La consapevolezza di perdere peso
Abbandona i sensi di colpa e le privazioni
per ritrovare il tuo benessere
Spesso si pensa che basti seguire una qualsiasi dieta ipocalorica per perdere peso e sentirsi in forma, ma quante volte avete provato? Siete riusciti a mantenere i risultati ottenuti? Come nutrizionista ho visto molte persone che, negli anni, nonostante diverse “diete”, hanno recuperato più chili rispetto a quelli persi. Spesso dietro i chili di troppo si nascondono anni di difficoltà, di rinunce, di dolori, in cui il cibo è diventato l’unico fedele alleato. Esiste uno stretto rapporto tra cibo, cervello ed emozioni, e questo spesso impedisce di raggiungere i risultati sperati perché si instaurano delle dinamiche emozionali e comportamentali che impediscono il corretto funzionamento metabolico. Il mio “Percorso di Educazione Alimentare Consapevole” vi guiderà verso la consapevolezza di come le vostre abitudini alimentari, i vostri atteggiamenti nei confronti del cibo e il rapporto che avete con il vostro corpo possano essere determinanti nel mantenimento dei risultati ottenuti, più di ciò che mangiate. Perdere peso è un atto di grande coraggio e amore per se stessi, seguire alla lettera un piano nutrizionale non è sufficiente. Occorre mettersi in gioco per cambiare definitivamente quei comportamenti che negli anni vi hanno accompagnato. Perdere peso non significa “privazione”, ma ritrovare il benessere psicofisico riscoprendo il piacere di mangiare, cambiando il proprio stile di vita in modo naturale e piacevole.
Capitolo 1 – Perché
Capitolo 2 – Programmati per risparmiare
Capitolo 3 – Lo stress
Capitolo 4 – Adrenalina e cortisolo
Capitolo 5 – L’apparato gastrointestinale e lo stress
Capitolo 6 – Perché mangiamo
Capitolo 7 – Un mare di abitudini
Dolci che passione
Ma quanto ne mangi?
Dopo cena
I grassi
Capitolo 8 – Cibo ed emozioni
Suggerimenti
La fame degli occhi
La fame del tatto
La fame delle orecchie
La fame del naso
La fame della bocca
Capitolo 9 – P.E.A.C.(Percorso di Educazione Alimentare Consapevole)
Il colloquio
L’obiettivo
Le difficoltà
Di cosa hai bisogno?
Suggerimenti
Sensi di colpa
Capitolo 10 – Non è la solita minestra
Il programma alimentare
La bilancia
Osservarsi
Convinzioni
Esercizio
Le uscite in compagnia
Capitolo 11 – Perdo peso piacevolmente in modo definitivo e duraturo
Riassumendo
Bibliografia
Alessandra Obbili
Prologo
Sono passati quattordici anni da quando ho iniziato la mia attività di biologa nutrizionista; tante sono le persone con cui sono venuta a contatto in questi anni, di tutte le tipologie e con problematiche diverse.
Con alcuni è stato semplice, con molti altri il percorso è stato lungo, talvolta tortuoso, e non sono mancati momenti di difficoltà e scoraggiamento.
Anni di master, corsi di aggiornamento su tutto ciò che riguarda l’alimentazione e la salute, eppure per alcuni perdere peso sembra impossibile. Come mai alcuni seguono ottenendo ottimi risultati e altri, pur seguendo, a fatica riescono a perdere qualche chilo se non qualche etto?
Sarà colpa del metabolismo? Tuttavia l’equazione è molto semplice: diminuisco le entrate di cibo, aumento le uscite con attività fisica = perdo peso.
Ma, effettivamente, quanto le persone seguono un programma nutrizionale? Diventa difficile quantificare ciò che viene fatto in realtà, rispetto a ciò che è prescritto, perciò spesso il nutrizionista si trova in difficoltà nel modificare il programma e, per quanto mi riguarda, stavo perdendo l’entusiasmo.
Era necessario fare dei cambiamenti sul mio operato, ma in che modo? Qualcosa mi sfuggiva.
Spesso le soluzioni vanno cercate altrove e, visto che a livello biologico non trovavo nulla di nuovo che non avessi provato nel corso della mia attività, ho ampliato le mie ricerche in altri ambiti e finalmente ho trovato nuova linfa per la mia professione, grazie anche alla collaborazione con colleghi e altre figure professionali.
Un campo ancora in via di sviluppo, ma che mi sta dando nuove prospettive di azione e possibilità di risoluzioni a casi che in passato non ho saputo comprendere.
Capitolo 1
Perché
«L’unica costante nella vita è il cambiamento.»
Buddha
Tutto nasce da una domanda:
«Perché seguire un programma nutrizionale non è sempre facile e spesso si finisce per tornare al punto di partenza, talvolta peggiorando la situazione?».
