Approccio naturale all’anti-aging
La naturopatia anti-aging o anti-invecchiamento
è la disciplina che pone l’attenzione
sulle cause che portano l’essere umano
ad invecchiare ed offre dei rimedi naturali
per poter rallentare il più possibile questo processo.
L’anti-aging è tutto ciò che cerca di contrastare le alterazioni biologiche correlate al passare degli anni. Ovviamente una nuova concezione nella terapia della vecchiaia e dei disturbi ad essa connessi esige una nuova diagnostica, che non può più essere limitata alla sola valutazione clinica di parametri quali il peso e la pressione arteriosa ed alla ricerca laboratoristica di alterazioni quali la glicemia e il colesterolo e trigliceridi, bensì deve analizzare anche le principali alterazioni endocrine, neurochimiche ed immunologiche legate all’età.
Il presente volume propone un approccio PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia) della vecchiaia su basi scientifiche che prende in considerazione la persona come unità di “corpo – biochimica”, “anima – psiche”, e “spirito” quale reale conoscenza della “ghiandola pineale” e dei suoi indoli.
L’anti-aging dello spirito è allora solo quello che viene a contrapporsi alle alterazioni chimiche connesse all’età facendo ciò che lo spirito fa nello stato di giovinezza e di salute, somministrando quelle stesse molecole che mediano l’azione dello spirito nello stato di salute, attualmente purtroppo indagate solo dalla PNEI.
Libro a colori.
Della stessa autrice: Approccio naturale integrato PNEI alle malattie autoimmuni (2020), Approccio integrato PNEI e naturopatia nella cura di ansia e depressione (2020), Oncologia integrata e PNEI (2019).
Capitolo 1 – La biochimica dell’invecchiamento: come avere una vecchiaia serena secondo un anti-aging dello Spirito (Professor Paolo Lissoni, Dottoressa Giusy Messina)
Introduzione
La malattia come anticipo della vecchiaia
La via della vita e la via della morte
La nuova diagnostica della vecchiaia
La terapia della vecchiaia
La vecchiaia come deficit e la vita come madre
Molecole terapeutiche elettive del corpo umano
La sessualità dell’anziano
Principi di prevenzione secondo la PNEI
Dal Giappone un elisir di giovinezza
Conclusioni
Bibliografia
Capitolo 2 – La naturopatia a supporto della vecchiaia (Dottoressa Nicoletta Merli)
L’intervento naturopatico
Approccio naturopatico all’anti-aging
Il ruolo degli antiossidanti
Fitoterapia antinfiammatoria
L’importanza dei telomeri
La piramide del benessere in vecchiaia
L’azione antinfiammatoria delle piante sacre
Bibliografia
Capitolo 3 – L’importanza di un’alimentazione antinfiammatoria (Dottoressa Mariarosa Vimercati)
L’alga spirulina
L’alga clorella
I magnifici cibi antinfiammatori da mettere nel carrello della spesa
Le giuste combinazioni
Consigli per la cottura degli alimenti
Alimentazione e terza età
Alcune ricette salutari
Alcune idee per primi piatti
Alcune idee per secondi piatti
Ed infine qualche dolce…
Bibliografia
Capitolo 4 – L’approccio erboristico all’invecchiamento (Dottor Andrea Passini)
L’invecchiamento prima di Galeno
Un passo avanti
L’invecchiamento visto da Galeno
La morte come parte integrante della vita
Il concetto di tempo nell’invecchiamento
Distinzioni
Invecchiamento e gestione dei suoi disturbi con le erbe officinali
Prevenire l’invecchiamento integrando sin dalla giovane età
Conlcusione
Capitolo 5: Micoterapia per una “terza età” felice (Dottor Walter Ardigò, dottoressa Francesca Ardigò)
Vecchiaia, medicina cinese e micoterapia
– Terza età: una bella stagione
– Medicina cinese, vecchiaia, longevità e prevenzione
– Che cos’è la micoterapia
– La longevità va difesa fin da giovani
La micoterapia difende dall’invecchiamento
– Ottimi associati ai farmaci
– I funghi medicinali migliorano i risultati delle cure farmacologiche: lo dice anche la scienza
Meccanismi dell’invecchiamento
– Che cosa accade all’organismo?
– Radicali liberi che causano fibrosi
Ad ogni sintomo il suo fungo medicinale
– Menopausa: Reishi e Cordyceps nella menopausa
– Pelle: Reishi e Agaricus nell’invecchiamento della pelle
– Osteoporosi: Reishi e Cordyceps nell’osteoporosi
– Stanchezza ed energia: Cordyceps e Agaricus aumentano l’energia
– Perdita della memoria, difficoltà nella memoria, declino cognitivo e demenza: Hericium contrasta il calo della memoria
– La prostata nella vecchiaia: Reishi e Maitake contrastano l’iperplasia della prostata
– Virilità: Il Cordyceps rafforza la virilità
– Ipertensione arteriosa: Polyporus e Auricularia sono un ottimo aiuto
– Diabete: Coprinus, Maitake, Agaricus e Cordyceps sono utili nel diabete tipo 1
– Malattie cardiache: Cordyceps, Reishi e Auricularia aiutano il cuore
– Malattie renali: Polyporus, Auricularia, Reishi e Cordyceps aiutano il rene
– Malattie degli occhi: Reishi
Bibliografia
Conclusione generale
È un’affermazione tipica di molti anziani quella di sentirsi ancora giovani nello spirito. Sulla base delle recenti scoperte della Psico-neuro-endocrino-immunologia (PNEI) sulla mediazione neurochimica degli stati di coscienza, ad uno spirito sereno e giovane dovrebbe corrispondere la realtà di un corpo sano, ma spesso non è così perché il corpo biologico il più delle volte porta nella sua stessa biologia le cicatrici delle ferite psichiche vissute nel passato. Ed allora se da una parte il sentirsi ancora giovane nello spirito opera come stimolo continuo a voler vivere, dall’altra viene ad evidenziare ancora di più il problema essenziale della vecchiaia a livello esistenziale, quello della progressivamente sempre minore responsività del corpo biologico rispetto alle prestazioni richiestegli dalla coscienza del soggetto. E questo ad ogni livello, fisico-atletico, sessuale ed intellettuale, specialmente in termini di capacità di memoria.
