo.
Iniziare a coltivare la terra non è stato facile. Mi mancavano completamente le conoscenze e le tecniche per farlo. Ed ero anche “fuori allenamento” dal punto di vista fisico. I primi tempi mi sono limitata ad osservare quello che faceva mio padre, ed a fare da “aiutante”. Ho iniziato a
creare un mio piccolo giardino, per avere dei fiori vicino alla casa. Poi un giorno ho preso il tridente ed ho iniziato a lavorare la terra. Si imparano molte cose lavorando la terra.
Quando si gira una zolla solitamente si sprigiona un odore dal sottosuolo che ricorda qualcosa di molto ancestrale. Se poi ci si sofferma a sbriciolare fra le dita parte di quella zolla, si può iniziare piano piano a comprendere come quella materia così scura, friabile o appiccicosa a seconda del tipo di terreno, contenga una forza incredibile, una forza che unita ad altre forze, come l’acqua, l’aria, il sole, permette la vita su questo pianeta. In un piccolo pugno di terra vi sono milioni di microrganismi che lavorano per trasformare gli elementi ivi contenuti in “cibo” per le piante. In essa vi è la sostanza che ci nutrirà.
Mi sono seduta spesso a contatto diretto con la terra, per ascoltare. Praticando ciò si può sentire come dal coccige entri una pulsazione, una vibrazione simile ad una leggera scossa elettrica, che si diffonde lungo la colonna vertebrale. È l’energia della Terra: questo è uno dei suoi modi per comunicare con noi. Non è difficile imparare a sentire la sua frequenza di pulsazione, proprio come un cuore che batte. Questo ascolto mi ha portato ad entrare maggiormente in contatto con me stessa, con la mia storia personale, col mio mondo interiore, e con quelle vicende che sono state importanti momenti della mia vita.
Durante una di queste “sedute” mi sono ricordata di un fatto che mi era accaduto quando da piccola venivo in questo posto, con i miei genitori ed i miei parenti, durante i fine settimana. Mi trovavo di fronte alla casa con mio fratello e mio cugino. Avevo con me i giocattoli e le mie “pentoline”. Mia zia mi aveva chiesto di prepararle qualcosa di buono da mangiare, e così iniziai a mescolare un po’ di terra con dell’acqua e feci un buon “caffè”. Poi aggiunsi altra terra e ne ricavai una specie di frittellona molto spessa, simile ad una torta, che guarnii con dei sassolini.
La parte più divertente era stata quella di sentire la terra e l’acqua che si impastavano fra le mie mani, e come quell’impasto viscido scivolasse fra le dita. Le emozioni mentre le mie mani si riempivano di fango, che ricordo ancora, erano di un incredibile stupore, nell’assistere a quella trasformazione unendo le due sostanze, e gioia per come io ne fossi l’artefice.
Gratitudine
Ho imparato a dire grazie ogni volta che mi siedo a tavola. Ringrazio Madre Terra e gli animali per il cibo che mangerò, poiché diventerà nutrimento per il mio corpo, per la mia mente, per il mio spirito.
Sono grata per le lezioni che ho ricevuto e che mi hanno mostrato la strada verso la fiducia, la pazienza, la comprensione profonda, l’umiltà. In questo mondo vi è abbondanza, e sono grata per questo.
Quando il raccolto è abbondante, sono contenta di poterlo condividere con i miei cari ed i miei amici. Qualche volta è capitato anche fra vicini, scambiandoci prodotti che magari io non avevo coltivato o viceversa.
Penso spesso a come potrebbe essere questo mondo se ogni essere umano potesse ricevere ciò che serve al suo minimo sostentamento, cioè il cibo. Uno dei miei desideri è quello che tutti possano al più presto gioire di ciò che Madre Terra, nella sua infinita generosità, offre.
Ringrazio il Grande Spirito per avermi mostrato che trattare me stessa e ciò che mi circonda con rispetto ed amore, è davvero l’ingrediente più importante per qualsiasi ricetta. Partendo da ciò, ognuno di noi, nel suo piccolo, può davvero fare molto.
Per sé e per gli altri.
Nel 1989 ho conosciuto Reiki – il sistema Usui per la guarigione naturale. Mi sono appassionata a questa esperienza e ho poi scelto di diventare Maestra per poter insegnare questo metodo di risanamento, crescita ed evoluzione personale così semplice e potente.
Vivo da anni in campagna e coltivo il cibo di cui mi nutro. Il contatto con la terra mi ha aiutata a riconnettermi con le mie radici, con le mie origini, con il mio spirito ed energia femminile. Ho imparato molto stando con i piedi e le mani nella terra.
Ho scritto un libro di ricette (Le ricette per la gioia – Verdechiaro Ed.) per fissare sulla carta un patrimonio di saggezza familiare legato all’alimentazione e per condividere una parte dei doni che ho ricevuto strada facendo.
Ho partecipato a convegni, conferenze, incontri condividendo la mia esperienza e il mio messaggio di benessere e salute.
Mi occupo di superfood, alimentazione energetica e consapevole, cucina vegana, spiritual coaching, creatività femminile.
Vivo e creo a Sanremo ma sono uno spirito libero.
Un Commento su ““Le ricette per la gioia””
Salve, mi ha affascinato leggere il testo della scrittrice Claudia Enrico.
Sarebbe veramente stupendo se ognuno di noi si scambiasse prodotti che ha coltivato, con gesti di generosita’ e altruismo.
Partendo da cio’ ognuno di noi puo’fare molto.
Io non ho avuto la fortuna di vivere in campagna, ma ogni tanto mi ricordo che andavo con mia madre a trovare la mia seconda mamma.
Ero contentissima di andare con lei a raccogliere l’insalata e i pomodori, poi mi dirigevo verso i conigli, le galline, i maiali e li’mi sentivo felice.
La terra puo’darti molto, se sai apprezzarla.
Non ho il pollice verde, ma tre mesi fa ho avuto la soddisfazione di piantare del basilico, prezzemolo, salvia bio nei vasi del mio terrazzo e con grande piacere ho visto nascere le piantine.
Ora le uso per cucinare e ringrazio la mia amica Gabriella che mi ha consigliato molto bene.
In questo mondo dove manca la bonta’ e l’altruismo, non ci rendiamo conto che la nostra madre terra puo’darci tantissimo.
Impariamo ad amarla e trasmettiamo anche questo ai nostri figli; un tempo si era veramente felici.
Grazie