Le antiche pratiche e i principi hawaiani per un benessere totale e duraturo
Na’auao Ola Hawaii tratta degli antichi principi hawaiani per la salute e il benessere che sono alla base dell’Ho’oponopono e del Lomi Lomi, già molto conosciuti e praticati in Occidente.
Adattato al pubblico italiano, è un vero e proprio manuale di benessere per tutti coloro che vogliono un corpo forte, in salute e ben funzionante.
Oltre ai principi di base teorici e alla scienza della guarigione hawaiana, infatti, contiene spiegazioni ed esercizi pratici tesi a far sì che chiunque possa ottenere risultati concreti grazie a questa antica disciplina, che copre tutti i campi: dall’alimentazione alla meditazione, dal sonno alla medicina.
Maka’Ala Yates in questo libro ci parla di guarigione e precisamente di guarigione fisica, di superamento della malattia, ma lo fa da una prospettiva talmente ampia che sia la nostra malattia, che la sua eventuale guarigione diventano nei nostri pensieri soltanto una buona scusa per lavorare su di noi e andare decisamente oltre.
Il fondamento di base di ogni tipo di guarigione – del corpo, della mente o dello spirito – è vivere una vita priva di conflitti. Bisogna ripulire il cammino o le relazioni da qualsiasi squilibrio si sia creato, da ogni fardello indesiderato o problema accumulato.
He ‘Oli No Na Kupuna ‘o Maka’ala (He Kaona Kuamo’o)
He ‘Oli No Na Kumu A’o ‘O Maka’ala
Introduzione
1. Ho’oponopono. Vivere in equilibrio
2. Ke Ola Pono. I principi della salute
3. I fondamenti del Na’au Pono. Conoscenza, intuizione, fiducia
4. Ola Kino. Il nostro corpo sorprendente
5. No’ono’o Pono. Disciplina personale
6. Na’au Pono. Fiducia e risultato
7. Mana’o Pono. Forza di volontà
8. Kumu Ola. Fonte di Salute
9. Ho’omana’o. Azioni della mente
10. Hã. Il respiro che contiene mana
11. ‘Ai Ola. Alimentazione sana
12. Hiamoe Ola. Sonno salutare
13. Ho’oma’ema’e. Digiuno/purificazione
14. Ho’okuano’o. Meditazione
15. Panoramica sul Na’auao Ola Hawaii. Breve sommario
16. Idee supplementari di salute. Articoli e idee scritti da Maka’ala
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Ho’oponopono
Vivere in equilibrio
Per iniziare a comprendere gli antichi principi hawaiani del benessere dobbiamo innanzitutto capire i concetti fondamentali dell’Ho’oponopono o che, comunque, vengono intesi come Ho’oponopono, un concetto così vasto e potenzialmente complesso che, per rendergli giustizia, sarebbe necessario un libro a parte.
Tuttavia, data la sua importanza, tenterò di darti gli strumenti necessari perché tu possa iniziare il processo di lasciare andare quelle cose che non ti servono più. Tagliare il cordone dei “pesi morti” o delle esperienze emo-zionali negative per focalizzarsi sugli sbocchi positivi sarà un passo importante per trovare il tuo equilibrio e stare bene.
Ho’oponopono significa “l’azione di essere in equilibrio/allineamento”. È l’azione di vivere in armonia con tutte le cose, tutti i luoghi e tutte le persone. Si riferisce a molti livelli dell’animo umano.
Ho’oponopono era il concetto primario che gli antichi hawaiani usavano per vivere in armonia tra loro ben prima che il primo uomo bianco mettesse piede alle isole Hawaii. È un’idea che può aiutare a ristabilire la pace e la prosperità nel mondo in cui viviamo oggi.
È assodato che siamo tutti connessi (E Piko Kakou) e che siamo in questo mondo per sostenerci e amarci a vicenda. Ogni pensiero, azione o parola usata ha un effetto su tutti gli altri appartenenti a una comunità.
Il fondamento di base di ogni tipo di guarigione – del corpo, della mente o dello spirito – è di vivere una vita senza conflitti. Lo scopo è di ripulire il cammino o le relazioni da qualsiasi squilibrio si sia creato, da ogni fardello indesiderato o problema accumulato.
Apprendere a staccarsi dalle energie o pensieri negativi è essenzialmente un modo semplice ed efficace per andare avanti nella vita. È un concetto che permette alla tua anima di espandersi.
Restare attaccati alle esperienze emozionali negative può causare una con-trazione del corpo che porta a effetti negativi di ogni tipo. Nei miei molti anni di esperienza clinica con i più svariati casi di salute, ho spesso visto immediati miglioramenti quando il paziente ha staccato il cordone delle energie traumatiche profonde.
Ho incontrato un articolo sulla rivista della American Medical Association qualche anno fa dal titolo Keola e il Kahuna. Si trattava di una breve storia scritta da un dermatologo del Wilcox Hospital delle Hawaii, isola di Kauai. L’articolo essenzialmente descriveva un uomo chiamato Keola colpito da un’eruzione cutanea che copriva il suo corpo per intero. Brevemente, la sua storia era che sua moglie aveva avuto un aborto e non avrebbe più potuto concepire. Lei aveva accettato questa cosa ma lui no. Il dermatologo notò durante il consulto che la moglie era quella che aveva parlato di più, men-tre Keola era rimasto silenzioso.
Dopo settimane di esami e cure senza apperente risultato, il medico, frustrato, suggerì a Keola di consultare una Kahuna (inteso qui come esperto di medicina hawaiana) dell’isola Grande di Hawaii il cui nome era Zia Margaret. Qualche settimana dopo Keola tornò alla clinica e il dermatologo restòesterrefatto nel vedere che il corpo di Keola era totalmente guarito dalla eruzione cutanea.
