Principi di geoterapia
Questo libro esplora ed approfondisce la necessità di recuperare il vincolo con la natura e la spontaneità da parte degli abitanti di una casa, mediante il Feng Shui e la medicina taoista cinese, scienza ed arte della regolazione delle energie ambientali e vitali.
Ci presenta anche i principi per localizzare zone geopatogene, aree della casa che potrebbero farci ammalare, e come correggere queste influenze nocive mediante la regolazione, la neutralizzazione o il potenziamento dell’energia.
Sviluppa anche la relazione tra il Feng Shui e altre scienze occidentali dell’habitat e la salute come la geobiologia.
Il Feng Shui interessa a medici e terapeuti, ingegneri e architetti, disegnatori e decoratori, professionisti delle varie scienza ambientali e, in generale, a tutti quelli che desiderano migliorare la propria vita e avere una prospettiva più ecologica del mondo.
Presentazione
Prima parte – Energia
1. Filosofia del Feng Shui
2. Paesaggi d’energia
3. Le città: paesaggi artificiali e dintorni energetici
4. La casa equilibrata e salutare
Seconda parte – Diagnosi degli spazi vitali con il feng shui e la medicina taoista
Introduzione
5. Ossevazione e percezione
6. Raccolta di dati su Yin e Yang di paesaggi, dintorni, ambienti e abitanti
7. Sincronicità tra movimenti e cicli della natura, casa e abitanti
Terza parte – Armonizzazione e architettura energetica negli spazi vitali
8. Armonizzare un luogo: l’arte dell’architettura energetica
9. Strumenti e possibilità di armonizzare del Feng Shui
10. Esempi di interazione tra diagnosi e armonizzazione
Considerazioni finali
Allegato
Bibliografia
Glossario
Note
1.
Filosofia del Feng Shui
La visione taoista del mondo è stata una delle più influenti nella civiltà cinese. Alcuni orientalisti calcolano che questo sistema di conoscenze abbia da tre a cinquemila anni.
Il Taoismo è un cammino di conoscenza per accedere all’esperienza di coscienza globale o Tao, trascendendo l’individualità. La base di questo processo è l’osservazione. Il taoista è un apprendista della natura, cerca la comprensione diretta e senza parole dell’Universo, osservando e sperimentando i suoi movimenti e trasformazioni.
Uno dei temi che ha generato più interesse nella comunità taoista, è stata la ricerca dell’immortalità. Molti praticanti perirono nell’impresa, male interpretando questo concetto e tentando di arrivarvi con misteriose formule alchemiche che proponevano diverse combinazioni di minerali e veleni con un ipotetico potere di eludere la morte.
Comunque, tale ricerca dell’immortalità sembrava di più suggerire la possibilità di accedere in vita al corpo di energia e alla sua informazione ancestrale, per riuscire a manifestare la coscienza al momento della morte unendola con quella dell’Universo.
Questa strategia parte dal presupposto che sia possibile generare un’altra coscienza più ampia se arriviamo alla nostra natura energetica, il corpo di energia. Per raggiungerlo occorre ridefinire l’uso di questa forza vitale al fine di accumularla.
Tuttavia, come in tutte le comunità umane, tra gli stessi taoisti le opinioni erano differenti: alcuni svilupparono diversi sistemi per trasmutare e raffinare questo corpo di energia collegandosi con la natura, così come il Tai-Chi, il Chi-Kung, lo Yoga Alchemico, il Feng Shui e l’I-Ching, altri semplicemente insistettero nel coltivare la spontaneità come principale rotta di navigazione verso la coscienza globale.
Il Feng Shui particolarmente, fu un sistema geomantico la cui pratica permetteva di vincolarsi con i movimenti generali della natura e i suoi cambi climatici, così come le influenze cosmiche e telluriche di un determinato luogo per raggiungere una vita armoniosa, completa e in salute.
Per avvicinarci meglio al Feng Shui prima dobbiamo familiarizzarci con alcuni concetti essenziali della filosofia taoista, considerando che questi in realtà sono mappe che invitano a essere confrontate con l’esperienza personale.
IL TAO
Il Tao non è un’idea o un concetto mentale; è un’esperienza “incomprensibile e inspiegabile” alla quale Maestri ed eruditi si riferivano come al vuoto, l’indifferenziato, la coscienza globale, il cammino della natura, il mistero…
Per accedere a questa esperienza occorre ampliare la percezione del mondo che impariamo all’interno di una determinata cultura, per renderla più astratta; si tratta di spostare la coscienza da un ordine all’indifferenziato, dalla materia e la forma all’energia e la trasformazione.
“Esiste qualcosa, un tutto indifferenziato, che nacque prima del Cielo e della Terra. Ha solo immagini astratte, nessuna forma concreta. È profondo, oscuro, silenzioso, indefinito; non sentiamo la sua voce. Assegnandogli un nome, lo chiamo il Cammino, il Tao”.
