IL RUOLO DELLE TERAPIE BIO-NATURALI A SUPPORTO DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
A tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito, affinché nella Natura possano trovare un sollievo e un riequilibrio armonioso.
Nicoletta Merli
Lo scopo del presente volume è quello di proporre un approccio integrato, sinergico, che include una serie di terapie naturali, basato su evidenze scientifiche, da associare ai trattamenti convenzionali per migliorare la qualità di vita del paziente oncologico. Il punto di partenza del ragionamento dunque è semplice: i malati di cancro hanno problemi che derivano dalla malattia, dalle terapie, dalle procedure diagnostiche. Dolore, nausea, vomito, ansia, depressione, fatica, immunodepressione; ognuna di queste parole evoca un enorme carico di sofferenza che può essere alleviato grazie ad un approccio integrato. La finalità dell’opera è anche quella di porre fine all’assurda e scientificamente falsa distinzione tra terapie curative e palliative del cancro, nell’intento di sostituire a quella che ora è chiamata “terapia palliativa” un approccio biologico naturale alle cure consistente nella somministrazione di molecole naturali anti-cancro a partire da quelle prodotte dallo stesso corpo umano. Fitoterapia, micoterapia, tecniche per la mente, alimentazione, massaggi e altre terapie non convenzionali non si sostituiscono alle terapie standard, ma le affiancano e si integrano riducendone gli effetti collaterali e rafforzando l’integrità nel network psico-neuro-endocrino-immunitario.
Libro tutto a colori.
Premessa
PARTE I – La Fitoterapia secondo la PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia)
1.1 La Fitoterapia secondo la PNEI
1.2 La centralità del corpo umano
1.3 La classificazione delle citochine
1.4 Il sistema PNEI
1.5 Alterazioni citochiniche nelle patologie sistemiche
1.6 La Torah di una Fitoterapia secondo la PNEI
1.7 Fitoterapia e modulazione citochinico-neuro-endocrina
1.8 Diagnostica PNEI di laboratorio
Conclusioni
PARTE II – Il ruolo delle terapie bio-naturali a supporto del paziente oncologico
Sezione Fitoterapia
(Piante con azione anti-cancro in vitro e in vivo)
Introduzione
1. Le terapie naturali a supporto del paziente oncologico
2. I fitoterapici anti-tumorali
Aloe Arborescens
Annona Muricata L.
Magnolia
Boswellia Serrata
Mirra
Cannabis
Camelia sinensis
Artemisia annua
Crocifere
Curcuma longa
Scutellaria barbata
Urtica dioica
Bardana
Viscum album
3. L’importanza di un sistema immunitario efficiente: un alleato contro il cancro
4. La Fitoterapia a sostegno del sistema immunitario
Andrographis Paniculata
Astragalus Membranaceus
Betula Pendula
Sambucus Nigra
5. Piante che possono interferire con le chemio/radioterapie
Conclusioni
Bibliografia
Il ruolo delle vitamine naturali e piante a sostegno epatico
1. L’azione protettiva delle vitamine naturali
La vitamina C
La vitamina D
La vitamina E
La vitamina A
2. Le piante a sostegno epatico
Bibliografia
Sezione Micoterapia (Funghi con azione anti-cancro in vitro e in vivo)
Introduzione
1. I funghi medicinali come fonte di polisaccaridi, immunomodulanti e antitumorali
2. Il ruolo dei funghi terapeutici nel sistema immunitario
3. Caratteristiche generali del fungo medicinale ABM (Agaricus blazei Murrill) in prevenzione a patologie neoplastiche e nel follow-up
4. Studi scientifici e campi di applicazione dei funghi medicinali nel follow-up di pazienti neoplastici
Carcinoma colon-retto e gastrico
Carcinoma prostatico non ormone-dipendente, carcinoma uroteliale della vescica e carcinoma ovarico
Carcinoma mammario ormone-dipendente
Tumore mammario non ormone-dipendente
Carcinoma polmonare, tumore al rene e leucemie
Carcinoma esofageo e tumore dello stomaco
Carcinoma pancreatico
Carcinoma encefalico
Leucemie, linfomi, metastasi linfonodali
Sarcomi
Carcinoma maxillo-facciale
Conclusioni
Bibliografia
Le piante adattogene anti-stress e anti-depressive
Premessa
Magnolia
Rhodiola Rosea
Withania somnifera
Sitrax benzoin
Bibliografia
L’approccio PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia), in particolare, intende considerare il paziente nella sua globalità.