Il medico chiese a Keola se fosse stato dalla Kahuna ma la risposta fu no. L’articolo finisce dicendo che: “Forse c’è una piccola percentuale del processo di guarigione che avviene senza spiegazione ovvia e noi, come medici, dobbiamo accettarlo”.
Poiché ero ancora alla scuola di chiropratica di Portland, Oregon, contattai immediatamente Zia Margaret al telefono. Avevo studiato medicina hawaiana con lei per sedici anni. Le chiesi se sapeva niente di questo articolo o di Keola. Lei mi rispose che Keola l’aveva chiamata al telefono e che le aveva raccontato essenzialmente la stessa storia come aveva fatto con il medico di Kauai.
Ciò che l’articolo non aveva detto era che Keola proveniva dall’isola di Ni’ihau e parlava prevalentemente hawaiano. Questo spiega perché era la moglie a parlare di più.
La prima cosa che Zia Margaret gli chiese fu:
“Conosci l’Ho’oponopono?”. L’uomo di Ni’ihau tranquillamente disse:
“Sì”. E Zia Margaret replicò: “Allora sai cosa fare!”. La conversazione tra Zia Margaret e Keola durò solo circa quindici minuti, ma in quel breve tempo lui capì esattamente cosa fare e, ancora più importante, sapeva che aveva tutti gli strumenti per farlo. Nel tempo di una settimana la pelle di Keola era ripulita.
Con l’Ho’oponopono era stato capace di tagliare il cordone che causava la sua eruzione cutanea, di liberarsi dalla rabbia e dalla delusione che albergavano dentro di lui. Fu capace di accettare la condizione di sua moglie e di andare avanti con la sua vita.Una nota finale di questa storia è che, se il medico avesse chiesto a Keola se aveva parlato con Zia Margaret, la risposta sarebbe stata sì.
Più specifica è la nostra domanda, più specifica sarà la risposta, specialmente nella cultura hawaiana. Più preciso è il focus sul cordone da tagliare, più veloce è il risultato.
Forse se il dermatologo avesse conosciuto la prescrizione Ho’oponopono che la Kahuna dell’isola Grande aveva dato a Keola, avrebbe titolato l’articolo Keola e Ho’oponopono.
Ho’oponopono è la risposta per portare pace, armonia, saggezza e amore nella vita di ogni persona e, di conseguenza, nella comunità, nella società, nel mondo e nell’universo.
La meditazione è un elemento importante per l’Ho’oponopono perché può incrementare e affinare la connessione con la coscienza divina (Kumukahi) che è dentro a tutte le cose. La meditazione è la via indigena hawaiana per riunire l’anima alla nostra coscienza più alta e al Kumukahi.
L’anima manifesta la sua coscienza e mana (forza vitale) attraverso i “piko” (chakra), o centri di luce o centri di energia, che sono nell’asse cerebrospinale umano. È all’interno di questo prisma corporale che l’anima, la coscienza e mana si identificano con i limiti fisici.
Il nostro corpo è programmabile con il linguaggio, toni, parole o pensieri, i quali hanno una frequenza. Il tipo di frequenza determina il risultato. Ogni individuo deve lavorare sul proprio processo e sviluppo interiore per stabilire una comunicazione cosciente con il dna, il nostro super conduttore, che può immagazzinare luce, quindi informazione.
Quando un gran numero di persone si riunisce con un’intenzione alta come il meditare sulla pace, per esempio, il potenziale di violenza si dissolve. È con la meditazione che ogni questione, ogni guaio e ogni difficoltà può risolversi o trovare una risposta.
Quella che segue è un semplice esempio di tecnica di meditazione hawaiana chiamata “Alo-Hã”. Per saperne di più vai al capitolo 14 (Ho’okuano’o).
Aloha
1. “Alo” si riferisce alla connessione che abbiamo con tutte le cose, inclusa la sorgente o Kumukahi.
2. “Hã” si riferisce all’essenza della vita dalla quale si sviluppa il processo evolutivo. È comunemente usata per descrivere le variazioni di respiro.
3. Osserva l’inspirazione e l’espirazione. Senza forzare il processo di respiro osserva l’atto dell’inspirazione e visualizza “Alo” . Poi osserva quello dell’espirazione e visualizza“Hã”.
4. Si può usare questa tecnica da seduti, camminando, facendo esercizi o qualsiasi attività preferiamo. È utile quando la mente vaga, specialmente durante gli esercizi di meditazione.
5. Fai particolare attenzione alle tue intenzioni ogni volta che inspiri, prima di espirare le tue parole ad altri.
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Maka’ala Yates, chiropratico, è un Kanaka Maoli (stirpe hawaiiana) specializzato in medicina tradizionale hawaiiana.
Pratica e insegna i concetti di guarigione del suo popolo da oltre venticinque anni ed è il fondatore di Botaniche Autoctone e Mana Lomi®.
Il Dr. Maka’ala ha ricevuto il Premio Kaonohi Award nel 2005 dallo Stato di Hawaii per la sua eccellenza nella Medicina Hawaiiana e nel supporto comunitario.
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Un Commento su ““Na’auao Ola Hawaii””
il testo illustra le tecniche tradizionali hawaiane per ottenere l’equilibrio psico-fisico. Pur con adattamenti modernizzanti e con qualche superficialità, l’intento è ben riuscito e si evince una interessante parallelo con tutte le altre antiche medicine tradizionali occidentali e orientali.