Per questa filosofia pratica esistono, almeno, due grandi regni cognitivi: la ragione – un canale angusto, unilaterale e maschile –, e un altro infinito che lo sovrasta, molto più antico, astratto e femminile: un canale di percezione segretamente desiderato e il cui sfortunato allontanamento ci fa sentire eternamente incompleti.
Il salto da un canale all’altro dipende dall’uso specializzato che diamo all’attenzione, una nuova visione insolita:
“Quando desideriamo percepire i margini della realtà la mente si focalizza nell’E’, l’Essere, il conosciuto, l’ordine, la forma, il separato; invece, quando uno desidera contemplare il mistero della totalità dell’esistenza, la coscienza deve addentrarsi nel Non essere, nell’illimitato, l’intangibile e indifferenziato. Entrambi i mondi sorgono da una fonte comune anche se ricevono nomi diversi. Entrambi sono mistero, mistero su mistero, porta di accesso a tutte le meraviglie”.
L’ENERGIA
Il Chi o Qi si traduce dal cinese come soffio o respiro vitale, anche se in termini più moderni lo chiamiamo energia. L’energia è la parte invisibile della forma e della materia; diciamo che “non esiste” nel fare quotidiano a causa delle discriminazioni percettuali imposte dalla cultura, dalla società e da uno stretto senso di identità.
Medici ed esploratori taoisti della coscienza, forzati dalla necessità di dare un valore pragmatico alla nozione di energia, distinsero diverse caratteristiche energetiche come fluttuazioni, velocità, funzioni, intensità, strutture, movimenti, direzionalità, trasformazioni, interrelazioni, interscambi incessanti e diversi stati di coscienza.
In questa “visione energetica” l’Universo assomiglia molto ai nuovi paradigmi della scienza moderna, in particolare della fisica subatomica.
CORPO DI ENERGIA
Per i taoisti, la natura primordiale dell’organismo è una particolare concentrazione di filamenti energetici che si mantengono raggruppati grazie alla forza della vita. Tra le componenti energetiche principali troviamo:
• L’energia ancestrale, che nasce dalla fusione di infiniti conglomerati di energia appartenenti al cosmo, alla Terra e alla specie. Quest’energia originale, che si riceve al momento del concepimento, si manifesterà nel corso della vita, e poi scemerà fino alla morte per reintegrarsi nell’Universo; è dotatadi tre aspetti:
– un’energia antica ceduta dal cosmo, che include la totalità di esperienza cosciente che possiede l’Universo in quel momento (coscienza globale o transpersonale)
– un’energia genetica che riunisce le informazioni date dall’appartenenza al Phylum o specie
– un’energia che spinge verso la differenziazione di ogni essere (ontogenesi o processo di individualizzazione).
L’energia ancestrale sarà la radice di tutte le potenzialità del nuovo essere e si strutturerà nella profondità del corpo energetico in un gruppo di filamenti energetici chiamati Vasi Curiosi, che formeranno i sistemi nervosoe osseo, le ghiandole endocrine e sessuali.
Questa energia non potrà incrementarsi oltre a quella riunita al momento del concepimento e se si consuma, diminuirà la resistenza e il soggetto invecchierà prematuramente.
• L’energia acquisita, che proviene dall’interscambio dell’essere umano con la vitalità cosmica. La acquisiamo dall’alimentazione e dalla respirazione, però sorge anche dagli interscambi con le energie stellare, solare, lunare, terrestre e dalle relazioni interpersonali.
• L’energia protettrice, che contiene la pressione delle influenze esterne, dà all’organismo la possibilità di adattarsi senza asprezza o danno per la salute, per esempio ai cambiamenti climatici o agli interscambi emozionali intensi.
• L’energia Shen, lo spirito o coscienza dell’essere, che si struttura intorno al cuore, si debilita con emozioni logoranti come l’ira, l’invidia, la gelosia e gli attaccamenti, così come l’uso di sostanze tossiche come l’alcool e il tabacco. Comunque, si incrementa con la quiete mentale, il godimento della natura e le arti, l’esercizio fisico e l’ampliamento delle limitazioni percettive.
YIN E YANG
Yin e Yang sono le qualità di un modello esplicativo dinamico che il Taoismo utilizza per riflettere la visione duale dell’Universo, la contraddizione, l’antagonismo, i processi di influenza, interscambio o intertrasformazione di due funzioni generali di energia:
• una Yang, trasformativa ed espansiva
• un’altra Yin, strutturale e integratrice
Gli ideogrammi cinesi che riflettono questo dualismo si riferiscono a due lati della stessa montagna:
• uno Yang, assolato, secco e caldo, orientato a sud, che riceve i raggi solari e dove la vita si manifesta con grande dinamismo
• l’altro Yin, ombreggiato, umido, fitto di alberi, oscuro e orientato verso nord
Tuttavia, entrambi i lati sono la montagna, due aspetti complementari della stessa realtà.