Le vostre risposte:
– Non ho il tempo per acquistare e preparare il cibo indicato quel giorno.
– Sono fuori tutto il giorno e quando arrivo a casa non ho voglia di mettermi ai fornelli per troppo tempo.
– Ho avuto problemi familiari per cui non sono sempre stata a casa e quindi non ho potuto seguire.
– Ci sono state cene, compleanni, feste a cui non ho potuto rinunciare e perciò ho mangiato cibo certamente non dietetico.
– Ho avuto un brutto momento e sono ricascato nel cibo come consolazione, e allora ho lasciato perdere il tutto, tanto non sono in grado di raggiungere i miei obiettivi.
– Il programma è ripetitivo, mangiare sempre verdura è noioso e richiede tempo per la preparazione.
– La mia famiglia mangia cibi che io non posso consumare, proprio davanti a me, ed io non riesco a resistere.
– Devo cucinare pietanze differenti per me e il resto della famiglia e non ne ho il tempo.
La mia risposta: per poter perdere peso occorre modificare profondamente il rapporto che si ha con il cibo e questo vuol dire mettersi in gioco e riuscire a cambiare determinate abitudini.
Il problema è proprio il cambiamento, spesso questa parola fa paura e non tutti hanno il coraggio di lasciare la loro zona di comfort, che tra l’altro non ha portato ad alcun risultato, per avventurarsi in qualcosa di nuovo, che richiede costanza ogni giorno, voglia di scoprire nuovi gusti e cibi e abbandonare convinzioni non utili a raggiungere il proprio obiettivo e limitanti alla propria crescita.
Tutte le risposte date in precedenza sono soltanto delle scuse a cui il cervello si aggrappa per rimanere nella zona sicura che conosciamo bene, convincendoci che non si può fare altrimenti, che è inutile provare tanto non cambierà nulla (in fondo avete provato tante volte, è andata bene per un po’ e poi siete ricascati nelle vecchie abituduni peggio di prima); in questo modo spesso non si raggiunge il risultato proprio perché si immagina di non farcela ancor prima di iniziare, e si continueranno a ripetere i soliti atteggiamenti, rimanendo sempre nello stesso punto.
Per poter perdere peso e soprattutto mantenerlo occorre cambiare atteggiamento: bisogna lasciare andare le vecchie convinzioni limitanti che vi hanno portato dove siete, non permettendovi di progredire e migliorare, sostituendole con convinzioni potenzianti che vi permetteranno di riavere fiducia in voi stessi e di riconoscere le potenzialità e risorse sempre presenti in noi, ma che spesso sono seppellite da pigrizia e scuse.
Per perdere peso in maniera sana e duratura occorre un’educazione alimentare consapevole.
Una corretta educazione alimentare deve essere a 360 gradi e deve comprendere non solo un elenco di cosa deve essere consumato ad ogni pasto, ma anche quando e soprattutto come.
Un percorso alimentare trova i suoi maggiori ostacoli sotto forma di abitudini e convinzioni, che bloccano la persona dall’aprirsi a nuove scelte e la portano a ripetere all’infinito i suoi comportamenti.
Un altro aspetto importante da non sottovalutare è l’emozione che determina i comportamenti alimentari; spesso, il cibo è un mezzo per colmare alcuni vuoti o stati emozionali e, molto spesso, è una strategia per combattere lo stress.
Infine, manca la consapevolezza che determinate abitudini alimentari influenzano lo stato di salute, che a sua volta è influenzato dallo stato mentale, che a sua volta influenza le abitudini alimentari; è un circolo vizioso e va in qualche modo interrotto.
Il modo in cui si consuma il cibo determina il nostro benessere perché condiziona la digestione e lo stato di salute in generale. Perciò il punto di partenza per intraprendere un percorso di educazione alimentare è recuperare la piena consapevolezza dell’esperienza del pasto.

Laureata in Biologia a Torino nel 2002, consegue il master in Nutrizione Clinica Olistica a Milano e il diploma in Practice in Nutrition a Torino. Dal 2007 svolge l’attività di libera professione nel campo della nutrizione a Torino.
Negli anni ha integrato i suoi studi con approfondimenti sul microbiota intestinale, sul sistema immunitario, sullo stress e le loro ripercussioni sull’asse intestino-cervello.
Appassionata di tecniche EFT e di mindfulness, ha conseguito il diploma di Facilitatore mindfulness con la Mindfulness Educators Italia, che le ha permesso di integrarne tecniche specifiche all’interno dei suoi percorsi di Educazione Nutrizionale Olistica.
È stata docente e relatrice all’interno di percorsi formativi pubblici e privati nell’ambito della nutrizione. I suoi continui aggiornamenti si dirigono, inoltre, nel campo della Psico-neuro-endocrino-immunologia (PNEI), del counseling e del coaching.