Oltre all’oncologia classica, la chemioterapia è utilissima, ad esempio, ma è impensabile concepirla ed applicarla senza conoscere il vissuto psichico ed immunitario dell’ammalato stesso, serve una corretta valutazione della condizione biologica, endocrina e immunologica del paziente, anche dal punto di vista psicologico, in quanto esso è una persona umana, una nella sua trinità.
La finalità dell’opera è anche quella di porre fine all’assurda, non umana e scientificamente falsa distinzione tra terapie curative e palliative del cancro, nell’intento di sostituire a quella che ora è chiamata “terapia palliativa” un approccio biologico naturale alle cure consistente nella somministrazione di molecole naturali anti-cancro, a partire da quelle prodotte dallo stesso corpo umano.
Dottor Paolo Lissoni
Oncologo
Premessa
Le informazioni contenute in questo libro sono frutto di ricerche e sinergie con medici esperti in medicina funzionale e PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia). Non si tratta di norme terapeutiche vincolanti, ma di un orientamento terapeutico che utilizza sinergie per supportare al meglio il paziente oncologico migliorandone la qualità di vita. Ogni applicazione va valutata in base al caso specifico e sempre sotto stretto controllo medico.
Sta al medico decidere come associare i fitoterapici o micoterapici descritti in questo libro in relazione alle condizioni del paziente ed al suo stato nutrizionale.
Fin dall’antichità la Natura è stata madre e maestra per l’uomo. In natura si possono trovare moltissime risorse e possibilità per l’essere umano malato. Oggi abbiamo a disposizione una grandissima varietà di sostanze che possono essere di aiuto sia in fase preventiva sia in condizioni patologiche. Va detto che per poter essere considerata realmente anti-tumorale, una data pianta deve produrre molecole specifiche in grado di agire su ben precisi meccanismi della crescita tumorale, quali il blocco dell’attivazione chinasica dei vari recettori di membrana per i diversi fattori di crescita tumorale o l’inibizione dell’attivazione delle varie proteine-chinasi citoplasmatiche responsabili della stimolazione della replicazione del DNA, oppure dall’altra parte in grado di suscitare un’efficace risposta immunitaria anti-tumorale per stimolazione della produzione di citochine anti-tumorali quali la IL-2 e la IL-12 o all’opposto per inibizione della produzione di citochine immunosopprimenti la stessa risposta immunologica anti-cancro, in particolare la IL-6, la IL-10 ed il TGF-β.
Inoltre, una valutazione in chiave PNEI del malato può rappresentare una svolta importante nel trattamento dei tumori. La terapia PNEI delle patologie sistemiche, quali le neoplasie, consiste nel ripristino della condizione psico-neuro-immuno-chimica dello stato di salute del paziente; indagine svolta esclusivamente dalla sola PNEI all’interno di tutte le diverse discipline medico-specialistiche.
Il primo fattore prognostico di una malattia sistemica è innanzitutto la persona stessa non nel senso di una generica soggettività, ma nel senso di una presa in considerazione, a livello clinico, dello stato psico-neuro-immuno-chimico del paziente.
Il punto di partenza del ragionamento dunque è semplice: i malati di cancro hanno problemi che derivano dalla malattia, dalle terapie, dalle procedure diagnostiche. Dolore, nausea, vomito, ansia, depressione, fatica, immunodepressione; ognuna di queste parole evoca un enorme carico di sofferenza che può essere alleviato grazie ad un approccio integrato.
Esistono terapie integrate per aiutare persone con il cancro davvero molto efficaci, come dimostra la diffusione di servizi di medicina integrata nei più importanti centri internazionali di terapie oncologiche, come il famoso Sloan Kettering Cancer Centre di New York.