Questo modello duale si usa come lo zoom di una macchina fotografica; a seconda della messa a fuoco evidenzieremo la dualità energetica a un livello o all’altro: Yang nelle zone circostanti la messa a fuoco, Yin nel suo centro e in profondità.
Per esempio, se proviamo a percepire una persona, la pelle sarà la sua natura Yang, mentre le ossa saranno la sua natura Yin; se adesso mettiamo a fuoco le sue ossa, il midollo sarà Yin, ma il corpo osseo sarà Yang. Non c’è una divisione netta tra queste due categorie energetiche e tutto dipende dalla delimitazione della messa a fuoco.
Sebbene le funzioni energetiche Yin e Yang si oppongano, si completano anche: l’inverno, che è di natura Yin estrema, si ritira mentre è alla massima potenza per favorire l’arrivo della sua controparte, il calore Yang, all’inizio timidamente con la primavera e poi nella sua espressione massima con l’estate.
Pertanto Yin e Yang sono forze dinamiche che si intercambiano: gli opposti si esplorano, danzano o lottano generando cicli di trasformazione.
Yin e Yang segnalano la ciclicità della natura: dalla vibrazione e oscillazione interatomica fino a grandi cicli come quelli lunari, stagionali, astronomici o altri che differiscono per le loro diverse velocità, direzione e spostamento.
YANG Cielo Calore Maschile Luce Sud
YIN Terra Freddo Femminile Oscurità Nord
YANG Trasformazione Testa Pelle Pensiero Energia
YIN Strutturazione Piedi Ossa Intuizione Materia
SPONTANEITÀ E QUIETE
Se ci fosse un principio sintetizzatore della conoscenza taoista sarebbe la spontaneità: il non spreco in sforzi non necessari, la fluidità, la ricerca del cammino di minor resistenza, la semplicità squisita, il distacco, l’assenza di routine o esigenze logoranti, la consapevolezza del qui e ora, il non prendersi troppo sul serio, il saper ridere di se stessi e degli alti e bassi della vita, l’avere la capacità di fluttuare tra le esperienze più diverse senza perdere l’equilibrio.
La spontaneità è necessaria per stabilire una relazione più aperta con la mente, generalmente prigioniera di un terreno Yang estremo: la testa, la velocità, la tensione, il surriscaldamento – stress – e la parzialità; questa posizione unilaterale del pensiero favorisce gli andirivieni delle emozioni logoranti. Però una nuova posizione energetica più moderata dalla conoscenza, emanerà la quiete interiore.
La quiete nasce dall’osservazione: la possibilità di percepire corporalmente trattenendo il flusso accelerato del pensiero, ricevendo intuizioni profonde e nuovi stati di coscienza che ci avvicinano a quello che gli antichi taoisti chiamavano la conoscenza senza parole.
Quando ci svuotiamo da credenze, giudizi, pensieri e presunzioni, un’energia più antica e astratta può invaderci, dandoci una nuova prospettiva.
La quiete mentale rende flessibile la rigidità della ragione e favorisce la configurazione di un nuovo centro o sensazione di essere, una regione energetica sotto l’ombelico dove si possono mescolare le energie Yang mentale e Yin intuitiva per trovare nuove opzioni di conoscenza.
RIASSUNTO
Il Taoismo è una concezione energetica e pratica dell’Universo, che vuole riscattare una coscienza più ampia e globale, legata alla nostra natura energetica.
Il Feng Shui è una disciplina taoista che esamina i luoghi da questa prospettiva energetica attraverso l’osservazione e la percezione diretta senza parole.
Per dare un senso pratico alle loro valutazioni, gli antichi geomanti svilupparono la concezione duale di Yin e Yang degli spazi e luoghi, per mezzo della quale potevano rappresentare l’incontrarsi dell’energia terrestre, lunare e globalizzatrice, con l’energia solare e attiva.
Il Taoismo sostiene che c’è una conoscenza che comprende tutto e che non è retta dal pensiero. Quando ci fondiamo con la tendenza naturale delle cose – la spontaneità – si apre la porta di accesso verso la coscienza globale, il Tao.
José Manuel Chica ha iniziato i suoi studi in Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese nel 1979 e si è diplomato all’Unione Mondiale delle Scuole di Medicina Tradizionale Cinese con sede a Pechino.
Coordina il Centro de Investigaciones de Feng Shui y Geoterapia di Barcellona, Spagna. Tiene corsi e seminari in Spagna, Messico e Italia.
José Manuel Chica è su Facebook
Un Commento su ““Feng Shui della Terra””
libro ben fatto e completo. Non sempre di facile lettura perché bisogna conoscere almeno un poco la cultura e la filosofia cinese antica.