DAI SUMERI AD HARRY POTTER TRAMITE IL NUOVO PARADIGMA DI GURDJIEFF
Con Prefazione di Roberto Pinotti
«Dunque, in seguito agli errori di un individuo sacro… un malinteso, non previsto dall’alto e dei più deplorevoli… comprenderai perfettamente da solo che se la causa primaria delle calamità terrestri è stata una certa “imprevidenza” dall’alto da parte di alcuni individui sacri…»
G.I. Gurdjieff, I racconti di Belzebù a suo nipote
In questo libro vengono analizzate le rivelazioni effettuate da parte di studiosi eterodossi come Zecharia Sitchin, Maximillien de Lafayette, George I. Gurdjieff, riguardo alla vita ed agli esseri extraterrestri. Il saggio parte dalla più antica civilizzazione attualmente conosciuta, quella Sumera, divulgata al grande pubblico da parte di Zecharia Sitchin. Successivamente De Lafayette mette in rilievo la presenza non terrestre nelle altre antiche civilizzazioni del Medio Oriente. Il libro tratta poi della diminuzione della presenza non terrestre sul pianeta Terra, soffermandosi in particolare sulle recenti rivelazioni dell’avvocato Paolo Rumor. L’appartenenza di un personaggio come G.I. Gurdjieff all’organizzazione millenaria rivelata da Rumor spiega le incredibili divulgazioni di Gurdjieff nei suoi libri, informazioni che si collegano a quelle di Sitchin e di altri studiosi. La presenza di esseri non terrestri sul pianeta Terra e tradizioni cognitive millenarie, entrambe combinate con programmi educativi rivolti all’Homo Sapiens Sapiens, dimostrano come un nuovo paradigma si sta affermando nelle coscienze.
Introduzione
Capitolo 1 – Sumeri e vita non terrestre
Capitolo 2 – Zecharia Sitchin, il punto di vista non terrestre
Capitolo 3 – Le divulgazioni di Maximillien De Lafayette, da Baálbek a Planet X
Capitolo 4 – La presenza non terrestre diminuisce sul pianeta Terra
Capitolo 5 – La struttura millenaria
Capitolo 6 – Governance non visibile
Capitolo 7 – George I. Gurdjieff, la critica agli esseri superiori
Capitolo 8 – Esempi di programmi educativi
Capitolo 9 – Verso un nuovo paradigma
Appendice 1 – La cronologia di Zecharia Sitchin
Appendice 2 – Appunti per una nuova cosmologia
Appendice 3 – Lista di imperi, regni e stati con il simbolo dell’aquila ad una oppure a due teste
Appendice 4 – Argomenti in lingua Ana’kh secondo De Lafayette
Appendice 5 – Harry Potter ed il fuori onda di Medvedev
Appendice 6 – Comparazione tra Gurdjieff e Sitchin secondo Mistlberger
Appendice 7 – Lista film legati a programmi educativi
Appendice 8 – Teoria del pianeta esploso
Bibliografia
Prefazione
L’occasione per conoscere l’amico Maurizio Martinelli mi è stata offerta dalla richiesta da lui a suo tempo rivoltami di approfondire insieme la figura del compianto Costantino Cattoi, già frequentatore del padre e con il quale avevo avuto modo, giovanissimo, di corrispondere. Una figura brillante ed anticipatrice di aviatore, tecnico e ricercatore d’avanguardia in molteplici campi (dalla ricerca psichica applicata all’archeologia a quella che oggi viene definita ufologia), su cui Maurizio ha poi ampiamente scritto nei suoi libri, come pure su un altro affascinante personaggio: l’americano George Hunt Williamson, anch’egli in contatto con Cattoi e primo, con il suo saggio Road in the sky degli anni Cinquanta, a collegare certi enigmi archeologici – dal Sud America all’Europa – ad ancestrali presenze di esseri provenienti da altri mondi, anticipando così quella che oggi è definita la “teoria degli Antichi Astronauti”. Il tema – inizialmente definito dal popolare divulgatore Peter Kolosimo “archeologia spaziale” – è oggi più propriamente indicato col termine “paleoastronautica” coniato dal sottoscritto con il best-seller Angeli, Dei, Astronavi, e Maurizio se ne è ampiamente occupato nei suoi libri. Che come in passato sono stato onorato di prefare.
In questo suo ultimo testo Maurizio tratta una serie di tematiche che, coinvolgendo non solo Cattoi, ma anche il noto scrittore azero-americano recentemente scomparso Zecharia Sitchin e il suo epigono Maximillien De Lafayette, pone la questione se davvero l’Homo Sapiens non sia nato da una “ibridazione” indotta in Medio Oriente da esseri extraterrestri divinizzati dai nostri primitivi antenati come suggerito da Erich Von Däniken: i personaggi indicati dagli antichi Sumeri come “Anunnaki” e come “Elohim” e “Ben Elohim” dagli Israeliti. E con tale questione anche quella riferita al controverso Nibiru, il loro presunto e fantomatico mondo di origine.