Fitoterapia, micoterapia, tecniche per la mente, alimentazione, massaggi e altre terapie non convenzionali non si sostituiscono alle terapie standard, ma le affiancano e si integrano riducendone gli effetti collaterali e rafforzando l’integrità nel network psico-neuro-endocrino-immunitario.
Nicoletta Merli
Dottor Paolo Lissoni
Sezione Fitoterapia (Piante con azione anti-cancro in vitro e in vivo)
Introduzione
La fitoterapia, dal greco phytón (pianta) e therapéia (cura) è, in senso generale, quella pratica che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere psicofisico. Il termine fitoterapia compare per la prima volta nel trattato Lineamenti di fitoterapia del medico francese Henri Leclerc (1870-1955).
Data l’antichità di questa pratica, che con tutta probabilità rappresenta il primo esempio di pratica terapeutica umana, e data la sua generalizzata distribuzione geografica, è impossibile dare una descrizione di essa in termini di un sistema terapeutico specifico (come ad esempio è possibile fare per l’omeopatia). Piuttosto è sensato dire che l’utilizzo terapeutico delle piante si ritrova in tutti i sistemi terapeutici umani, da quelli più antichi e basati su osservazione ed empirismo, a quelli più sofisticati e con livelli di complessità teorica elevata, fino alla moderna biomedicina. La medicina popolare si serve di rimedi fitoterapici da tempi immemorabili. Ippocrate citava il rimedio come terzo strumento del medico accanto al tocco e alla parola.
Da alcuni anni anche in Occidente la fitoterapia è stata ed è oggetto di studio e di sperimentazione, per verificare le effettive potenzialità medicinali dei fitoterapici, di alcuni in particolare, che hanno confermato numerose proprietà salutari, volte soprattutto ad accrescere le difese immunitarie, regolare l’equilibrio metabolico e perseguire una prevenzione antitumorale.
Il presente lavoro ha lo scopo di illustrare le proprietà di alcuni fitoterapici da utilizzarsi in prevenzione, durante la fase attiva di malattia, sotto stretto controllo medico e nel follow-up di patologie oncologiche perché, in quanto naturopata, mi interesso principalmente del benessere psico-fisico di coloro che hanno o che hanno avuto patologie neoplastiche.
Il primo capitolo, di carattere introduttivo, illustra la problematica che i medici ed i pazienti con diagnosi di neoplasia si trovano ad affrontare nell’uso di fitoterapici a supporto della patologia oncologica. Il secondo capitolo spiega le potenzialità anti-tumorali di alcuni fitoterapici; il terzo capitolo illustra brevemente l’importanza di un sistema immunitario efficiente per la prevenzione di patologie neoplastiche. Il quarto capitolo si sofferma sulle proprietà di alcune piante nella stimolazione del sistema immunitario. Il quinto capitolo presenta una piccola raccolta dati sulle possibili interazioni tra fitoterapici e chemio/radioterapie.
Tale lavoro è svolto in un’ottica naturopatica. La naturopatia studia i disequilibri degli individui, attraverso un’attenta analisi che si basa su una visione d’insieme di Anima-Mente-Corpo ed ha come obiettivo quello di riportare la Persona a ritrovare un proprio equilibrio che spesso è alterato per molteplici fattori quali inquinamento, stress e scorrette abitudini di vita.
La fitoterapia, nell’ottica della naturopatia, risulta essere un valido supporto sia nella prevenzione alla predisposizione di patologie neoplastiche sia per tutte quelle persone che, già colpite dalla malattia, si trovano in una fase di follow-up e vogliono prevenire il rischio di recidive.
Paolo Lissoni nasce nel 1954 a Milano, dove risiede. Dopo gli studi classici consegue la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano, specializzandosi in Oncologia Medica e Medicina Interna ed Endocrinologia. Ha lavorato come Medico Oncologo presso la Divisione di Oncologia dell’Ospedale San Gerardo in Monza. È considerato il padre della Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia clinica (PNEI), in particolare in ambito oncologico. L’autore ha saputo inoltre inquadrare gli agenti di una normale medicina all’interno di una visione spirituale del Mondo, tanto da essersi laureato anche in Teologia, presso la Facoltà Ecclesiastica di Teologia dell’Italia settentrionale.