L’evoluzione nell’uomo

Federica scaturinArticoli, Crescita personale1 Commento

L’uomo è un fenomeno biologico, psicologico e transpersonale alla costante ricerca della propria identità, del proprio ruolo, del proprio significato, della propria evoluzione.

L’evoluzione è un concetto dinamico di due forze: una regressiva (che tende a ricondurre allo stato originale) e una progressiva (che cerca nuove organizzazioni, nuove integrazioni e più evolute strutture e livelli).

L’evoluzione dunque si realizza per il prevalere delle forze progressive su quelle regressive.

L’evoluzione della psiche non è che il passaggio da uno stato di coscienza ad un altro in un succedersi di espansioni di consapevolezza e comprensione con un progressivo spostamento verso visioni più ampie ed inclusive.

L’evoluzione dell’uomo si esprime con l’assunzione di nuovi ruoli, nuove idee e nuove visioni esistenziali che nascono in lui col porsi costantemente la domanda “chi sono io?”.

Il primo compito è quello di studiare e conoscere noi stessi ecco quindi l’importanza d’approfondire l’esame delle funzioni psicologiche: solo lo sforzo per conoscerle induce in se stessi ed accelera la risposta.

Per schematizzare le modalità con cui le funzioni si inseriscono nella vita psichica ad esempio Assaggioli (R. Assaggioli a cura di M. Macchia Girelli, Psicosintesi. Per l’armonia della vita, Casa Editrice Astrolabio-Ubaldini, Roma 1993) ha usato l’ovoide della psiche.

La psiche è un’entità plastica ed in continua elaborazione e ristrutturazione.

Lo schema dell’ovoide è una rappresentazione della psiche che mette in primo piano la presenza di due centri di coscienza: il primo localizzato nel campo di coscienza (IO Cosciente) e il secondo al vertice superiore dell’ovoide (Sé o Sé Transpersonale).

La coscienza è l’entità che dà all’uomo il senso di permanenza, di identità e di essere sempre se stesso attraverso i cambiamenti, l’avvicendarsi degli stati d’animo e dei pensieri.

L’io cosciente è quella scintilla del Sé transpersonale che filtra durante l’affaccendarsi quotidiano della consapevolezza ordinaria. La coscienza non è identificabile né con la funzione mentale, né con la sensoriale o l’affettiva, né con alcun’altra funzione psicologica ma può influire su di loro.

Il Sé esiste in una sfera di realtà diversa da quella del fluire della corrente dei fenomeni psichici e da quella della vita organica, e non può venire da queste influenzata, mentre il suo influsso può modificare profondamente le condizioni psicofisiche.

L’Io Cosciente è comunque, pur se annebbiato, una parte del Sé Transpersonale con cui ha identità di natura o è un suo raggio imprigionato nei contenuti della psiche non ancora disponibile a collaborare pienamente con i suoi propositi e le sue qualità.

L’Entità ed Unità Io-Sé va pertanto sempre differenziata dai contenuti affettivi, emotivi e dai pensieri e in senso lato dalle funzioni psicologiche, che sono da considerare suoi strumenti nella realizzazione terrena del progetto esistenziale in lei inscritto, progetto che è il solo che può dare un senso all’esistenza, in quanto la coscienza nella sua duplice veste di “Io cosciente” e “Sé transpersonale” è depositaria del progetto “a priori” o principio di autodeterminazione presente in ogni uomo quale guida esistenziale, il più delle volte solo allo stato potenziale.

E’ un centro permanente di autocoscienza e autodeterminazione avvertibile come un baricentro psichico da cui è impossibile prescindere se si desidera vivere la propria genuina e libera esperienza su questo pianeta.

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