Dal punto di vista strettamente biologico, la vecchiaia è caratterizzata da sette eventi essenziali:
1) la perdita progressiva dei ritmi biologici circadiani, sia a livello endocrino in termini di ritmo del cortisolo che di pressione arteriosa e temperatura corporea, ciò che costituisce il processo di desincronizzazione;
2) la progressiva riduzione dell’attività endocrina della ghiandola pineale, di cui è segno la progressiva scomparsa del picco notturno nella secrezione di melatonina (MLT), il più noto degli ormoni pinealici, alla quale si associa una progressiva ridotta attività del sistema endocannabinoide;
3) la progressiva fibrosi degli organi, dalla sclerosi delle arterie alla fibrosi del fegato, rene e polmoni;
4) le variazioni nella risposta biologica immuno-infiammatoria, con aumento dei linfociti TH17 e calo dei linfociti THl e T regolatori (T reg) e conseguente aumentata risposta infiammatoria indotta dalla IL-17;
5) l’aumentata espressione dell’enzima angiotensin-converting enzyme-tipo 1 (ACE) associata ad una riduzione di quella di ACE-2;
6) l’aumentata produzione di radicali liberi, con conseguente maggior rischio di danni del DNA;
7) la progressiva riduzione della lunghezza dei telomeri a livello dei cromosomi.
Pertanto, cinque di questi fattori riguardano la sfera immuno-endocrina, mentre i restanti due, il danno del DNA e la riduzione della lunghezza telomerica, interessano l’ambito della genetica. Ma sarebbe epistemologicamente errato cercare di stabilire un rapporto a tipo causa-effetto fra i due ambiti di fattori, se cioè venga prima il fattore genetico o immuno-endocrino, esistendo fra essi un rapporto di circolarità con reciproche influenze, per cui se da una parte è vero che lo stato genetico dei cromosomi influenza il tipo di molecola prodotta, dall’altra parte è parimenti vero che l’espressione del DNA è sotto un fisiologico controllo immuno-endocrino ed è influenzata dall’ambiente soprattutto attraverso la mediazione della ghiandola pineale, l’unica struttura anatomica del corpo umano in grado di modulare la funzionalità dei vari sistemi biologici in relazione alle caratteristiche bio-energetiche dell’ambiente e dei ritmi universali, conoscenza questa stranamente mancante da parte di coloro che si occupano di epigenetica. Allo stesso modo non è facile stabilire un rapporto tipo causa-effetto all’interno delle cinque variazioni immuno-endocrine età-dipendenti, essendo esse connesse da reciproci influenzamenti, ma l’evento primario sarebbe verosimilmente da essere identificato nella progressiva riduzione dell’attività funzionale della pineale, dal momento che la MLT ed altri ormoni di tale ghiandola si sono rivelati in grado di contrastare tutti i fenomeni coinvolti nel processo dell’invecchiamento, sia genetici che immuno-endocrini. Infatti la MLT è stata dimostrata svolgere un ruolo essenziale nel mantenere i diversi ritmi circadiani biologici; nel ridurre i processi fibrotici a carico dei vari organi attraverso una inibizione della secrezione di transforming growth factor-beta (TGF-beta), il principale fattore responsabile della stessa fibrosi; nel contrastare l’espressione e l’attività dell’enzima ACE; inibire l’attività dei linfociti TH17 e la conseguente aumentata produzione di IL-17; ridurre la produzione di radicali liberi; contrastare le alterazioni telomeriche ed attivare il sistema endocannabinoide attraverso una inibizione dell’attività dell’enzima coinvolto nella degradazione dei cannabinoidi sia endogeni (arachidonil-etanol-amide, 2-arachidonil-glicerolo) che esogeni (tetra-idro-cannabinolo).
La stessa menopausa è caratterizzata da un difetto non solo estrogenico, ma anche a carico della produzione pinealica di MLT. Il primum movens della vecchiaia potrebbe pertanto consistere proprio nel difetto endocrino-pinealico, ma potrebbe esserlo anche lo stesso sistema immunitario, dal momento che la IL-17 prodotta in eccesso porterebbe ad una aumentata espressione di ACE e questa a sua volta ad un aumentato stato infiammatorio e ad un aumentato processo di fibrosi degli organi. La priorità del difetto pinealico su ogni altro possibile sarebbe allora giustificata dal fatto di essere la pineale il solo organo ad essere in grado di modulare i vari sistemi biologici in relazione ai ritmi energetici universali.
Paolo Lissoni è considerato il padre della Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia clinica (PNEI), in particolare in ambito oncologico. L’autore ha saputo inoltre inquadrare gli agenti di una normale medicina all’interno di una visione spirituale del mondo, tanto da essersi laureato anche in Teologia.
Si ringraziano per il loro prezioso contributo
Dottor Walter Ardigò (psichiatra, psicoterapeuta, esperto in micoterapia)
Dottor Andrea Passini (laureato in Scienze farmaceutiche applicate – Tecniche erboristiche)
Marirosa Vimercati (dietista)
Dottoressa Giusy Messina (psicologa e psicoterapeuta specialista in PNEI)