È singolare che poco prima dell’uscita di questo libro chi scrive abbia pubblicato con Nexus Edizioni e Verdechiaro Edizioni I Signori del Mondo, un corposo volume in parte dedicato ad argomenti consimili e teso a collegare l’odierna e attuale realtà dei fenomeni UFO a tali presenze extraterrestri divinizzate nel nostro remoto passato. E così pure ad una antica “teogamia” (o unione biologico-sessuale fra umani e alieni) nel pianeta che abitiamo, il “Protettorato Terra”. E con tali premesse anche ad un confronto silenzioso, ieri come oggi, fra due fronti opposti di esseri extraterrestri protagonisti della angelica “Grande Guerra nel cielo” di cui parla la Bibbia: “Angeli” e “Demoni”, ovvero i “buoni”, tesi ad elevare e a far progredire in positivo l’umanità, e quanti invece hanno cercato e tuttora cercano, con i loro discendenti “ribelli” frutto di una esclusiva ed occulta linea di sangue, di dominare e sfruttare sistematicamente il “gregge umano”. Tutto ciò sullo sfondo di una storia ancestrale diversa da quella che ci è stata finora presentata, in cui eventi catastrofici planetari (l’ultimo dei quali, legato al mito globale del “Diluvio Universale”) hanno visto l’annientamento di una protocultura avanzata (cui rimanda l’Atlantide platonica) e quindi l’umanità superstite incamminarsi di nuovo verso la civiltà sviluppando lentamente le varie civilizzazioni a noi note.
A partire dunque dai figli degli “Angeli Caduti” a suo tempo vinti e segregati sulla Terra, Maurizio Martinelli approccia anch’egli all’incirca nella medesima chiave di lettura la nostra storia antica e moderna, e in questo suo ultimo e dotto saggio ce lo documenta attraverso fonti storiche, archeologiche, mitologiche ed esoteriche, implicanti financo personaggi quali un G.I. Gurdjieff. E anche affrontando problematiche legate ad una diversa visione della cosmologia, della simbologia e della religione. Dal “meticciamento” fra i Nephilim, i figli dei “Caduti” Ben Elohim, e le donne “belle e graziose” della schiatta di Adamo e dall’autorità da loro esercitata sull’umanità primitiva è venuto dunque – a partire dalla “Regalità discesa dal cielo” sumerica – il potere dispotico “per diritto divino” dei monarchi assoluti dall’antichità al XVIII secolo (più che significativo il fatto che “maleak” ovvero “malach”, angelo, e “melek”, re, si scrivano in ebraico “m-l-k”, con la medesima grafia), poi ridimensionato, mutato, mascherato e infine ereditato attraverso insospettate linee di sangue, dai moderni detentori del potere economico, e oggi trasferito a certi protagonisti dell’Alta Finanza, a certi grandi Banchieri e a certi esponenti del Complesso militare-industriale, delle Multinazionali del petrolio e del farmaco e di altri potentati mondialisti alla base di quel Nuovo Ordine Mondiale che si cerca di imporre all’intero pianeta nella logica della violenza e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Dunque “anche gli Dei sbagliano”, e i principi del bene e del male sono in effetti universali. Per cui dobbiamo confrontarci con aspetti estremamente negativi, certo. Ma così pure con una “governance” superna tesa a perseguire consapevolmente dei pianificati “programmi educativi” – svolti attraverso periodiche apparizioni nei nostri cieli ma anche attraverso “produzioni orientate” a carattere cinematografico-televisivo e perfino con simboliche “favole” quali quella di Harry Potter – tesi a consentire un ampliamento della nostra coscienza collettiva e a farci comprendere quale in effetti sia il nostro effettivo ruolo sulla scena di un immenso Universo abitato…
Roberto Pinotti
Sociologo e ricercatore aerospaziale
Fondatore, Past President e
Segretario Generale del Centro Ufologico Nazionale
Introduzione
Ho iniziato il presente saggio con una breve analisi sulla civilizzazione dei Sumeri in quanto l’organizzazione della nostra attuale società nasce essenzialmente dall’eredità del “popolo dalla testa nera”, come i Sumeri si definivano. Ho cercato di mettere in evidenza come alcuni fra gli esseri i quali “organizzarono” la civilizzazione in Mesopotamia abbiano lasciato impronte ed evidenze durante gli ultimi seimila anni, sia nell’ambito politico e militare sia in quello medico, cognitivo e culturale.
Senza i numerosi libri scritti da Zecharia Sitchin a partire dal 1976, oggi la conoscenza dei “primati” dei Sumeri sarebbe probabilmente rimasta nell’ambito ristretto degli studiosi di archeologia. Sitchin ha realizzato una fondamentale opera di divulgazione in favore del grande pubblico di quanto gli studiosi ed i traduttori delle tavolette mesopotamiche avevano accennato. L’approccio di Sitchin è stato essenzialmente pratico, ovvero ha riportato le traduzioni dei testi in maniera empirica ed attuale dal punto di vista tecnologico e scientifico, senza pregiudizi e condizionamenti frutto di migliaia di anni di amnesia e superstizioni. L’analisi di Sitchin è pertanto estremamente coerente e logica, permettendoci di meglio comprendere l’origine e la creazione dell’Homo Sapiens Sapiens e l’insieme degli avvenimenti che si sono succeduti sul pianeta Terra almeno sino al Sesto secolo prima dell’Era attuale. Ricordo che Sitchin ha anche anticipato la presenza di acqua sul pianeta Marte nel 2002 ed ha addirittura suggerito l’origine del DNA cosmico, situandola nell’area del sistema di Fomalhaut nella costellazione del “Piscis Australe”.
Successivamente all’attività divulgativa di Sitchin un altro autore, Maximillien De Lafayette, iniziò improvvisamente la pubblicazione di una ampissima serie di libri sugli stessi temi, seppur analizzati da un punto di vista mediorientale e non da quello giudaico occidentale di Sitchin. L’importanza di De Lafayette consiste nel fatto di aver mostrato che la presenza di esseri non terrestri sul pianeta Terra, esplicitata da Sitchin sulla tradizione degli studi della cosiddetta “teoria degli antichi astronauti” da George Adamski a George Hunt Williamson, Peter Kolosimo, Eric Von Däniken, Roberto Pinotti, era ed è conosciuta in tutto il Medio Oriente, come un fatto acclarato ed indiscutibile. A merito di De Lafayette va ascritta anche la descrizione del funzionamento di un sistema di collegamento tra gli Homo Sapiens Sapiens ed Esseri Superiori, tramite uno speciale “condotto”, il quale esisterebbe nel cervello.
Come hanno spiegato Sitchin, De Lafayette ed altri autori, la presenza non terrestre “esplicita e manifesta” sul pianeta Terra sembra cessare alcune centinaia di anni prima dell’Era attuale, lasciando l’Homo Sapiens Sapiens apparentemente solo ed arbitro del proprio destino. Secondo Sitchin gli esseri non terrestri avrebbero terminato la propria missione, mentre per De Lafayette avrebbero perso ogni interesse nell’Homo Sapiens Sapiens, in ogni caso fu evidente che la governance del pianeta Terra veniva apparentemente lasciata agli esseri umani, anche se improvvisamente si manifestarono, alcuni secoli prima dell’Era attuale, una serie di “saggi”, i quali cercarono di ricordare ai governanti regole e norme per la corretta gestione della società.
In un periodo nel quale abbondano teorie di “complotti” e “cospirazioni”, spicca la rivelazione da parte dell’avvocato Paolo Rumor dell’esistenza di un’organizzazione millenaria, formata da studiosi e professionisti attivi in vari campi della società, come del resto avviene all’interno dell’organizzazione manifesta dei Freemasons a partire dal 1717. La serietà dell’avvocato Rumor e delle sue referenze certifica la correttezza delle sue rivelazioni per altro mai smentite, anche se l’autore ha senz’altro seguito una strategia conservativa nel dischiudere i nomi. A mio avviso spicca fra tutti la presenza nell’organizzazione di G.I. Gurdjieff, non tanto perché si tratta di un personaggio eccentrico e sostanzialmente misterioso, ma per le sue strabilianti anticipazioni, simili in parte a quanto scritto da Sitchin più di venticinque anni dopo. Un altro aspetto particolarmente interessante ed unico nei libri di Gurdjieff è la reiterata affermazione del fatto che esseri superiori avrebbero commesso alcuni errori nel lontano passato, con la conseguenza di aver causato molti problemi e difficoltà all’Homo Sapiens Sapiens.
È un fatto sostanzialmente accettato che la governance del pianeta Terra ha realizzato e realizza programmi educativi per l’Homo Sapiens Sapiens tramite varie tipologie di mass media fra i quali uno dei più eclatanti risulta la serie di libri e film dedicata negli ultimi tempi ad Harry Potter, nella quale si evince anche il millenario contrasto tra due gruppi contrapposti, il gruppo “dell’aquila e del leone” e quello del “serpente”, gli esseri del potere contro quelli della conoscenza.
In sostanza ho cercato di individuare collegamenti fra personaggi i quali, pur in forme differenti, hanno un comune denominatore nell’esplicitazione di un punto di vista “non terrestre”. Grazie a tale approccio mentale è possibile effettuare uno stato dell’arte della nostra situazione come Homo Sapiens Sapiens per cercare di comprendere il nostro futuro. La possibilità esiste in quanto, come ha ben stabilito Ludwig Wittgenstein nella proposizione 6.5 del Tractatus logico-philosophicus, “Se una domanda può porsi, può pure avere una risposta”.
Interessante la risposta di Friedrich Nietzsche riguardo alla condizione dell’Homo Sapiens Sapiens, “Ciò che di grande è nell’uomo, consiste in ciò: l’uomo non è un fine, ma un mezzo, è un ponte fra l’animale ed il dio”. Se il presente saggio possiede un valore, esso consiste nello stimolo che riesca ad esercitare nei cervelli Homo Sapiens Sapiens, i quali, ricordava De Lafayette, sono tutti collegati.
Maurizio Martinelli
marmartinelli@interfree.it
Carrara, primavera 2018